Promuovere lo sviluppo di una catena di approvvigionamento eolica europea resiliente, competitiva e sostenibile. È questo l’obiettivo con cui ETIPWind (European Technology& Innovation Platform on Wind Energy) ha lanciato la sua nuova agenda strategica di ricerca e innovazione per il 2025-2027.
Nello specifico vengono richiesti 1,8 miliardi di euro di nuovi investimenti pubblici per l’energia eolica in modo da potenziare le attuali risorse destinate a questo settore chiave per la Transizione Ecologica dell’UE, arrivando a raddoppiare il valore attuale.
In base agli obiettivi dell’Unione Europea il target da raggiungere entro il 2030 è 420 GW di energia eolica prodotta rispetto agli attuali 205 GW. Per traguardare questo risultato la Commissione UE ha recentemente lanciato il pacchetto sull’energia eolica, in cui vengono individuate 15 azioni da mettere in atto per rafforzare l’industria europea di questo settore.
Nello specifico tra le sfide cruciali da affrontare cui sono la necessità di espandere la capacità produttiva, ma anche di assumere e formare oltre 200.000 lavoratori. Il tutto senza tralasciare la capacità di portare avanti in modo efficace una transizione giusta, che integri in modo proficuo la dimensione sociale e quella ambientale.
In questo contesto un ruolo chiave è rivestito dalla ricerca e dall’innovazione, strumenti per concretizzare gli obiettivi di crescita del comparto eolico.
Nello specifico, l’Agenda strategica di ricerca e innovazione definita da ETIPWind – frutto del lavoro di 190 esperti del settore – indica 23 aree di finanziamento dell’UE per il periodo 2025-2027 che permettano di intervenire in cinque distinti ambiti prioritari:
Il lancio della nuova agenda strategica sull’eolico, avvenuto a inizio dicembre, arriva in un momento cruciale in cui l’UE si prepara ad aprire bando nel programma di Horizon Europe, un pilastro delle politiche europee in tema di ricerca e innovazione.
In generale la nuova agenda punta a favorire un modus operandi collaborativo e sinergico per promuovere lo sviluppo del comparto eolico nell’Unione Europea.
Solo grazie a una stretta collaborazione tra responsabili politici, mondo accademico e industria, spiegano i promotori, si potrà favorire una solida visione comune tra i diversi attori della filiera e progettare politiche migliori.
In generale l’UE considera l’eolico uno dei settori su cui puntare per favorire la transizione ecologica. Nello specifico nel percorso che punta a raggiungere almeno il 42,5% di energia rinnovabili entro il 2030, il potenziamento dell’eolico avrà un ruolo importante.
Per favorire lo sviluppo del settore la Commissione UE ha presentato a fine ottobre un piano d’azione europeo per l’energia eolica che definisce le 6 azioni immediate da adottare: