Mobilità sostenibile come obiettivo globale, attraverso un’infrastruttura di ricarica ultraveloce per i mezzi di trasporto elettrici. L’evoluzione non riguarda solo il territorio italiano: in tutta Europa (e nel mondo), le amministrazioni locali, le aziende e i privati seguono con attenzione gli sviluppi di questa trasformazione green.
Un valido esempio viene dall’Est, e più precisamente dalla città rumena di Oradea. Qui, l’azienda italiana Nidec ASI ha avviato una sperimentazione legata all’utilizzo della tecnologia Ultra Fast Charger (UFC) per favorire la diffusione degli autobus elettrici.
Cosa prevede il progetto? In accordo con amministratori e stakeholder del trasporto locale, Nidec ASI mette a disposizione per un mese e mezzo una stazione di ricarica ultraveloce presso il capolinea degli autobus, di fronte al suo stabilimento di Oradea. Nello specifico, si tratta di un UFC Powersafe 1.0 con 2 pacchi batterie da 79kWh ciascuno. Il sistema è dotato di una colonnina dispenser con 2 uscite da 160kW (o 320 kW su uscita singola) e relativi meter certificati.
Il Governo rumeno sta investendo molto sull’elettrico: in questo contesto si colloca la decisione del Comune di Oradea di avviare l’esperimento sul trasporto locale
Questa tecnologia avanzata permetterà di testare nuove soluzioni per “elettrificare” i mezzi pubblici rumeni. E, di conseguenza, implementare la mobilità sostenibile in tutto il Paese. Le colonnine, infatti, possono essere sviluppate localmente e collegate alla rete elettrica nazionale, semplificando e velocizzando l’installazione di infrastrutture per l’alimentazione delle auto e dei mezzi pesanti elettrici, riducendo al contempo i costi operativi.
Le stazioni UFC rispondono efficacemente all’aumento del fabbisogno energetico legato alla ricarica ultraveloce dei veicoli elettrici, mantenendo stabile la rete elettrica. Questo perché la colonnina permette di ricaricare vetture, autobus e mezzi commerciali senza attingere direttamente dalla rete ed evitando picchi di potenza ed eventuali blackout. L’Ultra Fast Charger è infatti dotato di un sistema di storage a batteria che fa da “cuscinetto” tra rete elettrica e infrastruttura di ricarica.
Un esempio pratico? La nuova generazione di charger ultraveloci si connette a reti elettriche di bassa o media tensione (LV o MV GRID). A fronte di un fabbisogno energetico di 50 kW, fornisce al veicolo una potenza di 320 kW. Si raggiunge così l’80% della capacità in meno di 15 minuti.
Alle performance infrastrutturali, Nidec ASI affianca applicazioni di smart charge management. Soluzioni che assicurano l’implementazione efficiente e ottimale di tutte le stazioni UFC, con gli annessi servizi digitali per cittadini e aziende.
La sperimentazione della ricarica ultraveloce per gli autobus pubblici di Oradea si unisce dunque agli altri progetti per il trasporto full electric avviati da Nidec ASI in Italia (a Benevento e presso la propria sede di Montebello Vicentino), Francia e Germania.