Emobility alla COP28: scenari, piani e progetti per lo sviluppo della mobilità elettrica

L’ultima Conferenza delle Parti, avvenuta a Dubai, è stata l’occasione per parlare di mobilità elettrica e per annunciare piani di sviluppo riguardanti veicoli e infrastruttura di ricarica. Vediamo cosa è emerso sull'emobility alla COP28
Scenari e progetti di sviluppo per l'emobility alla COP28

L’emobility alla COP28 è stato uno dei temi affrontati a Dubai. La mobilità elettrica e tutto il mondo che gravita attorno sono giunti a questo importante evento con dati lusinghieri e con molte attese.

“Nonostante tutti i titoli scritti negli ultimi sei mesi su come la domanda di veicoli elettrici stia vacillando, i dati sicuramente non lo supportano, o almeno non ancora. Le vendite di veicoli elettrici per passeggeri sono destinate a raggiungere i 14 milioni quest’anno, in aumento del 36% rispetto al 2022” ha scritto Colin McKerracher, responsabile trasporti avanzati di BloombergNEF.

La società di analisi ha presentato alla Conferenza delle Parti di Dubai un factbook in cui ha evidenziato come il mercato dei veicoli elettrici sta crescendo. La stessa BNEF prevede che il valore cumulativo di tutte le forme di vendita di veicoli elettrici passerà da 8800 miliardi di dollari entro il 2030 ai 57mila miliardi di dollari entro il 2050 nel suo scenario base.

Nella bozza finale presentata al termine della riunione annuale dei Paesi che hanno ratificato la Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici si è evidenziata la necessità di “accelerare la riduzione delle emissioni derivanti dal trasporto su strada attraverso una serie di percorsi, compreso lo sviluppo delle infrastrutture e la rapida diffusione di veicoli a zero e a basse emissioni”.

C’è bisogno, quindi, di puntare sempre più su soluzioni capaci di raggiungere gli obiettivi climatici. I veicoli elettrici sono le alternative più accreditate per farlo. Non sarà facile, ma certamente possibile. I progressi fatti già solo nel giro di un anno, tra una COP e l’altra lo dimostrano.

Emobility: la fotografia di BNEF

Nel factbook di BNEF si legge che le vendite annuali di veicoli elettrici per passeggeri sono sulla buona strada per raggiungere circa 14,2 milioni di unità nel 2023, rispetto a 10,5 milioni nel 2022.

La capacità produttiva globale di batterie agli ioni di litio è aumentata del 31% rispetto allo scorso anno, da 1,7 TWh a 2,2 TWh. I veicoli elettrici hanno rappresentato il 2,4% dei 3,1 milioni di veicoli passeggeri venduti in India nella prima metà del 2023, superando per la prima volta la barriera dell’1%.

Le vendite di veicoli elettrici per passeggeri sono in procinto di raggiungere i 14 milioni nel 2023
Le vendite di veicoli elettrici per passeggeri stanno per raggiungere i 14 milioni nel 2023, con un aumento del 36% rispetto al 2022

Aggiungiamo anche un ulteriore dato: la flotta globale di veicoli stradali a quattro ruote continua a crescere, contando più di 1,57 miliardi di veicoli, in aumento del 2,1% rispetto al 2022.

Emobility alla COP28: gli annunci dei Paesi e delle aziende

I risultati ottenuti già solo nell’ultimo anno sono positivi, ma occorre fare di più. Gli investimenti record nell’elettrificazione dei trasporti, la proporzione dei finanziamenti per il clima destinati al trasporto stradale non è sufficiente per soddisfare l’impegno di 1,5°C dell’Accordo di Parigi del 2015, in particolare nei paesi a basso e medio reddito. I progetti di decarbonizzazione dei trasporti si stanno intensificando fino a diventare su larga scala, con molti paesi a basso e medio reddito che investono, ad esempio, negli autobus elettrici.

Tuttavia, molti progetti di trasporto sostenibile e di mobilità elettrica sono ancora soggetti a elevati costi di investimento di capitale iniziale e rischi a causa della lentezza del contesto normativo e dei quadri politici inadeguati. Ciò spesso ostacola l’impegno degli istituti finanziari nella transizione su larga scala. I governi, le imprese e le istituzioni finanziarie devono unirsi per accelerare efficacemente gli investimenti nei trasporti puliti.

Vanno guardati con favore, quindi, gli annunci fatti relativamente all’emobility alla COP28.

Si pensi alla decisione dei governi degli Emirati Arabi Uniti, del Regno Unito, dei Paesi Bassi, oltre alla Banca Mondiale e realtà private come Amazon e DHL Group di aderire al Collective for clean transport finance. Nato in occasione della COP27, il Collettivo si pone l’obiettivo di sviluppare progetti di riferimento per accelerare la diffusione globale di mezzi a emissioni zero e l’elettrificazione dei veicoli. Collega già oltre 80 organizzazioni con l’obiettivo a lungo termine di creare un flusso di accordi globale per aumentare gli investimenti nei trasporti zero emission.

Diversi Paesi hanno voluto cogliere l’occasione della Conferenza mondiale per annunciare decisioni in tema di emobility. Il Ghana, per esempio, ha annunciato attraverso il proprio presidente e al ministro dei trasporti per lanciare la nuova politica sui veicoli elettrici del Paese africano. Anche la Nigeria, attraverso il proprio vicepresidente, ha ribadito l’impegno della nazione verso l’adozione della mobilità elettrica.

I Paesi emergenti dimostrano attenzione allo sviluppo della mobilità elettrica. Lo ha messo in luce ancora BloombergNEF, sottolineando che l’adozione dei veicoli elettrici sta aumentando rapidamente nelle economie emergenti come India, Tailandia e Indonesia, dove i modelli a basso costo stanno stimolando la domanda. I veicoli elettrici rappresentano già il 9% delle auto vendute in Tailandia – un tasso di adozione simile a quello degli Stati Uniti – il che va contro la tesi secondo cui i veicoli elettrici sono solo un fenomeno dei paesi ricchi.

Il ruolo di USA e UK

Nelle grandi economie l’emobility sta avanzando, grazie a importanti supporti. Nell’ultimo anno l’Inflation Reduction Act (IRA) degli Stati Uniti ha potenziato gli investimenti nella catena di fornitura dei veicoli elettrici in Nord America, attirando 100 miliardi di dollari di nuovi annunci di investimenti nella produzione di veicoli elettrici e batterie, nonché in altri settori come i componenti delle batterie e il riciclaggio.

La costruzione di molti di questi è già in corso; BNEF prevede che i primi impianti di produzione di veicoli elettrici e batterie legati all’IRA apriranno completamente nella seconda metà del 2024, con ulteriori accelerazioni nel 2025 e oltre.

Anche il Regno Unito intende promuovere la mobilità elettrica. Proprio in occasione della COP28 ha annunciato un progetto pilota da oltre 80 milioni di euro che potenzierà le aree di servizio autostradali per aprire la strada ai punti di ricarica ultrarapida per veicoli elettrici.

Intervenendo al COP28 Transport Day a Dubai, il segretario ai trasporti inglese Mark Harper ha presentato piani per 10 siti di prova in Inghilterra con una maggiore capacità della rete elettrica, garantendo che la capacità della rete elettrica sia a prova di futuro da qui al 2035.
Per uno sviluppo efficace della mobilità elettrica c’è bisogno di uno sviluppo concreto delle batterie.

Lo ha sottolineato l’Agenzia internazionale dell’Energia (IEA) alla COP28, ricordando come le batterie agli ioni di litio stiano rivoluzionando l’industria automobilistica con 10 milioni di nuove immatricolazioni di veicoli elettrici e una quota di vendita del 14% nel 2022, una crescita esponenziale che si prevede continuerà nei prossimi anni. Di certo, c’è necessità di potenziare diversi aspetti che necessitano di innovazione delle batterie, dalla loro progettazione al riciclo.

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Andrea Ballocchi

Giornalista freelance, si occupa da anni di tematiche legate alle energie rinnovabili ed efficienza energetica, edilizia e in generale a tutto quanto è legato al concetto di sostenibilità. Autore del libro “Una vita da gregario” (La Memoria del Mondo editrice, prefazione di Vincenzo Nibali) e di un manuale “manutenzione della bicicletta”, edito da Giunti/Demetra.
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