La Gran Bretagna prepara una rete di ricarica elettrica affidabile al 99%

Un articolo pubblicato sul sito di Autocar approfondisce i contenuti della nuova e ambiziosa normativa in via d’approvazione relativa allo sviluppo della rete di ricarica per i veicoli elettrici nel Regno Unito
UK punta su una rete di ricarica elettrica super affidabile

Se la Brexit ha creato e sta creando non pochi problemi economici al Regno Unito, lo stesso effetto non sta sortendo nel settore della mobilità elettrica, che anzi può sfoggiare dei numeri che fanno invidia praticamente a ogni grande Paese dell’Unione Europea. Se poi guardiamo al confronto con l’Italia, limitiamoci a dire, senza indulgere al catastrofismo, che la Gran Bretagna sta avanti, molto avanti… Una premessa che naturalmente vale anche per uno degli aspetti fondamentali della mobilità green, ovvero l’evoluzione della rete di ricarica elettrica. A fare il punto sulla situazione Oltremanica c’è un interessante articolo che è stato pubblicato recentemente sul sito di Autocar dal titolo “New law to make EV charging network 99% reliable”.

L’obiettivo del governo britannico

Al centro dell’attenzione ci sono le modifiche alla legislazione con cui il governo britannico vuole rendere lo sviluppo della rete di ricarica il più appropriato possibile rispetto alle esigenze degli utilizzatori. Stiamo parlando della già vasta platea dei possessori di veicoli elettrici che nel corso dei prossimi tre decenni finirà con il coincidere con l’intero parco circolante sulle strade. E questo vale per il Regno Unito ma anche per l’Unione Europea.

Cominciamo col dire che un obiettivo dichiarato della nuova normativa, di cui sono stati resi noti i contenuti sotto forma di bozza, è quello di eliminare la cosiddetta “ansia d’autonomia”, espressione sicuramente rozza da un punto di vista legislativo ma innegabilmente efficace quando si tratta di descrivere l’atteggiamento dei possessori e dei potenziali possessori di un veicolo elettrico.

Una rete di “classe mondiale

E fa sempre parte della strategia comunicativa del governo britannico definire come una rete di ricarica di “classe mondiale, quella che sarà possibile realizzare anche in virtù della legislazione in via d’approvazione. E per poter effettivamente corrispondere a questa definizione, la rete dovrà avere un tasso di affidabilità del 99%.

Per garantire un così elevato standard minimo di affidabilità della rete, il governo pone l’accento sull’impegno delle imprese affinché vengano prodotte unità di ricarica durevoli e in grado di essere utilizzate costantemente. Inoltre, tutti i caricatori dovranno produrre dati in tempo reale sul proprio stato, offrendo quindi ulteriori informazioni utili ai potenziali utenti.

Settore industriale favorevole

C’è da dire che, almeno per ora, la strada intrapresa dallo Stato riscontra la piena approvazione dell’industria del settore, il che è del resto comprensibile considerati i grandi interessi economici in gioco. Ian Johnston – che guida Charge UK, il nuovo ente del settore industriale dei punti di ricarica – ha espressamente affermato che l’industria “accoglie con favore queste normative”.

Johnston ha sottolineato come “l’industria della ricarica pubblica è impegnata a rendere il Regno Unito il posto migliore per ricaricare un veicolo elettrico. La fiducia dei consumatori nell’infrastruttura di ricarica è fondamentale e non vediamo l’ora di lavorare con il governo per implementare questi regolamenti nei prossimi mesi”.

Le richieste alle società di addebito

La normativa prevede anche obblighi per le società di addebito dei pagamenti. Infatti, tutti i caricatori pubblici più veloci di 8 kW dovranno offrire pagamenti contactless, eliminando quindi la necessità per i conducenti di utilizzare un’app per smartphone. Le società di addebito dovranno inoltre indicare chiaramente il costo dell’utilizzo, in penny per chilowattora, sul caricabatterie stesso o tramite un dispositivo separato, Salate le multe previste: fino a 10.000 sterline (circa 11.600 euro) per ogni unità che non rispetta i requisiti.

Decisamente favorevole all’iniziativa del governo è anche l’Automobile Association, l’autorevole ente britannico di settore fondato nel lontano 1905. Il suo presidente, Edmund King, ha dichiarato che “i requisiti di affidabilità e le informazioni sulla carica in tempo reale previsti nella nuova normativa aiuteranno a mostrare ai conducenti in tempo reale i vantaggi della guida elettrica”.

L’investimento sui punti di ricarica

Infine, va ricordato che in parallelo con l’iniziativa legislativa il governo britannico si sta concentrando anche sullo sviluppo dell’infrastruttura di rete nel territorio. In particolare, è stato confermato un investimento pari a 1,6 miliardi di sterline (quasi 1,9 miliardi di euro) per la realizzazione di ben 300.000 nuovi punti di ricarica in tutto il Paese.

Si tratta di una quantità di punti di ricarica superiore di ben cinque volte al numero delle pompe di carburante tradizionali attualmente in funzione nel Regno Unito. Ed anche i tempi di realizzazione promettono di essere abbastanza rapidi, considerato che il governo indica il 2030 come termine ultimo per l’operatività di tutti i nuovi punti di ricarica.

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Leonardo Barbini

Copywriter ed editorialista di Elettricomagazine.it, appassionato di tecnologia. Da anni segue le tematiche della mobilità elettrica, della transizione energetica e della sostenibilità
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