Digitando la parola Superbonus nella stringa di ricerca del nostro sito si ricevono al momento 288 risultati che rimandano ad altrettanti articoli. Sono tantissimi, ma avrebbero potuto essere molti di più se vi avessimo dato conto anche del dibattito politico, purtroppo quasi sempre inconcludente, riguardo le vicende di questa tormentata ma fondamentale agevolazione fiscale. Scorrendo la lista si nota comunque un certo “diradarsi” delle notizie in questa prima parte del 2023. Ma non per questo il Superbonus va ritenuto una storia chiusa, anzi l’Agenzia delle Entrate ci permette ora di scrivere il capitolo numero 289…
In particolare, con la circolare n. 13/E dell’Agenzia sono stati da poco resi pubblici alcuni importanti chiarimenti relativi alle ultime modifiche normative – contenute nel Decreto “Aiuti-quater”, nella legge di Bilancio 2023 e nel Decreto “Cessioni” – che hanno interessato l’agevolazione fiscale varata, lo ricordiamo, nel maggio del 2020.
Tra le principali novità che sono state ribadite e spiegate nella circolare, figura la proroga dal 31 marzo al 30 settembre 2023 del termine entro il quale fruire del Superbonus per gli interventi realizzati sulle unità unifamiliari, a condizione che alla data del 30 settembre 2022 siano stati effettuati lavori per almeno il 30% dell’intervento complessivo (proroga prevista nel Dl n. 11/2023 noto appunto come Decreto “Cessioni”). Ed è importante notare come nel computo complessivo dell’intervento possono essere anche compresi i lavori non rientranti nel Superbonus.
L’Agenzia delle Entrate ricorda peraltro come per le spese sostenute dopo i termini indicati non tutto sia perduto, nel senso che “indipendentemente dalla data di effettuazione degli interventi, è possibile avvalersi dell’Ecobonus per gli interventi di efficienza energetica, del Sismabonus per gli interventi antisismici o del Bonus casa per i lavori di recupero del patrimonio edilizio”.
Un altro elemento importante è quello legato alla durata del recupero fiscale delle spese sostenute. Nella circolare si ricorda che, sempre in base a quanto previsto dal Dl n. 11/2023, i contribuenti possono ripartire in dieci anni anziché in quattro le detrazioni derivanti dalle spese sostenute nel 2022 per interventi edilizi rientranti nel Superbonus. Si tratta di nuova possibilità ovviamente mirata ad agevolare la fruizione della detrazione da parte dei contribuenti, riducendo il rischio del mancato recupero economico a causa di un’insufficiente capienza fiscale. La sua decorrenza è immediata, ovvero a partire dal periodo di imposta 2023.
Per quanto riguarda il fotovoltaico e i sistemi di accumulo, la circolare dell’Agenzia delle Entrate prende spunto da quanto a suo tempo scritto nella legge di Bilancio 2023 per fornire alcuni chiarimenti. In particolare si fa riferimento alla possibilità di fruizione del Superbonus al 110% per l’installazione di impianti fotovoltaici che viene estesa anche alle Onlus, alle Organizzazioni di volontariato (Odv), nonché alle Associazioni di promozione sociale (Aps).
È quindi possibile l’installazione di impianti solari fotovoltaici “in aree o strutture non pertinenziali, che possono essere di proprietà di terzi, diverse dagli immobili dove vengono realizzati gli interventi trainanti rientranti nel Superbonus, a condizione che questi ultimi siano situati all’interno di centri storici soggetti ai vincoli”. Inoltre, l’Agenzia chiarisce che questa agevolazione vale anche per l’installazione, contestuale o successiva, di sistemi di accumulo integrati negli impianti agevolati.
