Mercato fotovoltaico alla luce del Superbonus 110%

Il fotovoltaico e l’accumulo hanno le carte in regola per accedere al Superbonus 110%, ma è necessario semplificare la burocrazia per far in modo che diventi un volano per il settore
Il fotovoltaico rientra tra gli interventi del superbonus

Per chi ha sempre guardato con interesse al fotovoltaico, il Superbonus – introdotto con il Decreto Rilancio – offre un’opportunità: installare pannelli fotovoltaici e sistemi di accumulo sfruttando la maxi-detrazione fiscale del 110%. Ovviamente è necessario valutare con attenzione gli interventi, poiché non è così facile sfruttarlo dato che ci sono diverse condizioni da rispettare.

Bonus ristrutturazioni e Superbonus 110%

Fino a luglio 2020, l’unica forma di incentivazione per chi desiderava installare un impianto fotovoltaico era il Bonus ristrutturazioni, l’agevolazione per gli interventi di ristrutturazione e manutenzione straordinaria che consente di beneficiare di una detrazione del 50% delle spese relative a numerosi interventi fino a un massimo di 96.000 euro complessivi. Il rimborso è suddiviso in 10 rate di pari importo.

Dal 1° luglio 2020 è possibile usufruire del Superbonus 110% che consente di ottenere una detrazione del 110% dei costi per l’installazione di un impianto fotovoltaico e dei sistemi di accumulo. In questo caso il rimborso è suddiviso in cinque anni ed è convertibile in sconto immediato in fattura da parte del prestatore delle opere.

Installazione fotovoltaica residenziale con pannelli Solarwatt

Installazione fotovoltaica residenziale con pannelli Solarwatt

Condizioni per accedere alla maxi detrazione al 110%

Ci sono però delle condizioni: il fotovoltaico è un intervento trainato e quindi è necessario effettuare uno dei tre interventi trainante:

  • la realizzazione di un cappotto termico,
  • la sostituzione dell’impianto di climatizzazione invernale con una soluzione più efficiente,
  • la realizzazione di una delle misure antisismiche prevista dal Sismabonus.

Inoltre è necessario che gli interventi realizzati portino a un doppio salto di classe energetica certificato dall’APE – Attestato di Prestazione Energetica. La Certificazione deve dimostrare l’intervento migliorativo.

Terza condizione per accedere al maxi incentivo del 110% è che l’impianto sia connesso alla rete elettrica e che l’elettricità non auto-consumata istantaneamente o stoccata nelle batterie sia ceduta al Gestore dei Servizi Energetici (GSE).

Superbonus 110%: impatto sul settore del fotovoltaico?

Per approfondire l’argomento abbiamo chiesto ai protagonisti del settore – FIMER, Fronius Italia, Panasonic Solar, Solarwatt, SMA Italia – di raccontarci come si stanno muovendo sul mercato alla luce del Superbonus 110%.

Protagonisti tavola rotonda Fotovoltaico e accumulo superbonus e mobilità elettrica

“Il Superbonus ha suscitato un notevole interesse, ma ha portato anche confusione e incertezza nel mercato: la burocrazia e la complessità del processo hanno, infatti, ostacolato la rapida diffusione dello strumento su tutto il territorio – sottolinea Matteo Poffe National Sales Manager di Fronius Italia -. Fronius Italia si è attivata fin da subito per fornire linee guida e strumenti utili sia agli operatori del settore sia ai clienti finali, così da aiutarli a fare chiarezza sulle opportunità legate non solo a questo incentivo, ma anche all’efficientamento energetico complessivo”.

Difficoltà di approvvigionamento di componenti

“I primi effetti del Superbonus 110% si sono visti a partire dalla fine del 2020. È pertanto prematuro fare un bilancio al momento, ma possiamo sicuramente dire che è partito molto forte. Il successo dell’iniziativa è testimoniato da evidenti segnali lanciati dal mercato – Marco Vergani, Head of Sales Italy di FIMER -. Ad esempio, si registrano già le prime evidenze di uno shortage da parte di alcuni fornitori per specifici componenti. Nel nostro caso la produzione in Italia e la gestione locale del sourcing ci aiuta sicuramente a far fronte alla crescita esponenziale delle richieste ma si tratta, comunque, di un chiaro segnale che la domanda è in forte crescita rispetto alla media del periodo precedente all’entrata in vigore dell’Ecobonus”.

Cresce la domanda di interventi

“Sul Superbonus non possiamo ancora fare un bilancio chiaro, ma possiamo affermare senza dubbio che gli interventi legati a questo incentivo statale stanno crescendo sia in termini di domande sia di installazioni. Il Superbonus si sta quindi rivelando un vettore importantissimo per agevolare gli interventi di efficientamento e riqualificazione energetica con una ricaduta sul nostro settore positiva” aggiunge Paolo Lusiani, Direttore Commerciale di Solarwatt Italia.

Semplificare l’iter burocratico

“È ancora presto per fare un bilancio definitivo. Possiamo comunque confermare che abbiamo già ricevuto numerose richieste da parte dei privati che si stanno attivando, opportunamente indirizzati, a collaborare con i nostri installatori qualificati su tutto il territorio nazionale – dichiara Valerio Natalizia Regional Manager Sud Europa di SMA Italia -. In termini generali la concretizzazione dei progetti è vincolata all’iter burocratico che desta ancora qualche perplessità. Bisogna puntare alla massima semplificazione dei processi. Come SMA abbiamo concepito una soluzione che comprende, oltre a una parte hardware di eccellenza, una serie di servizi volti proprio a velocizzare i processi burocratici necessari a ottenere le agevolazioni fiscali”.

Ancora troppo presto per una valutazione

Tutti concordano sul fatto che è ancora troppo presto per fare un bilancio sul superbonus 110%, come sottolineato da Matteo Poffe di Fronius Italia “i maggiori risultati li vedremo tra la seconda metà del 2021 e prima metà del 2022”.

Dello stesso avviso Fabrizio Limani Senior Sales Manager Europa di Panasonic Solar che rileva che al momento ”è prematuro fare un bilancio. Il superbonus ad oggi ha generato grandi aspettative. Qualcosa si sta muovendo, ma i risultati concreti li vedremo, soprattutto per quanto riguarda il fotovoltaico, probabilmente alla fine dell’estate. Il processo autorizzativo, infatti, un po’ come i blocchi dovuti all’epidemia e la stagione, hanno rallentato lo sviluppo, che comunque vediamo positivo”.

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Alessia Varalda

Ingegnere elettrotecnico con esperienza come Project Manager presso un'importante multinazionale attiva nel settore dell'energia e dell'automazione. La curiosità verso le tecnologie innovative e le soluzioni all'avanguardia nel mondo delle energie (tradizionali e rinnovabili) mi ha portata a lavorare per 14 anni presso un importante editore di riviste tecniche di settore scrivendo di home&building automation, illuminazione, comfort, efficienza energetica e sostenibilità.
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