Per tutto il 2020 sarà possibile usufruire delle detrazioni fiscali per interventi in casa per lavori di ristrutturazione, riqualificazione energetica e sistemazione di terrazzi e giardini. Inoltre è stato introdotta la nuova agevolazione, il Bonus facciate per la ristrutturazione delle facciate esterne degli edifici pari al 90 % delle spese sostenute.
La legge di bilancio 2020 – approvata in via definitiva – conferma per 12 mesi (fino al 31 dicembre 2020) i bonus fiscali.
Facciamo il punto sui Bonus Casa 2020
E’ possibile usufruire – per tutto il 2020 – del bonus ristrutturazione che consente la detrazione fiscale del 50% per lavori di ristrutturazione fino a limite massimo di spesa 96mila euro per appartamento.
Le detrazioni fiscali riguardano anche le spese di progettazione, prestazioni professionali, acquisto materiali.
Come per gli anni precedenti, l’agevolazione viene ripartita in dieci anni.
Per usufruire della detrazione è necessario pagare con un bonifico bancario o postale parlante dove viene indicato: la causale del versamento, con riferimento alla norma (articolo 16-bis del Dpr 917/1986), il codice fiscale del beneficiario della detrazione, il codice fiscale o numero di partita Iva del beneficiario del pagamento.
Chi ristruttura il proprio immobile può usufruire del bonus mobili per tutto il 2020 che prevede lo sconto fiscale del 50% per l’acquisto di mobili nuovi e grandi elettrodomestici (lavatrici, asciugatrici, frigoriferi…) fino a un limite di 10mila euro.
Per avere la detrazione è necessario effettuare i pagamenti con bonifico o carta di debito o credito. Anche in questo caso l’agevolazione è divisa in 10 rate uguali.
Da 21 novembre 2018, per gli interventi edilizi e tecnologici che beneficiano del bonus ristrutturazioni 50% e comportano anche risparmio energetico o utilizzo delle fonti rinnovabili, è obbligatorio trasmettere i dati dell’intervento all’Enea – attraverso il portale dedicato alle ristrutturazioni – entro il termine di 90 giorni a partire dalla data di ultimazione dei lavori o del collaudo.
L’obbligo riguarda anche gli elettrodomestici: è necessario inviare i dati relativi alla classe energetica e alla potenza elettrica assorbita da forni, frigoriferi, lavastoviglie, piani cottura elettrici, lavasciuga e lavatrici.
Con l’Ecobonus è possibile detrarre i costi sostenuti per gli interventi di efficientamento energetico in casa: come per lo scorso anno alcuni interventi sono al 65 % mentre altri al 50%.
E’ necessario pagare con un bonifico bancario o postale parlante con la causale del versamento e l’indicazione della norma, il codice fiscale del beneficiario della detrazione, il codice fiscale o numero di partita Iva del beneficiario del pagamento.
Per le parti comuni di edifici condominiali, i lavori che interessano almeno il 25% dell’involucro otterranno la detrazione del 70%, che raggiunge il 75% se con l’intervento di miglioramento della prestazione energetica invernale ed estiva si consegue almeno la qualità media di cui al DM 26 giugno 2015. In questo caso, le agevolazioni scadono infatti il 31 dicembre 2021.
Lo sconto immediato in fattura resta solo per le ristrutturazioni di primo livello, di importo superiore a 200mila euro, realizzate sulle parti comuni dei condomìni.
In base al DM 26 giugno 2015 sul calcolo delle prestazioni energetiche e i requisiti minimi degli edifici, sono interventi che – oltre a interessare l’involucro con un’incidenza superiore al 50% della superficie complessiva dell’edificio – comprendono la ristrutturazione dell’impianto termico per la climatizzazione invernale e/o estiva dell’intero edificio.
E’ stato eliminato, infatti, l’articolo 10 del Decreto Crescita, quello che aveva introdotto lo sconto in fattura per il lavori di riqualificazione energetica.
Ancora un anno per usufruire del bonus verde relativo a lavori di manutenzione del verde, inclusa la realizzazione di impianti di irrigazione e pozzi – per una spesa massima di 5 mila euro. Lo sconto è pari al 36% e a detrazione è suddivisa in dieci quote annuali di pari importo.
Novità tra le agevolazioni fiscali relative al bonus casa 2020, sicuramente il bonus facciate, ossia la possibilità di detrarre il 90% delle spese sostenute per interventi sulle facciate degli immobili.
Il bonus è previsto solo per edifici esistenti e ubicati in zone urbane A (centri storici) e B (totalmente o parzialmente edificate), e sono escluse le zone a scarsa densità urbana. Sono esclusi alcuni lavori, come quelli relativi alla sistemazione delle grondaie, dei cavi esterni e degli infissi. Interventi per pulitura e tinteggiatura saranno interamente detraibili al 90%.
Se l’intervento riguarda il rifacimento dell’intonaco di almeno il 10% dell’involucro, sarà obbligatorio rispettare i requisiti di efficienza energetica previsti per realizzare un “cappotto termico” al palazzo.
La detrazione è suddivisa in dieci quote annuali di pari importo nell’anno di sostenimento delle spese e in quelli successivi.
Nessuna modifica per il sismabonus per le spese sostenute per gli interventi antisismici su edifici (adibiti ad abitazioni ed attività produttive) ubicati nelle zone 1 e 2 (zone sismiche ad alta pericolosità). Le agevolazioni previste scadranno il 31 dicembre 2021.
Ripartita in 5 quote annuali di pari importo con un limite massimo di spesa pari a 96mila euro per unità immobiliare per ciascun anno.
Le percentuali di detrazione sono:
Nei condomìni, il bonus può raggiungere;