Nel prossimo quinquennio il settore del riciclo delle batterie al litio vedrà una crescita rilevante. In particolare, in base alla valutazione degli attuali piani industriali delle aziende che si occupano di dare una seconda vita a questi dispositivi, entro il 2028 il comparto dovrebbe arrivare a registrare un aumento di quasi 5 volte l’attuale capacità in Europa e di 6 volte quella rilevata nel Nord America.
Si tratta di numeri importanti che potrebbero salire ulteriormente. Queste stime, infatti, non prendono in considerazione le startup più recenti, che al momento non hanno ancora reso noti i loro progetti per la realizzazione di nuovi impianti.
A scattare questa fotografia è un recente studio della società di consulenza Circular Research and Consulting che ha preso in considerazione oltre cento strutture di pretrattamento dei rifiuti da batterie al litio e quasi 50 impianti di recupero materiali. L’obiettivo è quello di effettuare un confronto tra i risultati pianificati dalle diverse imprese, gli impianti previsti e i volumi disponibili per il riciclo.
Il report evidenzia inoltre come in Europa e Nord America nel corso dei prossimi dieci anni si potrebbe registrare una sovracapacità nel comparto del riciclo delle batterie al litio. Questo potrebbe avere conseguenze sui prezzi dei rottami e sui guadagni dei soggetti attivi in questo settore.
A breve Circular Reasearch and Consulting diffonderà inoltre una serie di dati relativi alla capacità di riciclo delle batterie al litio in Cina e nel resto del mondo. Queste informazioni consentiranno di effettuare proiezioni sul quantitativo di metalli critici recuperabili. Al momento però la società di consulenza sottolinea come un trend possa essere già confermato fin da ora: la crescita della capacità su scala globale, che nel 2030 dovrebbe raddoppiare rispetto al valore attuale.
Gli esperti della società di consulenza precisano in particolare come un tasso di espansione così rapido come quello attuale non sia mai stato registrato, soprattutto in Cina, Sud-Est asiatico e Corea del Sud, sottolineando come gli stimoli più importanti per il settore continueranno ad arrivare dai Paesi in via di sviluppo.
Lo scorso luglio il Consiglio UE ha adottato un regolamento sulle batterie e sul loro riciclo. Le misure si applicano a tutte le batterie, compresi tutti i rifiuti:
A cui si aggiunge l’illuminazione e l’accensione (SLI) e le batterie per mezzi di trasporto leggeri (ad esempio biciclette elettriche, ciclomotori elettrici, monopattini elettrici).
L’obiettivo è disciplinare l’intero ciclo di vita di questi dispositivi, dalla produzione al riutilizzo e al riciclaggio, garantendo la loro sicurezza, sostenibilità e competitività.
Nello specifico, come si legge in una nota del Consiglio UE, “il regolamento fissa un obiettivo per il recupero del litio dai rifiuti di batterie:
con la possibilità di modifiche mediante atti delegati in funzione degli sviluppi tecnologici e del mercato e della disponibilità di litio”.
Vengono inoltre specificati livelli minimi obbligatori di contenuto riciclato per le batterie industriali, le batterie per autoveicoli e le batterie per veicoli elettrici, inizialmente fissati al 16% per il cobalto, all’85% per il piombo, al 6% per il litio e al 6% per il nichel. Le batterie dovranno essere accompagnate da una documentazione relativa al contenuto riciclato.
Nello specifico, l’obiettivo di efficienza del riciclaggio per le batterie al nichel-cadmio è fissato all’80% entro la fine del 2025 e per gli altri rifiuti di batterie al 50% entro la fine del 2025.
Il regolamento prevede che entro il 2027 le batterie portatili incorporate negli apparecchi siano rimovibili e sostituibili dall’utilizzatore finale, lasciando agli operatori tempo sufficiente per adattare la progettazione dei loro prodotti a tale requisito. Si tratta di una disposizione importante per i consumatori. Le batterie per mezzi di trasporto leggeri dovranno essere sostituibili da un operatore professionale indipendente.