Le pompe di calore sono una delle tecnologie più efficaci su cui puntare per contrastare il cambiamento climatico e favorire il processo di transizione ecologica. A sottolinearlo è lo studio dell’Irena “Renewable solution in end-uses. Heat pumps costs and markets” secondo cui è fondamentale mettere in atto politiche mirate volte a promuovere il più possibile la diffusione di queste soluzioni.
In generale, si legge nel report, il mercato europeo delle pompe di calore ha registrato un trend di continua crescita a partire dal 2015, arrivando a registrare nel 2020 1,6 milioni di installazioni. Questo trend positivo è stato ulteriormente confermato nel corso del 2021, anno in cui si è verificata una crescita del 21% che ha portato a ulteriori 2,2 milioni di installazioni, facendo salire il dato totale a 17 milioni.
Questi numeri, sottolinea l’Irena, sono destinati ad aumentare per diverse ragioni. In primo luogo, queste soluzioni rappresentano uno strumento di primaria importanza per riuscire ad andare incontro alle richieste di un sistema energetico sempre più flessibile e low carbon, riducendo le emissioni e favorendo la produzione di energia elettrica rinnovabile. A ciò si aggiunge il fatto che la continua crescita di questo mercato stimola a sua volta sempre maggiori investimenti su questa tecnologia, portando a una continua riduzione dei costi. Un ulteriore fattore che favorirà questo comparto è infine la necessità dei diversi Paesi di ridurre la loro dipendenza dai combustibili fossili nel settore del riscaldamento a causa dell’aumento vertiginoso dei prezzi dell’energia legato all’attuale scenario geopolitico internazionale.
Ma in concreto qual è il contributo delle pompe di calore in termini di riduzione delle emissioni di CO2? Nell’ultimo triennio, la crescente diffusione di queste soluzioni si è tradotta in un continuo calo delle emissioni. Solo nel 2019, sottolinea lo studio dell’Irena, queste tecnologie hanno fornito in Europa 202 terawattora (TWh) di calore utile, di cui 129 TWh di origine rinnovabile, riducendo le emissioni di CO2 di 33 Mt. Questo dato ha registrato un’ulteriore crescita nel 2020, attestandosi a 253 TWh di calore utile, con un calo delle emissioni di CO2 di 41,1 Mt. Nel 2021 infine le emissioni evitate solo salite a 44 Mt grazie alla produzione di 283 TWh di calore utile. Secondo una stima dell’Irena circa l’80% di tutte le pompe di calore sono state installate in edifici nuovi, mentre il 20% in quelli ristrutturati.
A rivestire un ruolo di primo piano nella crescente diffusione delle pompe di calore è il mercato europeo. Solo per dare qualche numero, nel 2020, Francia, Italia, Germania, Spagna, Svezia e Finlandia hanno registrato vendite superiori a 100.000 unità. In particolare, i numeri più rilevanti sono stati quelli della Francia, che ha raggiunto quasi 400.000 unità, e dell’Italia, che invece ha raggiunto quota 233.000.
Questo quadro si è confermato anche nel 2021, anno in cui Francia, Italia e Germania sono stati nuovamente i mercati più grandi, con 537.000 pompe di calore installate in Francia, 380.000 in Italia e 178.000 in Germania.
Il comparto delle pompe di calore registra numeri in crescita anche in Cina e Giappone. Solo per citare qualche numero, nel 2019 il mercato cinese delle pompe di calore aria-acqua ha visto 1,8 milioni di unità vendute, mentre nel 2013 il dato si attestava a circa 1 milione di unità. Questo trend di crescita è proseguito anche nel 2021, anno in cui il settore è arrivato a 2,5 milioni di unità. In Giappone, oltre a una crescita dei condizionatori ad aria, si è riscontrato un incremento dell’impiego delle pompe di calore per acqua calda sanitaria residenziale. Le vendite in questo settore hanno registrato una costante crescita, arrivando a circa 7,8 milioni di unità.
Anche i numeri registrati negli Stati Uniti testimoniano la sempre maggiore diffusione delle pompe di calore. Il report evidenzia come il numero totale di famiglie con un impianto di climatizzazione centralizzato a pompa di calore sia stato nel 2020 di circa 20,7 milioni. Inoltre le vendite di pompe di calore ad aria nello stesso anno hanno raggiunto 3,42 milioni di unità, salendo poi a 3,92 milioni nel 2021. Un trend analogo caratterizza anche il mercato canadese. Qui le pompe di calore ad aria e le pompe di calore geotermiche negli edifici residenziali hanno raggiunto nel 2018 quota 0,83 milioni, in crescita rispetto a 0,64 milioni nel 2010.