Gli effetti del lockdown sulle emissioni di gas serra nelle città

Una ricerca promossa da un team di ICOS Italia su un campione di 11 città europee evidenzia un drastico calo delle emissioni ed in taluni casi la diminuzione è rimasta anche dopo la fine delle restrizioni
Emissioni di CO2 in discesa durante lockdown

Per quanto sia importante il riscontro empirico per comprendere i fenomeni in atto, sicuramente più attendibile è la rilevazione statistica degli stessi. Vale, naturalmente, anche per il COVID-19 ed i suoi molteplici effetti sulla vita economica e sociale. E così, se è scontato ritenere che fra i riflessi della pandemia ci sia stato anche un impatto forte sulle emissioni di CO2 nei centri abitati, arriva adesso un interessante studio a certificare quanto accaduto davvero in Europa.

La ricerca è stata condotta da un gruppo internazionale di ricercatori e guidata da un team di ICOS Italia, la rete italiana per la misura delle emissioni di gas serra. Ed i risultati indicano che non soltanto durante il lockdown le emissioni di anidride carbonica nelle città europee sono diminuite spesso drasticamente, ma a volte, e questo è sicuramente meno scontato, sono rimaste basse anche dopo il termine delle restrizioni.

Emissioni: calo superiore al 50%

Nelle undici città analizzate in tutta Europa, attraverso tredici stazioni di misurazione, è stata riscontrata una riduzione delle emissioni di anidride carbonica che è andata quasi sempre al di là del 50% in coincidenza con le restrizioni COVID-19. Un risultato incontrovertibile anche perché, rispetto agli stessi mesi degli anni precedenti, la riduzione delle emissioni osservata durante il periodo del lockdown (nel quale sono state applicate le misure più restrittive) è stata statisticamente significativa in tutte le città prese in considerazione.

In particolare, le maggiori riduzioni sono state riscontrate nel centro greco di Heraklion (-75%), ma sull’immaginario podio delle emissioni tagliate troviamo anche due città italiane incluse nel campione sotto osservazione, ovvero Pesaro (−71%) e Firenze (−66%). Nella lista figurano poi grandi metropoli quali Berlino (-63%) e Londra (-58%), a loro volta seguite dall’elvetica Basilea (-53%).

effetti lockdown in Europa sulle emissioni co2
Lockdown in Europa: gli effetti delle emissioni di gas serra

Fasi precedenti e successive

Nella ricerca, intitolata “Direct observations of CO2 emission reductions due to COVID-19 lockdown across European urban districts“, non mancano dei riscontri particolari legati alle fasi precedenti e successive al lockdown. In alcune città (Vienna, Heraklion, Amsterdam e Londra), le emissioni hanno iniziato a diminuire 5-7 giorni prima dell’inizio dei blocchi ufficiali, come reazione alle restrizioni iniziali imposte alla mobilità, nonché alle raccomandazioni di rimanere a casa.

Molto più lungo invece, il processo di uscita dal lockdown, con la maggior parte delle città che ha registrato una riduzione graduale delle misure di blocco più rigorose. Sta di fatto che nel periodo post lockdown i flussi giornalieri di CO2 sono tornati a livelli simili agli anni precedenti nella maggior parte dei distretti cittadini (Berlino, Heraklion, Firenze, Basilea, Innsbruck, Vienna, Helsinki).

Amsterdam e Londra

Come anticipato, però, non sono mancate delle significative eccezioni. Infatti, ad Amsterdam e Londra le emissioni sono rimaste più basse anche dopo la fine delle restrizioni. In particolare, nella metropoli olandese si è registrata una riduzione del 40% durante il lockdown, con un sorprendente 30% di riduzione delle emissioni rispetto al periodo pre-COVID che è rimasto anche nei quattro mesi successivi alla fine delle restrizioni.

Per quanto riguarda i fattori interni al lockdown che hanno determinato il calo delle emissioni (riscontrato soprattutto nelle ore diurne), la ricerca indica la drastica diminuzione del traffico veicolare. Un calo che è stato capace di “contrastare” abbondantemente il contemporaneo aumento delle emissioni provenienti dalle abitazioni, dove le persone erano costrette a permanere forzatamente utilizzando, ad esempio, in misura maggiore il riscaldamento.

Comportamenti umani decisivi

“Lo studio – ha commentato Giacomo Nicolini del CMCC (Centro Euro-Mediterraneo dei Cambiamenti Climatici), il primo autore dell’articolo – mostra che il cambiamento di alcuni comportamenti umani può avere un effetto diretto, immediato e significativo sulla riduzione delle emissioni di CO2 da ambiente urbano”. Da qui la necessità di “cambiamenti sistemici negli ecosistemi urbani e nelle abitudini di vita delle persone al fine di ottenere un’efficace e duratura mitigazione dei cambiamenti climatici”.

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Marco Ventimiglia

Giornalista professionista ed esperto di tecnologia. Da molti anni redattore economico e finanziario de l'Unità, ha curato il Canale Tecnologia sul sito de l'Unità
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