Ripartenza, sicurezza e sostenibilità sono i cardini del Supersalone 2021. Perché la prima edizione dell’appuntamento fieristico, dopo il lungo stop dovuto all’emergenza Covid, meritava un cambiamento di nome e di fatto.
Ne sono convinti l’archistar Stefano Boeri e il suo team internazionale di co-progettisti, che hanno lavorato a un Salone del Mobile.Milano del tutto nuovo. Un hub di sperimentazione, ricerca e integrazione tra settori; uno specchio dell’evoluzione del design negli ultimi 18 mesi e di una dimensione digitale e tecnologica sempre più influente.
I primi quattro padiglioni di Fiera Milano a Rho, ovvero 68.520mq, ospitano 423 aziende, 170 giovani creativi e 39 maker. In totale, vanno in scena:
Al centro, una proficua contaminazione tra mercati, prodotti e professioni realizzata per coinvolgere i visitatori. E, molto importante, rilanciare la Milano del design.
La novità del Supersalone arriva in un momento cruciale per la ripresa della filiera italiana dell’arredamento e dell’illuminazione. Un macrosistema che vale 21 miliardi di euro, di cui 11 miliardi destinati all’export e 10 miliardi al mercato nazionale. In particolare, nel primo semestre 2021 le vendite sono cresciute del 51,7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Ma il confronto regge anche con i primi sei mesi del 2019, rispetto ai quali si registra un +14,3% per le vendite totali e un +21,4% per quelle italiane.
La fotografia di FederlegnoArredo è comunque un insieme di luci e ombre, legate soprattutto il caro materie prime e l’andamento della pandemia. “Lo stato di buona salute del settore è il risultato di un mix di fattori che hanno avuto proprio nella ritrovata centralità della casa in periodo Covid il motore propulsore – commenta il presidente Claudio Feltrin –. Ma faremmo un torto alla qualità dei prodotti, al lavoro di ricerca delle aziende, alla loro capacità di continuare a produrre novità quando il mondo si è fermato, se non dicessimo che questi dati sono anche la dimostrazione del valore della nostra filiera. Un valore inestimabile che non può fare a meno di una vetrina internazionale come il Salone del Mobile che, quest’anno, si concretizza in una formula innovativa e unica, pensata proprio per l’eccezionalità del periodo”.
Quali sono i tratti distintivi di questo primo Supersalone? Partiamo dai concetti di sostenibilità, riciclo e circolarità, che non riguardano solo i progetti in mostra. Nella strategia di costruzione della fiera, infatti, gli organizzatori hanno dato priorità al noleggio e al riuso per evitare sprechi di materiale. Inoltre, gli allestimenti e le aree comuni utilizzano una ridotta quantità di pannelli di truciolare (1.230 mc) ottenuti con legno riciclato al 100%. Al termine del Supersalone, questi e molti altri materiali installati a Fiera Milano verranno immessi in un nuovo ciclo di produzione, proprio in ottica di economia circolare. Il risultato? Un risparmio di 553.500 kg di anidride carbonica in atmosfera.
Rafforzano infine l’intento sostenibile della manifestazione i 200 alberi donati dal Salone del Mobile.Milano a Forestami. Un importante sostegno al polmone verde del capoluogo lombardo.
In questa epoca di eventi digitali, fiere ibride e nuovi format di incontro, il Salone del Mobile.Milano non poteva che rafforzare anche la sua presenza online. La piattaforma dedicata all’edizione 2021 consente di:
Il tutto allo scopo di conciliare business ed emozioni e in un rinnovato contesto virtuale.
Eccoci, infine, alle iniziative speciali legate al Supersalone. Come da tradizione, l’evento esce dai cancelli di Rho e rinnova il dialogo con la Triennale di Milano. Un vero e proprio Salone in Città, con spazi espositivi ricchi di design e storia.
Apertura, creatività, sostenibilità ed esperienze digitali sono il “dunque” di un’edizione tutta da vivere.