Sfruttare l’energia solare per produrre l’elettricità necessaria ad alimentare le apparecchiature è una scelta consapevole per la salvaguardia dell’ambiente, apportando vantaggi come l’indipendenza dai combustibili fossili. L’installazione di un impianto fotovoltaico (FV) permette di rendere autonoma un’abitazione nella produzione di corrente elettrica nelle ore diurne e diminuire l’acquisto di energia dalla rete.
Si diventa, così, produttori di elettricità da fonti rinnovabili.
Fino a ieri acquistare un impianto FV voleva dire ottenere una rendita molto proficua grazie agli incentivi. Nell’epoca del Conto Energia, la logica per configurare l’impianto era utilizzare tutto lo spazio a disposizione (sul tetto o altrove) per massimizzare il proprio investimento, così da ottenere un maggiore incentivo.
Ora quest’approccio non ha più senso e la scelta va commisurata alle esigenze di consumo del cliente, al fine di ottimizzare il suo autoconsumo. La taglia dell’impianto, il fabbisogno dell’utente e la distribuzione dei consumi devono essere proporzionati per garantire un impianto su misura.
Occorre fare leva sulle giuste argomentazioni di vendita:
La bolletta elettrica è la reale fotografia dei consumi e delle abitudini dell’utente: è quindi dall’analisi di questa che deve partire la proposta per un impianto personalizzato.
I nuovi benefici del fotovoltaico sono:
In particolare, la detrazione del 50% per le persone fisiche è diventato uno strumento fiscale non soltanto in chiave ristrutturazione di un’abitazione, ma anche un beneficio di cui può fruire il proprietario di un impianto fotovoltaico nella quota parte al netto degli obblighi di legge (si può detrarre la spesa sostenuta per l’ampliamento dell’impianto).
Oggi un impianto fotovoltaico deve essere proposto partendo da un’attenta analisi dei consumi effettivi.
Fronius ha sviluppato uno strumento di calcolo che aiuta installatore e committente a valutare la corretta taglia di kW da installare: il Simulatore FV (scaricabile al link: http://froniusitalia.it/). Ne esistono diverse versioni, ciascuna impostata in base alle possibili richieste delle due tipologie principali di committenti (aziende e privati): l’installatore può così proporre svariate soluzioni, come una fornitura con o senza finanziamento, l’integrazione di un sistema di accumulo o di altre tecnologie, ecc.
Un ulteriore sviluppo che ha portato a creare maggiore interesse sul mondo del fotovoltaico è l’introduzione delle batterie per accumulare il surplus di energia prodotta dal sole.
In poche parole, un tipico impianto fotovoltaico produce energia elettrica che non viene usata interamente, quella in eccesso e ceduta alle rete elettrica durante le ore di irraggiamento; questo processo si chiama più correttamente “scambio sul posto”.
Ciò che spesso succede, però, è che anche durante la notte si hanno significativi consumi, proprio quando non c’è irraggiamento solare.
Per questa ragione sono nati gli impianti fotovoltaici con batteria per l’accumulo dell’energia elettrica: questi ultimi riescono a sfruttare in pieno la corrente prodotta durante le ore di irraggiamento solare, il tutto collegando l’impianto fotovoltaico a una batteria che è capace di accumulare la corrente da utilizzare durante le ore notturne.
In questo modo, si riesce a coprire addirittura l’80% del fabbisogno energetico giornaliero.
A Fenegrò (CO) i proprietari di una villetta monofamiliare si sono rivolti a un progettista esperto per rendere la loro abitazione indipendente dalla fornitura di gas metano e affidarsi completamente all’energia elettrica.
Con l’installazione di un impianto FV da 13,44 kWp – gestito dal sistema Fronius Energy Package – riescono a soddisfare gran parte del fabbisogno energetico utilizzando solo l’energia solare autoprodotta: durante il giorno gli elettrodomestici, la pompa di calore e il sistema di ventilazione meccanica controllata sono alimentati dall’impianto FV, mentre nelle ore serali è il sistema di accumulo – costituito da Fronius Symo Hybrid 5.0 e Fronius Solar Battery 12.0 – a fornire l’energia elettrica necessaria.
Il costo della bolletta elettrica si è ridotto grazie all’elevato autoconsumo con un grado di autonomia del 70% circa. Monitorando la produzione tramite il portale Fronius Solar.web, i proprietari possono conoscere le performance del sistema e i loro consumi. Questi dati sono fondamentali per chi vuole ottimizzare il proprio autoconsumo: infatti, impostando la funzione Energy Management Relay della scheda Fronius Datamanager 2.0 si possono attivare e disattivare gli elettrodomestici in base al surplus di energia generata dall’impianto FV.
La scelta più indicata è quella di installare in un primo momento il solo impianto fotovoltaico, dotato di opportuni strumenti di misura dell’energia prodotta. Al termine di almeno un anno di analisi, monitorando flussi energetici e abitudini di vita dell’utente, si riesce a proporre un sistema di accumulo con la capacità più idonea.
Gli inverter Fronius Primo, Fronius Symo e Fronius Symo Hybrid si prestano per questo tipo di misurazioni iniziali perché sono predisposti per la successiva integrazione di un sistema di accumulo (di produttori terzi o a marchio Fronius).
Per chi è già in possesso di tali dati, il calcolo per integrare un sistema di accumulo si basa su una semplice formula: si considera il valore minore tra l’energia ceduta in rete e quella prelevata, dividendolo per i 365 giorni dell’anno; il dato ottenuto può essere identificato come l’energia media giornaliera di cui il cliente necessita da parte del sistema di accumulo.
Un esempio: una abitazione bifamiliare di 200 m2 e un consumo di 4.500 kW/anno, dotata di impianto FV di 4 kW che produce circa 4.000 kWh anno di cui:
Si calcola il valore minore fra 2600 e 3100, diviso 365. Si ottiene così 7.1 kWh di capacità di accumulo della batteria.
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