Negli edifici progettati da Sou Fujimoto, la natura diventa parte dell’esperienza degli spazi: è così anche negli ambienti universitari dello Square, il nuovo edificio nel campus svizzero di San Gallo. Un learning center composto da 92 cubi terrazzati e rivestiti di vetro disposti in una griglia di 10 x 10 metri, a replicare il paesaggio collinare circostante.
Sul fronte architettonico, grande dialogo con l’ambiente, su quello energetico, alti standard di sostenibilità. L’isolamento termico dell’edificio consente infatti di contenere i consumi, comunque coperti da un sistema di riscaldamento e raffreddamento alimentato da energia geotermica e pannelli fotovoltaici. Illuminare gli ambienti universitari è già una sfida, in questo caso l’ambizioso concept necessitava di efficienza e funzionalità. Ottenuta tramite gli apparecchi downlight LED e spotlight di Erco.
Seguendo il principio “Open Grid”, Fujimoto ha creato uno spazio futuristico, che va oltre i luoghi di apprendimento standard. Non solo: il progetto rispecchia una didattica volta a superare le classiche lezioni frontali a favore di dibattiti e confronti aperti.
L’illuminazione doveva necessariamente seguire questa idea, affrontando diverse sfide:
Come rispondere a requisiti così precisi? Il paesaggio interno ospita un’illuminazione generale omogenea che offre il massimo comfort visivo, assecondando le scelte dell’architetto giapponese. Per favorire l’impressione di leggerezza e trasparenza degli ambienti universitari, infatti, è stato scelto un calcestruzzo con un’alta percentuale di cemento bianco. Anche gli interni dello Square appaiono chiari e bianchi, fatta eccezione per qualche accento nei colori primari.
I downlight Quintessence, con distribuzione della luce wide flood, sono stati adattati con il colore speciale RAL 9010. I downlight a doppio fuoco Atrium, invece, sono utili negli spazi alti, grazie alla potenza elevata e alla distribuzione della luce flood, volta a creare l’illuminazione generale negli ambienti a due piani. Nell’intradosso delle scale a chiocciola che collegano i diversi livelli sono stati montati gli spotlight Gimbal a snodo cardanico personalizzati in RAL 7044 grigio opaco, in abbinamento alla tonalità del calcestruzzo a vista di questa area. Inoltre, i faretti con corpi da incasso per calcestruzzo sono stati prodotti in una dimensione inferiore rispetto agli standard per evitare l’accumulo di calore. La tonalità di luce di tutti gli apparecchi installati nello Square è pari a 4000K. Scelta che contribuisce all’effetto luminoso armonioso desiderato dall’architetto Fujimoto.
Torniamo all’altro aspetto chiave di questa realizzazione, la sostenibilità. Anche l’illuminazione dello Square doveva soddisfare i requisiti di Minergie, uno standard di costruzione svizzero per edifici nuovi e ristrutturati che richiede bassi consumi energetici. In questo caso, il progetto illuminotecnico è diventato sostenibile grazie alla sua efficacia. La luce viene usata soltanto dove è necessaria: per leggere, studiare e per i lavori di gruppo che richiedono concentrazione. Il concept favorisce la comunicazione grazie a rapporti di illuminazione equilibrati sui volti delle persone. Una progettazione “human-centric”, unita ad apparecchi ad alta efficienza energetica (lm/W), che ha trasformato lo Square dell’Università di San Gallo in un esempio di architettura e progettazione illuminotecnica per il futuro del settore educational.