L’88% delle aziende del settore dell’illuminazione sostiene che la sostenibilità contribuisca a generare profitto, ma chiede allo Stato più sgravi fiscali per supportare la transizione verde delle aziende.
Lo rivela l’indagine 2023 realizzata da ASSIL (l’Associazione Nazionale dei Produttori di Illuminazione, a cui sono federate 90 imprese del settore), che ha presentato i principali risultati in occasione dell’Assemblea Generale.
Secondo lo studio, quello dell’illuminazione è un comparto – che nel 2022 ha fatturato più di 2,8 miliardi di euro – sempre più attento al valore della sostenibilità, come volano economico e come elemento distintivo per posizionarsi sul mercato.
Dall’indagine emerge infatti che il 56% delle imprese associate ad ASSIL pubblica un report di sostenibilità, mentre il 51% ha ottenuto un rating di sostenibilità (22% unsolicited e 29% solicited).
Per le società essere aggiornati su questi temi costituisce in primo luogo un vantaggio competitivo (per il 51% degli interpellati), mentre secondo il 40% degli intervistati può rappresentare un’occasione di ulteriore sviluppo dell’azienda.
Solo il 4% degli interpellati, invece, considera la sostenibilità un’ulteriore voce di costo, mentre il 6% la ritiene un’etichetta utile per ottenere dei finanziamenti. Ma come si riconosce un prodotto sostenibile? Il 66% degli intervistati si affida alle certificazioni specifiche, mentre per il 30% di essi l’uso di materiali riciclati o la riciclabilità stessa del prodotto rappresenta un chiaro segnale di sostenibilità.
Dal momento che l’88% delle imprese del settore dell’illuminazione sostiene che la sostenibilità possa aiutare a generare profitto, almeno prendendo in esame un lungo periodo, occorre trovare soluzioni per implementarla.
Secondo le aziende, maggiori sgravi fiscali potrebbero supportare il percorso green delle società (52%), insieme ai sostegni all’innovazione (33%) e alla formazione (15%). Secondo Aldo Bigatti, Presidente di ASSIL, questi dati mostrano una volontà coesa del comparto di costruire un DNA aziendale sostenibile che non vuole lasciarsi sfuggire i vantaggi competitivi della rivoluzione green.