Sistemi di accumulo, in Italia più di mezzo milione di impianti connessi

Il report di Italia Solare sull’andamento del 2023 evidenzia un forte incremento delle installazioni di Sistemi di accumulo con una potenza complessiva che ha superato i 3 GW. La Lombardia regione leader
Sistemi di accumulo continua la crescita

Se si parla di transizione energetica nel nostro Paese e dell’andamento dei suoi principali componenti nel 2023, l’effetto positivo del Superbonus è quasi onnipresente. Sicuramente l’agevolazione fiscale al 110% ha dato una grande spinta al mercato dei sistemi di accumulo (SdA), un comparto che però a differenza di altri guarda senza preoccupazioni anche agli anni futuri nonostante la progressiva scomparsa del maxi incentivo.

A fotografare lo stato di salute del settore c’è un recente studio preparato da Italia Solare sulla base dei dati elaborati da Terna. Fra questi il numero che cattura più l’attenzione è quello relativo ai sistemi di accumulo complessivamente connessi alla rete nel nostro Paese, un dato che mostra una crescita esponenziale.

Sistemi di accumulo: oltre quota mezzo milione

In particolare, l’anno scorso sono stati installati ben 287.706 sistemi di accumulo, una cifra che è largamente superiore al totale nazionale fino a tutto il 2022, con il risultato di portare a quasi 520 mila impianti connessi alla rete il computo complessivo nel nostro Paese.

“Gli storage stanno diventando sempre più parte integrante dell’infrastruttura elettrica del nostro Paese – ha commentato Mauro Moroni, manager di Italia Solare – e al momento sono soprattutto abbinati a piccoli impianti fotovoltaici retail. Lo scenario degli accumuli però è destinato a cambiare rapidamente a causa dell’importante diminuzione di costi di moduli e batterie, e questo si tradurrà a breve in incrementi di vendite significativi”.

Potenza e capacità

Alla crescita numerica impetuosa corrisponde naturalmente anche quella di potenza e capacità complessiva degli impianti associati al fotovoltaico (con porzioni minimali attribuite a termoelettrico e Stand-Alone). Nel dettaglio, l’anno scorso la potenza totale installata è stata di 2,02 GW, anche in questo caso largamente superiore al dato comprensivo di tutto il 2022 pari a 1,35 GW, il che porta il totale dell’installato in Italia a quota 3,37 GW.

capacità connessa Italia - sistemi di accumulo

Discorso analogo per la capacità dei sistemi di accumulo. L’anno scorso si è registrata un’aggiunta complessiva sul territorio nazionale di 3,84 GWh mentre a tutto il 2022 il dato era di 2,81 GWh. Sommando i due numeri si arriva quindi alla capacità complessiva dei sistemi d’accumulo presenti in Italia alla fine del 2023, ovvero 6,65 GWh.

Sistemi di Accumulo e impianti fotovoltaici

Sempre in relazione al bilancio di fine anno, il 92% (3,53 GWh) della capacità connessa nel 2023 è attribuibile a SdA associati a impianti fotovoltaici con potenza minore di 20 kW, il 2% circa (80 MWh) è invece espresso da sistemi di accumulo associati a impianti fotovoltaici di potenza superiore a 20 kW, con oltre il 5% (203 MWh) che è imputabile ai sistemi Stand-Alone.

Sistemi di accumulo nel 2023: situazione italiana

Ed ancora, guardando al numero totale dei sistemi di accumulo presenti a fine 2023, il 99,4%, ovvero 515.567 unità, risulta essere associato a impianti fotovoltaici con potenza minore di 20 kW. Il restante 0,6% dei Sistemi di accumulo va attribuito a impianti fotovoltaici compresi fra 20 e 500 kW di potenza, mentre sono soltanto 23 i sistemi di accumulo associati a impianti fotovoltaici con potenza superiore ai 500 kW.

Distribuzione sul territorio

Nel report di Italia Solare viene esposta anche la situazione territoriale. A spiccare tra le regioni, con una capacità di 1.198 MWh dei sistemi di accumulo associati a impianti fotovoltaici, è la Lombardia, seguita dal Veneto (911 MWh di capacità), dall’Emilia Romagna (620 MWh) e dal Piemonte (470 MWh). La capacità complessiva connessa di queste 4 regioni risulta essere oltre il 50% del totale nazionale.

A seguire, le altre regioni con più capacità connessa dei sistemi di accumulo sono il Lazio con 425 MWh, la Toscana (419 MWh), la Sicilia (383 MWh) e la Puglia (329 MWh). Per quanto riguarda i pochi sistemi di accumulo Stand-Alone, risultano invece distribuiti in modo uniforme sul territorio italiano, interessando Piemonte, Veneto, Liguria, Umbria, Campania, Puglia, Sicilia e Sardegna.

Ottimismo per il futuro

Si diceva, in apertura, di un comparto che guarda con fiducia al futuro nonostante l’esaurirsi dell’effetto Superbonus. “Il 2024 – sottolinea Mauro Moroni – sarà l’anno dell’inizio del mercato dello storage energetico nel C&I (acronimo di Commercial & Industrial, ndr), mentre per gli impianti utility scale probabilmente l’anno chiave sarà il prossimo”.

Una situazione che induce quindi all’ottimismo. “Per tutti questi motivi – conclude Moroni – si prevede un’accelerazione del settore rispetto all’anno scorso, con una stima relativa alla capacità installata nel 2024 di circa una volta e mezzo superiore rispetto all’attuale”.

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Leonardo Barbini

Copywriter ed editorialista di Elettricomagazine.it, appassionato di tecnologia. Da anni segue le tematiche della mobilità elettrica, della transizione energetica e della sostenibilità
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