Human Centric Light: l’illuminazione si adatta alle esigenze

Cosa si intende per Human Centric Light? È un approccio alla progettazione della luce nel quale il comfort e il benessere dell’uomo sono centrali
Human Centric Light: l’illuminazione si adatta alle esigenze

La luce rappresenta da sempre un elemento fondamentale per il benessere delle persone, per la vivibilità degli spazi e, anche, per la loro progettazione architettonica. L’illuminazione artificiale, infatti, nasce proprio dall’esigenza di poter contare sulla luce anche durante le ore notturne, per poi diventare oggetto di studi e progetti sempre più raffinati. È l’illuminotecnica la scienza che studia la luce di spazi e ambienti e che, da sempre, ha lo scopo di individuare le migliori soluzioni per soddisfare il più possibile le esigenze delle persone. Nel tempo, anche grazie allo sviluppo tecnologico le innovazioni sono state tante e la storia dell’illuminotecnica si è incrociata con quella – appunto – della tecnologia, del design e dell’arte. Progettare la luce, oggi, è un processo sempre più complesso.

Dall’illuminotecnica al concetto di Human Centric Light

Dalla breve introduzione fatta emerge un importante concetto, ovvero il fatto che tutto ciò che si è studiato e realizzato in ambito “illuminazione” è sempre stato fatto per soddisfare le esigenze e le necessità dell’uomo. L’illuminotecnica studia i parametri fisici e tecnici necessari a realizzare determinate condizioni di illuminazione in un certo ambiente, così da potervi svolgere le attività volute. Il risultato, in sostanza, dovrebbe sempre rispondere ad esigenze “funzionali” legate alla visibilità e alla sicurezza delle persone.

Con il concetto di Human Centric Light, invece, la progettazione dell’illuminazione prende in considerazione gli effetti che quest’ultima ha sulle persone, a 360°. Entrano in gioco anche altre componenti come il ritmo biologico, il benessere fisico e la sfera emotiva delle persone che, ormai è noto, sono influenzati dalle condizioni ambientali in cui si trova una persona.

Quindi, non cambia l’obiettivo di creare ambienti confortevoli per l’uomo, ma si ampliano i parametri e i fattori presi in considerazione, riconoscendo il ruolo chiave che la luce gioca nella definizione di uno spazio e nella percezione che le persone hanno di esso.

Human Centric Light: il benessere e la salute delle persone al centro

Cosa significa Human Centric Light?

Come anticipato, per comprendere il significato di Human Centric Light (HCL) si può partire proprio dalla letterale traduzione del termine, che evidenzia la centralità dell’individuo per la progettazione (e successiva realizzazione) dell’illuminazione. Questo approccio parte dalla considerazione dell’effetto che la luce ha sulle persone e sul loro fisico, non solo sul modo in cui le abilita a svolgere determinate attività.

Del resto, la stessa vita dell’uomo, il suo ritmo cardiaco, il sistema endocrino, il ciclo sonno veglia – e molto altro – si sono adeguati proprio al naturale cambiamento della luce nel corso delle ore della giornata e delle stagioni. Per questo non deve stupire che, anche per la progettazione della luce artificiale, si prendano in considerazione tutti questi aspetti, soprattutto se pensiamo che la vita dell’uomo ormai si svolge per la maggior parte del tempo all’interno di edifici ed ambienti chiusi. La luce naturale rimane comunque fondamentale per il benessere delle persone, ma una progettazione sempre più “human centric” è sicuramente un’ottima soluzione per elevati livelli di comfort anche in presenza di luce artificiale.

Lo Human Centric Lighting punta, in sostanza, a progettare la luce in modo che si dia risposta nel migliore dei modi alle necessità di visibilità, sicurezza, produttività, concentrazione, ma anche benessere fisico ed emotivo delle persone. Ci sono molte teorie e sperimentazioni a riguardo, ad esempio legate al trattamento di stati di ansia o depressivi tramite l’uso della luce.

Quali sono i settori in cui si sta puntando molto?

L’approccio HLC, quasi certamente, avrà sempre più successo e il relativo mercato continuerà a crescere, sia in termini di tecnologia, che di professionisti e competenze richieste. Già oggi non mancano gli esempi, soprattutto in edifici come gli ambienti di lavoro, gli ospedali e le scuole. Il motivo è presto detto:

  • negli uffici si cercano sempre più soluzioni per migliorare la produttività e il benessere degli impiegati;
  • nelle scuole e negli edifici di cura, invece, la centralità del benessere della persona contraddistingue proprio la funzione stessa degli edifici.

In questi settori, ma sicuramente anche in altri, la luce diventa un vero e proprio strumento per migliorare la qualità della vita delle persone.

Le caratteristiche della luce

L’approccio HCL ricorre all’illuminotecnica come strumento per la realizzazione di progetti di illuminazione che mettano la luce a totale disposizione delle persone.

Per questo motivo, i parametri utilizzati per la progettazione sono quelli che già si conoscono, come l’intensità luminosa, la temperatura della luce, l’abbagliamento, la resa cromatica, la luminanza e così via.

La luce, però, deve riuscire anche ad essere dinamica e personalizzabile, così da rispondere nel modo più preciso possibile alle esigenze delle persone. Certamente, una luce costante e che non muta nel corso della giornata è meno confortevole di una luce che si adatta alle effettive condizioni luminose o al cambiamento delle attività che si svolgono in un ambiente. Basti pensare al fatto che oggi spesso si parla di “illuminazione circadiana”, ovvero che segue l’effettivo cambio della luce naturale nel corso della giornata.

In questo aiutano molto le tecnologie, che stanno notevolmente ampliando la gamma di prodotti disponibili, soprattutto con l’avvento dell’Internet of Things e dell’automazione, che portano ad un’integrazione dei concetti di Smart Light e Human Centric Light. Infine, anche parlando di HCL non va mai dimenticata l’importanza dell’efficienza energetica, ormai un ingrediente irrinunciabile per qualsiasi progetto illuminotecnico.

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Gaia Mussi

Laureata in Progettazione Tecnologica e Ambientale, da sempre appassionata ai temi della sostenibilità e della tecnologia. Collabora come copywriter con portali, magazine e aziende per la creazione di contenuti inerenti il campo dell’edilizia, della sostenibilità e del risparmio energetico
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