Fra le molte cose interessanti che ci riserva l’evoluzione tecnologica, la ricarica elettrica attraverso l’induzione è una di quelle più affascinanti. Non tanto quando si sfrutta con gli smartphone, operazione peraltro ormai ampiamente “metabolizzata” nell’immaginario collettivo, ma allorché questo processo fisico avviene con oggetti ben più grandi come i veicoli stradali, aprendo prospettive impensabili fino a pochi anni fa.
E dall’impensabile ad un’autentica rivoluzione nella mobilità il passo può essere molto più breve del previsto, come dimostra quanto accaduto pochi giorni fa a Chiari, in provincia di Brescia, dove è stato presentato – da parte del presidente dell’autostrada A35 Brebemi, Francesco Bettoni, e dai partner dell’iniziativa – un progetto italiano d’avanguardia.
Oggetto della cerimonia, appunto, la tecnologia di ricarica ad induzione per auto elettriche, nota con l’acronimo DWPT (Dynamic Wireless Power Transfer). Si tratta di una tecnologia ormai testata in diverse parti nel mondo ma che vede proprio il nostro Paese fare da battistrada nella sua sperimentazione. Lo si può affermare in virtù del progetto pilota coordinato dalla citata A35 Brebemi insieme ad Aleatica, un operatore globale di infrastrutture di trasporto con presenza in Europa e America Latina, specializzato in soluzioni di mobilità sostenibili e innovative.
A rendere particolarmente avanzato lo stadio di sperimentazione sulla ricarica wireless dei veicoli è stata la possibilità di disporre di “un’Arena del Futuro”, ovvero un anello stradale, attrezzato con il DPWT, lungo poco più di un chilometro e collocato in un’area privata dell’autostrada A35, in prossimità dell’uscita Chiari Ovest.
L’anello si caratterizza per il fatto che sotto l’asfalto sono installate spire metalliche in grado, appunto, di trasmettere senza fili elettricità ai veicoli che ci transitano sopra. Infatti, grazie alla tecnologia Dynamic Wireless Power Transfer, le spire metalliche poste a circa 8 centimetri di profondità nell’asfalto si attivano e ricaricano il veicolo, ovviamente predisposto per ricevere il flusso elettrico in modalità wireless, durante il suo percorso lungo l’anello.
Detto di A35 Brebemi e Aleatica, il progetto è stato sviluppato grazie all’apporto di molte realtà, spesso italiane, che sono punti di riferimento in ciascun settore di competenza. Si tratta di ABB, Electreon, IVECO, IVECO BUS, Mapei, Pizzarotti, Politecnico di Milano, Prysmian, Stellantis, TIM, FIAMM Energy Technology, Università Roma Tre, Università di Parma, Vigili del Fuoco e Ministero dell’Interno – Polizia Stradale.
In particolare, alla luce dei vari test effettuati nell’Arena del Futuro si è avuta conferma che la DWPT offre notevoli benefici. Infatti, nel percorso verso la decarbonizzazione dei trasporti attraverso la mobilità elettrica, a fronte di criticità legate alla vita e all’ingombro delle batterie, la ricarica ad induzione può contribuire ad una migliore transizione verso modelli di mobilità sostenibile.
Tra i tanti vantaggi della tecnologia di ricarica ad induzione, le ricerche stanno evidenziando:
Infine, la tecnologia DWPT, nelle sue variabili di funzionamento con induzione dinamica e statica, sta già destando interesse per possibili sviluppi a livello commerciale in Italia e all’estero. A giocare a suo favore anche la versatilità d’impiego in quanto, oltre all’utilizzo su strade ed autostrade, può essere adottata anche all’interno di altre infrastrutture come porti, aeroporti e parcheggi.