Le utilities italiane stanno dando il proprio contributo per la transizione ecologica del Paese, con investimenti pari a 1,8 miliardi di euro ogni anno.
Oltre a ciò, considerando tutti i settori in cui operano, il valore aggiunto distribuito ai diversi stakeholder (dipendenti, azionisti, PA, finanziatori, comunità di riferimento) è di circa 12,7 miliardi, a cui bisogna aggiungere altri 33,7 miliardi di spesa per i fornitori, il 65% dei quali verso realtà locali. È quanto emerge dallo studio realizzato da Utilitalia dal titolo “Il ruolo delle utilities tra sicurezza energetica, sostenibilità e competitività”.
Gli investimenti delle utilities italiane sono relativi a cinque linee strategiche di sviluppo:
A proposito di rinnovabili, le utilities possono fare la propria parte affinché vengano raggiunti a livello nazionale gli obiettivi sulle rinnovabili, con particolare riferimento ai settori del fotovoltaico e dell’eolico e un’attenzione specifica al comparto dell’idroelettrico e al teleriscaldamento.
L’impegno per sviluppare le molecole green, invece, capitalizza la circolarità degli investimenti intersettoriali di queste società, per esempio nella produzione di biogas dai rifiuti. Occorre valorizzare gli asset già esistenti e ottimizzare le sinergie tra i comparti in senso circolare per la produzione di gas rinnovabili.
Le reti di distribuzione dell’energia costituiscono un elemento abilitante per il processo di transizione ecologica, di decarbonizzazione e di sostenibilità. Su questo tema le attività delle utilities riguardano soprattutto la sicurezza delle reti elettriche e la riconversione tecnologica delle reti gas.
La quarta linea di sviluppo è rappresentata dall’efficienza energetica, un ambito fondamentale per le utilities, che sono al contempo soggetti obbligati del meccanismo dei Titoli di Efficienza Energetica (TEE) e realtà economiche che formulano offerte commerciali destinate agli utenti finali.
Infine, l’economia circolare viene valorizzata dalle utilities, mediante il riuso delle materie prime critiche, la promozione dell’e-mobility e la produzione di biofuels.