Auto elettriche: record di vendite nel 2020

In uno tra gli anni più complessi per l’automotive dal Dopoguerra, si è comunque registrata un’impennata nelle vendite delle vetture elettriche. Lo rileva l’associazione Motus-E nel suo report mensile
Auto elettriche: record di vendite nel 2020

Nonostante l’inevitabile impatto dell’epidemia di Covid-19, il mercato delle auto elettriche ha conosciuto un vero boom nel 2020. L’anno appena trascorso si è concluso con una impennata delle vendite di e-cars, portando a un dato record in termini percentuali di +251,5% rispetto all’anno precedente, con un totale di 59.875 auto immatricolate. Tra queste si contano a 32.500 Bev, ovvero auto con batteria elettrica, e 27.375 Phev, ossia auto ibride plug in.

A tracciare il quadro della situazione è il report mensile di Motus-E, la prima associazione italiana nata per accelerare il cambiamento verso il nuovo paradigma della mobilità elettrica.

L’impatto del Covid-19 sull’automotive

La pandemia da Covid-19 ha fatto sentire il suo pesante impatto su ogni settore. Non ne è stato escluso il comparto dell’automotive che ha affrontato un anno complesso, con impianti fermi a causa del lockdown e con un conseguente calo generale nelle vendite. Malgrado le difficoltà, precisa Motus-E nel suo rapporto, “il mercato delle auto elettriche ha continuato a crescere, opportunamente supportato dagli incentivi”.

Lo evidenzia chiaramente il confronto con il 2019, anno in cui il totale dell’immatricolato delle categorie Bev e Phev è stato di 17.600 unità.

Vendite delle auto elettriche: i dati di dicembre 2020

Entrando ancor più nel dettaglio del report, si scopre che nel mese di dicembre 2020 si è riscontrata una crescita molto importante nelle vendite delle auto elettriche rispetto al mese precedente. Le elettriche pure e plug-in hanno registrato rispettivamente 7.258 e 6.354 unità vendute. Dati che si sono tradotti in un aumento delle vendite rispetto a novembre 2020 del 52% per le Bev e del 30% per le Phev.

Mobilità elettrica: la rivoluzione che non si ferma

“Il consuntivo 2020 nelle vendite di auto elettriche e ibride plug-in conferma che il 2020, nonostante la pandemia, può essere considerato, l’inizio della rivoluzione nella mobilità. Questo è vero un po’ in tutta Europa e anche in Italia (nonostante permanga un grosso gap di sviluppo, soprattutto rispetto a Germania, Francia e i Paesi del Nord). Le aziende che hanno deciso di investire in questo settore ci dimostrano quanto la mobilità elettrica non sia più solo una previsione futuribile ma una realtà concreta. Chi non l’ha fatto, alla luce dei dati e dei fatti sta reagendo cercando di screditare quella che percepiscono erroneamente come una minaccia. Piuttosto riteniamo che proprio la crescita straordinaria del mercato dei mezzi ‘alla spina’ ci deve fare concentrare nello sviluppo delle infrastrutture: una spina senza una presa cui attaccarsi diventa l’oggetto più inutile e frustrante che si possa pensare”, puntualizza Dino Marcozzi, segretario generale di Motus-E.

Anche in Italia, insomma, il futuro della mobilità elettrica è tracciato. Tuttavia, per non farsi trovare impreparati, tale crescita dovrà necessariamente essere accompagnata da un parallelo e sostanziale sviluppo delle infrastrutture di ricarica. Ci auguriamo che questa sfida, tanto economica quanto ambientale, sia adeguatamente accolta e affrontata.

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Evelyn Baleani

Giornalista e Web Editor freelance. Si occupa di contenuti per i media dal 2000. Dopo aver lavorato per alcuni anni in redazioni di società di produzione televisiva e Web Agency, ha deciso di spiccare il volo con un’attività tutta sua. Le sue più grandi passioni sono l'ambiente, il Web, la scrittura e la Spagna
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