L’eolico offshore, che riguarda la realizzazione di impianti galleggianti sulla superficie acquatica, si sta diffondendo sempre di più nei fondali italiani. Questo trend positivo, legato al progresso tecnologico maturato sul mercato internazionale, è confermato anche dai dati relativi alle richieste di connessione ricevute da Terna al 31 ottobre 2022: si è arrivati infatti a raggiungere una potenza pari a circa 95 GW, con un aumento di oltre il 200% rispetto a dicembre 2021.
Entrando più in dettaglio emerge come circa l’80% delle richieste provenga dalle regioni del Sud Italia e dalle isole maggiori. I numeri più interessanti sono in particolare quelli delle Sardegna (circa 24 GW), della Sicilia (19 GW) e della Calabria (4 GW).
Nei mesi scorsi, ha spiegato in una nota il Responsabile Strategie di Sviluppo Rete e Dispacciamento di Terna Francesco Del Pizzo, è stata rilasciata la soluzione di connessione a circa 22 GW di nuove iniziative di eolico offshore che hanno fatto richiesta di allaccio alla nostra rete di alta e altissima tensione, formulando una soluzione tecnica minima generale di connessione condivisa con tutti i soggetti proponenti. Entro la fine dell’anno, grazie alla stretta sinergia con il MASE e l’ARERA, verranno rilasciati anche i rimanenti 73 GW, per un totale di 95 GW.
Terna ha, inoltre, sottolineato come, in generale, nel corso del 2022 le richieste di connessione alla rete di trasmissione nazionale di nuovi impianti green abbiano raggiunto il valore complessivo di circa 300 GW di potenza. Di questi il 36% proviene da fonte solare e il 74% da fonte eolica onshore e offshore. Quest’ultimo dato in particolare risulta significativo, in quanto corrisponde a oltre 4 volte il fabbisogno di 70 GW di nuova capacità rinnovabile necessario per raggiungere i target climatici fissati dal nuovo pacchetto legislativo UE Fit for 55 al 2030.
