Rinnovabili e decarbonizzazione: quanto vale l’impegno sostenibile italiano?

Unicusano analizza l’evoluzione nazionale della transizione ecologica e della decarbonizzazione: il 2022 è stato per noi l’anno più green di sempre, ma serve accelerare
Rinnovabili e decarbonizzazione: i dati 2022 di Unicusano

Abbattere le emissioni di CO2 in settori chiave quali automotive, edilizia ed energia: l’Italia ce la sta facendo, agendo su rinnovabili e decarbonizzazione per invertire la rotta del +141% accumulato negli ultimi 30 anni. Un percorso lungo e costellato di imprevisti (pandemia e guerra in primis), che non sembrano però impedirci, nell’ambito delle politiche comunitarie, di progredire compatti verso un futuro più sostenibile.

Con una recente infografica, Unicusano torna a incoraggiare la transizione ecologica italiana. Segnali importanti vengono infatti dal mercato delle energie rinnovabili, dagli investimenti per la neutralità climatica e dalle misure attuate per centrare gli obiettivi 2030 e 2050 in diversi settori. La nuova strategia, in ogni caso, dovrà orientarsi soprattutto a ridurre il peso delle centrali a carbone e gas nel mix energetico italiano.

Rinnovabili e decarbonizzazione: il punto

Pietra miliare della transizione ecologica è la produzione di energia da FER (Fonti di Energia Rinnovabile). Il contributo maggiore in Italia arriva da idroelettrico (42%), fotovoltaico (20%) e bioenergie (17%). Seguono eolico e geotermico, rispettivamente con 16 e 5 punti percentuali. Infine, troviamo termico e trasporti, che si alimentano a biomassa solida l’uno, e a biocarburanti l’altro. Parlando di energia solare, sempre più diffusa soprattutto in edilizia, la nostra nazione conta oggi più di 1 milione e 200mila gli impianti. Dato cresciuto esponenzialmente a partire dal 2017 e pronto a triplicare nei prossimi nove anni. L’obiettivo italiano nei prossimi dieci anni è ampliare il parco complessivo delle rinnovabili con almeno +70GW di energia pulita.

Rinnovabili e decarbonizzazione: i dati Unicusano
Alcuni dati della nuova infografica di Unicusano sulla transizione energetica

Politiche comunitarie e traguardi

Sempre in tema di rinnovabili e decarbonizzazione, Italia ed Europa hanno l’obiettivo comune riportato nel “Clean Energy for All Package”. Ovvero raggiungere entro il 2030 il 32,5% di quota di FER sui consumi nazionali. Traguardo complesso ma non impossibile: dal 2005 al 2018 la cifra è praticamente raddoppiata. Permettendo all’Italia di superare la soglia minima del Piano d’Azione Nazionale per le energie rinnovabili (PAN) nel 2018 e nel 2020.

In virtù di queste politiche, nel 2022 le emissioni di anidride carbonica generate dalla produzione mondiale di energia elettrica hanno registrato il minimo storico di 436 gCO2/kWh. Secondo Ember, ciò è stato possibile grazie al mix energetico rinnovabile costituito da energia solare ed eolica, attualmente responsabili del 39% del fabbisogno elettrico globale.

Pionieri della neutralità climatica

Sempre nei dati Ember, l’Europa si conferma pioniera della neutralità climatica. Ci troviamo infatti nel continente più veloce del mondo in termini di espansione delle fonti rinnovabili, con una crescita annua del 61%. Il futuro della transizione elettrica in Italia sembra dunque essere roseo, anche se complesso. Parallelamente alla diminuzione della domanda di energia green rispetto all’anno precedente, il 2022 è stato l’anno di picco per la produzione delle FER. Questa crescita tenderà tuttavia ad assestarsi. Gli sforzi dovranno dunque essere maggiori e seguire due obiettivi comuni. L’eliminazione progressiva degli impianti di produzione fossile e l’azzeramento della dipendenza dalle importazioni.

Transizione green dei trasporti

Menzione a parte merita la mobilità sostenibile. Negli ultimi anni, infatti, il Vecchio Continente ha puntato molto sulla decarbonizzazione del settore automotive. L’Europa si conferma prima in classifica insieme alla Norvegia dove, nel 2022, 9 auto acquistate su 10 erano elettriche. A seguire la Cina con il 16% di acquisti green, che soddisfa la metà del fabbisogno mondiale. Chiude l’America, con il 5% di auto green acquistate nel 2022.

La svolta, secondo gli esperti di Unicusano, non arriva solo dal mercato delle auto elettriche. In prima linea ci sono anche i biocarburanti che le alimentano. Per esempio il combustibile a idrogeno, la probabile “star” del futuro sostenibile. Interessante, a tal proposito, il progetto Hydrozero sostenuto dall’ateneo italiano. Obiettivo dello spin-off, promuovere rinnovabili e decarbonizzazione sfruttando l’elettricità fotovoltaica immagazzinata in Egitto, convertita in idrogeno gassoso e trasportata in Italia tramite il gasdotto Greenstream.

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Maria Cecilia Chiappani

Copywriter e redattore per riviste tecniche e portali dedicati a efficienza energetica, elettronica, domotica, illuminazione, integrazione AV, climatizzazione. Specializzata nella comunicazione e nella promozione di eventi legati all'innovazione tecnologica.
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