50 GW di capacità produttiva rinnovabile, il 67% del totale della propria offerta: così ENEL Italia affronta oggi la sfida della trasformazione energetica. Una sfida che, in termini di rinnovabili, è cominciata ormai nel 2010 e non ha mai smesso di svilupparsi.
Un dettaglio fondamentale di questo percorso è l’approccio verso la generazione distribuita, preludio alle vere e proprie comunità energetiche.
Incrementare la produzione di elettricità significa anche favorire l’elettrificazione dei consumi, svincolandoci dall’importazione di gas e petrolio dall’estero e riducendo così la pressione sull’intera nazione.
“Se accelerassimo lo sviluppo della produzione da fonti rinnovabili, ad esempio dal 40% al 70% entro il 2030, ridurremmo nettamente la nostra dipendenza dal gas, potremmo contare su 350 miliardi di euro in ricadute nell’indotto e creeremmo 500.000 nuovi posti di lavoro. – conferma Sonia Sandei, responsabile elettrificazione ENEL Italia – La produzione diffusa di elettricità e la sua gestione, attività tipica delle comunità energetiche, comporta infatti benefici economici, sociali e occupazionali. Le CER favoriscono l’elettrificazione dei consumi, in particolare da fonti rinnovabili: due dei pilastri che sostengono la transizione ecologica”.
ENEL Italia è impegnata da circa due anni nell’ambito del terzo settore attraverso una partnership con Fratello Sole, società consortile non a scopo di lucro che si occupa di sostenibilità aperta esclusivamente agli Enti del Terzo Settore italiano. Obiettivo: sviluppare le comunità energetiche per un approccio volto anche al supporto sociale.
“Se procediamo tutti insieme nella stessa direzione possiamo raggiungere più in fretta l’obiettivo finale. – prosegue Sonia Sandei – Farlo insieme al terzo settore significa anche prendersi cura di chi è vittima della povertà energetica. Se pensiamo che in Italia ci sono circa 4 milioni di famiglie che faticano a gestire i consumi energetici e le relative bollette, è evidente come un approccio di condivisione dei benefici derivanti dalle comunità energetiche sia la strada giusta da intraprendere”.
A tal proposito, è di pochi giorni fa la notizia della nascita della comunità energetica di Calderara di Reno, in provincia di Bologna: supportata da ENEL X, può contare su 75 kW di potenza installata su tetti di edifici scolastici. Scuole che si rivelano fondamentali non solo per accogliere i pannelli fotovoltaici, ma anche e soprattutto per la loro funzione educativa e formativa.
“Le comunità energetiche sono fondamentali per sviluppare la filiera industriale italiana. – conclude Sandei – Non solo per produrre componenti e attrezzature come le pompe di calore, ma anche per preparare i giovani verso i cosiddetti Green New Jobs, utili per sostenere la transizione energetica”.