Tutto il peso dell’impiantistica italiana

Cosa dice il 10° Rapporto Cresme sull'impiantistica italiana? Che il comparto soffre ma regge, nonostante le crisi economiche globali e gli stop and go degli incentivi: il direttore tecnico Lorenzo Bellicini, sul palco di MCE 2024, conferma il crescente valore degli impianti nell’organismo-edificio
10° Rapporto Cresme sull'impiantistica italiana: l'intervento di Lorenzo Bellicini a MCE 2024

Un -4,2% che fa meno male del previsto, quello registrato dall’impiantistica italiana per l’edilizia nel 2023. Anzi, se l’anno precedente aveva siglato un picco dai contorni surreali, la prima rilevazione post superbonus denota un andamento non troppo allarmante. A dirlo, i dati e le riflessioni del 10° rapporto congiunturale e previsionale del Cresme “Mercato dell’installazione degli impianti negli edifici in Italia 2023-2025”, presentati nel convegno inaugurale di Mostra Convegno Expocomfort.

“Considerando le problematiche globali delle costruzioni, la contrazione italiana è meno pesante di quanto stimato – commenta Lorenzo Bellicini, direttore tecnico del Cresme -. Non dimentichiamo che l’impiantistica italiana nel 2023 ha coperto il 27% dell’intero mercato delle costruzioni, dimostrando un ruolo sempre più strategico. La dinamica negativa sarà più intensa nel 2024, con una probabile flessione dell’8,3%, in attesa della conseguente stabilizzazione nel 2025. Protagonisti della ripresa, soprattutto, gli interventi connessi all’edilizia pubblica”.

L’edificio? Un organismo fatto di impianti

Come anticipato, i risultati del Rapporto Cresme vanno letti alla luce della grande complessità che coinvolge il contesto europeo e globale. L’economia mondiale ha chiuso il 2023 con una flebile crescita del 3,1% – lo stesso farà nel 2024 -, testimoniando una criticità senza precedenti (salvo il periodo pandemico). In generale, costruzioni e commercio frenano, anche Cina e Giappone non trainano più come un tempo. Nello scenario Ue, occhi puntati sulla recessione della Germania, che interessa anche l’economia manifatturiera italiana, storicamente connessa a quella tedesca. La volatilità dei prezzi delle materie prime e dell’energia si è leggermente attenuata, ma pesano la crisi geopolitica e quella dei trasporti nel Medio Oriente. Insieme alla spinta inflattiva, che non possiamo ignorare, va sostanzialmente rimesso in discussione il concetto stesso di globalizzazione.

Al contempo, però, ecco una controtendenza importante. Sebbene il mercato dell’edilizia tra 2023 e 2024 stia rallentando, rimane il progressivo processo di urbanizzazione e infrastrutturazione in molte parti del mondo. “Un percorso che vede gli impianti protagonisti e particolarmente incisivi, guidati dallo scenario prospettico dell’innovazione tecnologica e della sostenibilità. Fino a ieri l’edificio era un involucro, oggi sta diventando un vero e proprio organismo”, aggiunge Bellicini.

L’impiantistica italiana nel 10° Rapporto Cresme

Venendo al mercato italiano dell’installazione impianti, il periodo temporale preso in considerazione dal Cresme risulta comunque condizionato dall’andamento del mercato delle costruzioni. Da un lato, la frenata degli investimenti in riqualificazione degli edifici residenziali nel 2023 e il peggioramento atteso per il 2024. Dall’altro, la straordinaria stagione dell’edilizia pubblica, in particolare scuole e ospedali, la cui spesa sta crescendo a doppia cifra.

Andamento del mercato dell'impiantistica italiana negli edifici secondo il 10° Rapporto Cresme
Mercato italiano dell’installazione impianti negli edifici secondo il 10° Rapporto Cresme

Cade la climatizzazione

Nella previsione 2023-2024 diminuisce sensibilmente la spesa per la climatizzazione invernale ed estiva, rispettivamente a -8,8% e -17,6%. Va detto, però, che questo settore tra 2021 e 2022 ha beneficiato più di altri degli ecobonus disponibili. Anche nel 2023, nell’ambito dei condomini, ha comunque ammortizzato la frenata grazie alla durata complessiva dei cantieri, con i relativi permessi comunali ottenuti prima dello stop alla cessione del credito.

La caduta del 2024 (-17,6%) sarà più drastica e già in parte anticipata dai produttori di caldaie, pompe di calore e climatizzatori. Le ingenti vendite al canale distributivo degli anni precedenti, per ottenere stock in previsione dell’aumento dei prezzi e della mole di lavoro, avevano in un certo senso “drogato” il volume d’affari.

Crescono barriere architettoniche e sicurezza

Prosegue invece il momento favorevole per gli impianti di ascensore e di sollevamento. Le previsioni sono di +8,1% nel 2023, +6,4% nel 2024 e +3,4% nel 2025. Grazie anche alla normativa per il superamento delle barriere architettoniche e al relativo bonus del 75%, confermato per quanto riguarda i meccanismi di mobilità verticale con l’opzione dello sconto in fattura e cessione del credito per i condomini (oltre che per redditi bassi o presenza di soggetti disabili). Allo stesso modo risulta positiva, seppur a ritmi tenui, la tendenza degli impianti per la sicurezza antintrusione e antincendio, nonché il controllo accessi.

Cosa aspettarci dal 2026 in avanti?

“Rigenerazione urbana e partenariato pubblico/privato, edificio come organismo e non mero involucro, integrazione come fulcro del mercato, dimostrazione delle performance e dei risultati degli investimenti. Sono queste le parole chiave del futuro dell’impiantistica italiana”, conclude Lorenzo Bellicini sul palco di MCE 2024.

Tra gli elementi da considerare, in particolare, il ritorno alla politica di bilancio e di “austerity” per quanto riguarda la linea governativa, almeno in termini di incentivi sulla riqualificazione residenziale. Discorso a part, per le opere pubbliche, dove la rigenerazione e il benessere di cittadini nelle città avranno un ruolo fondamentale. Infine, il tema energetico: la filiera dovrà essere ancora più brava nel dimostrare agli utenti i vantaggi degli investimenti richiesti dall’Europa in termini di efficienza e sostenibilità.

Vuoi rimanere aggiornato sui contenuti di ElettricoMagazine?
Iscriviti alla nostra newsletter!

Mailchimp subscribe

Maria Cecilia Chiappani

Copywriter e redattore per riviste tecniche e portali dedicati a efficienza energetica, elettronica, domotica, illuminazione, integrazione AV, climatizzazione. Specializzata nella comunicazione e nella promozione di eventi legati all'innovazione tecnologica.
menu linkedin facebook pinterest youtube rss twitter instagram facebook-blank rss-blank linkedin-blank pinterest youtube twitter instagram