Sì alla smart home, meglio se con la certificazione!

Cresce l’utilizzo di dispositivi per la smart home, ma i consumatori chiedono maggiore sicurezza e privacy. La certificazione può aiutare, come dimostra una indagine di UL Solutions
certificazione

La possibilità di gestire il comfort, la sicurezza, gli elettrodomestici e l’illuminazione permette di migliorare efficienza e consumi, oltre a garantire uno stile di vita più pratico.

Ma cosa ne pensano davvero gli italiani?

Si è posta questa domanda UL Solutions, che ha affidato a BVA Doxa la realizzazione della ricerca “Smart home e dispositivi personali smart: il punto di vista dei consumatori italiani”.

Cresce l’adozione di dispositivi smart

Un dato su tutti: secondo quanto confermato dal campione intervistato (1.000 persone), è in crescita il numero di prodotti consumer con funzionalità smart connessi a Internet. Il 77% degli intervistati acquisteranno un dispositivo per la smart home entro i prossimi due anni.

Le principali ragioni d’acquisto citate da coloro che hanno comprato uno o più dispositivi per la smart home riguardano la comodità, la capacità di gestire apparecchi ed elettrodomestici a distanza tramite app e, naturalmente, la possibilità di rendere più sicura la propria casa. Oggi, con il costo dell’energia in crescita e con la massima attenzione da parte degli utenti al tema dei consumi, sono balzati in cima alla classifica dei prodotti più desiderati proprio i dispositivi per il controllo dei consumi e per il risparmio energetico.

gestione comfort con termostato smart

Ma come scegliere il prodotto giusto? Per rispondere a questa domanda si è partiti dal ragionamento opposto, cioè cosa frena l’adozione di questi prodotti.

Circa il 30% degli intervistati esprime almeno una paura legata alla sicurezza (per la salute e per la privacy) degli oggetti smart.

Ecco dunque spiegato perché, tra i criteri di scelta dei prodotti smart, ci siano una comunicazione chiara e trasparente sui possibili rischi per la privacy o la salute e la certificazione del prodotto da parte di un ente indipendente, oltre a una app di gestione del dispositivo con ottime recensioni.

I più preoccupati temono infatti che i dispositivi connessi possano subire attacchi informatici, con conseguenti rischi per la privacy, o addirittura controllato da remoto da malintenzionati. Infine, spazio anche per la salute: c’è chi teme che, essendo circondati da oggetti connessi tramite tecnologia wireless, esistano possibili rischi legati alle emissioni elettromagnetiche.

Più fiducia con la certificazione dei prodotti

La necessità principale è monitorare e gestire l’ambiente domestico da remoto, riducendo i consumi. Ad esempio, per chi ha usufruito dello smart working l’acquisto di termostati e climatizzatori smart ha mostrato un +11% rispetto al totale degli intervistati. Lo smart working consente infatti di non essere legati né all’ufficio né alla propria residenza, dunque gli strumenti di controllo e monitoraggio da remoto possono facilitare un efficientamento.

Ma cosa guardano gli utenti quando scelgono un dispositivo per la propria casa smart?

Sicuramente si basano sulla propria fiducia nel brand, ma anche al passaparola di un conoscente e al consiglio del venditore. C’è però un fattore che, più degli altri, fa pendere l’ago della bilancia: la certificazione qualificata.

Perché se è vero che tra i motivi d’acquisto più citati spicchi il controllo (della salute, del benessere, della sicurezza, delle persone fragili o dei bambini), è altrettanto vero che i produttori devono impegnarsi a loro volta nel garantire affidabilità e sicurezza degli oggetti.

Configurazione computer

Quando si parla di privacy, conformità agli standard o norme di corretto funzionamento, la certificazione del prodotto da parte di un ente indipendente è considerata un fattore importante per la scelta.

Interessanti anche le scelte effettuate in termini di installazione. Ormai quasi tutti i prodotti smart sono pensati per essere plug&play: basta collegare la spina, configurare la app e godersi il nuovo prodotto connesso.

In realtà sono azioni svolte solo da 2 intervistati su 3, e anche in questo caso il 40% di chi se ne è occupato personalmente ha riscontrato complessità nella configurazione, soprattutto nel caso dei prodotti per l’efficientamento energetico.

Guidare l’utente verso i migliori dispositivi per la smart home

La ricerca commissionata da UL Solutions si sofferma anche sui punti più importanti sui quali i costruttori di dispositivi smart dovrebbero soffermarsi per semplificare la scelta, l’acquisto, l’installazione e l’utilizzo dei propri prodotti.

Innanzitutto è bene includere dei test di certificazione indipendenti relativi sia alla sicurezza informatica, sia alla non nocività o pericolosità dei dispositivi.

A tal proposito, è bene anche sensibilizzare i consumatori sui temi della privacy e della sicurezza informatica con promemoria periodici e attraverso eventi fisici, online o social.

Fondamentale, poi, garantire un aggiornamento continuo della app di controllo: solo così si avrà la certezza di disporre di un prodotto sicuro e utilizzabile per anni.

Ultimo, ma non certo per importanza, il servizio di assistenza clienti: oltre a intervenire in caso di guasti o malfunzionamenti del prodotto, deve essere preparato nell’offrire un aiuto di base per l’installazione e la configurazione del dispositivo, a beneficio della funzionalità e della sicurezza.

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Andrea Pagani

Giornalista tecnico, da 25 anni mi occupo della realizzazione di prodotti editoriali (carta, video, web) per vari settori applicativi: dal manifatturiero all'impiantistica, fino all'e-mobility.
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