Per i più sfortunati, oltre che poco previdenti, il cambio della caldaia avviene in pieno inverno al gelo, nel senso che la ditta incaricata trova i residenti avvolti dalle coperte perché la sostituzione è stata decisa soltanto dopo l’irreparabile rottura della caldaia preesistente… Per evitare questo rischio, ma anche per garantirsi degli apprezzabili risparmi in bolletta, arriva adesso in soccorso HARPa (acronimo di Heating Appliances Retrofit Planning application).
Si tratta di un’applicazione utilizzabile online (a questo link) che permette con pochi semplici passaggi di stimare consumi e classe energetica di vecchi impianti autonomi per il riscaldamento degli ambienti e la produzione di acqua calda sanitaria, privi di etichetta energetica e purtroppo ancora molto diffusi sul territorio europeo.
Non a caso HARPa è frutto di un lavoro svolto in ambito continentale. Infatti, l’applicazione rappresenta uno dei risultati del progetto europeo HARP che vede coinvolti 18 partner di cinque Paesi dell’Unione europea (Francia, Germania, Italia, Portogallo e Spagna). Tra questi, per il nostro Paese figurano ENEA, Eurac Research ed Assotermica, quest’ultima nel ruolo di referente nazionale.
L’obiettivo primario del progetto è quello di informare un bacino potenziale di 1,5 milioni di persone sui vantaggi che derivano dalla sostituzione di caldaie e scaldabagni ormai obsoleti e alimentati a combustibili fossili con nuovi generatori ad alta efficienza. Un risultato raggiunto è appunto quest’applicazione disponibile in rete, sia in versione base a disposizione dei consumatori, sia in versione avanzata a beneficio dei professionisti.
Il compito di HARPa, oltre a suggerire un ventaglio delle soluzioni tecnologiche disponibili sul mercato e appropriate alla sostituzione del vecchio impianto, è quello di stimare i benefici connessi all’adozione di ciascuna tecnologia in termini di risparmio economico ed energetico, oltre che indicare la corrispondente riduzione delle emissioni di CO2.
L’utilizzo del tool online HARPa è facile e intuitivo
Un altro aspetto importante dell’applicazione, utilizzabile con l’idioma di uno dei cinque Paesi sopra indicati, è la sua localizzazione. Questo significa che HARPa, con l’intento di sensibilizzare ulteriormente i cittadini sulla sostituzione degli apparecchi esistenti con altri a più alta efficienza, è aggiornata continuamente per indicare gli incentivi e i meccanismi finanziari di volta in volta disponibili a livello nazionale.
A determinare l’impegno europeo nel progetto HARP, e quindi creare la relativa applicazione, è stata una semplice quanto preoccupante constatazione: si stima che nell’Unione Europea siano attualmente installate circa 126 milioni di caldaie, di cui quasi il 60% ancora con un funzionamento a bassa efficienza (il che significa una classe energetica non migliore del livello C).
Un quadro d’installato vetusto al quale corrisponde spesso l’ignoranza in materia del consumatore/proprietario. Quest’ultimo, infatti, non è consapevole dell’inefficienza del proprio impianto e quindi del potenziale risparmio energetico e in bolletta, nonché dei benefici ambientali, che si potrebbero ottenere con l’installazione di un nuova caldaia. Quest’ultima, invece, viene per lo più sostituita senza alcuna pianificazione, quando l’impianto esistente va incontro ad usura o malfunzionamento.
