Da un lato il riconoscimento di premialità ai centri di raccolta comunali, dall’altro l’introduzione di nuovi prerequisiti necessari per l’accesso ai premi economici. Sono queste le principali novità introdotte dal nuovo Accordo di programma per la definizione delle condizioni generali di raccolta e gestione dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE), sottoscritto a fine settembre da ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani), Centro di Coordinamento RAEE (CdC RAEE), produttori di apparecchiature elettriche ed elettroniche (AEE) e associazioni delle aziende di raccolta dei rifiuti.
L’accordo – previsto dall’art. 15 del D. Lgs. 49/2014 e valido per il triennio 2022-2024 – regola:
Nel documento vengono definiti gli importi unitari dei premi di efficienza che vengono riconosciuti dai produttori di AEE attraverso i sistemi collettivi ai centri di raccolta comunali. Il tutto con l’obiettivo di rendere il sistema della raccolta dei rifiuti elettronici sempre più performante.
Ma in concreto cosa cambia con questo nuovo accordo? Innanzitutto viene introdotta un’importante revisione dei premi di efficienza a partire dall’ultimo trimestre del 2022 che, come spiega un nota del Centro di Coordinamento RAEE, consentirà ai Comuni più virtuosi ed efficienti di raddoppiare le premialità attuali nell’arco dei tre anni.
Nello specifico, corrispettivi economici messi a disposizione dai produttori di AEE tramite i sistemi collettivi alimenteranno un circolo virtuoso di efficientamento delle infrastrutture che avrà ricadute positive sull’intero sistema di gestione RAEE.
Ai contributi economici – che consistono in un corrispettivo per ogni tonnellata di RAEE correttamente gestita, definito in base ai cinque raggruppamenti della classificazione di questi rifiuti – si affiancherà un ulteriore riconoscimento economico pari a 20 euro a tonnellata. Quest’ultimo benefit seguirà i medesimi prerequisiti e meccanismi applicati ai premi di efficienza per i ritiri che raggiungono un peso minimo prefissato.
Un’altra novità riguarda poi l’introduzione di un premio per i ritiri sottosoglia, pari a 30 euro a tonnellata, per tutti quei Comuni che consentono l’accesso al proprio centro di raccolta a utenti di altri Comuni al di sotto dei 20.000 abitanti in veste di unico punto di conferimento dei RAEE.
A ciò si aggiunge poi la definizione di nuovi prerequisiti operativi per l’accesso a premi economici legati alla raccolta dei RAEE che si basano su due categorie distinte di beneficiari.
“Nella prima categoria – si legge in nota – ci sono i soggetti che si impegnano a rispettare le condizioni operative già previste nei precedenti accordi alle quali si aggiunge la disponibilità alla sottoscrizione della documentazione che disciplina l’accettazione presso i centri di raccolta dei cosiddetti RAEE “dual use” (rifiuti consistenti in apparecchiature elettriche ed elettroniche che si prestano sia all’utilizzo domestico sia a quello professionale). Nella seconda categoria, introdotta ex novo, rientrano invece i beneficiari che decidono di effettuare sul loro territorio attività di microraccolta, ovvero progetti di gestione territoriale di raccolta di RAEE al di fuori dei centri di raccolta”.
A tutte queste misure, pensate per migliorare la qualità del sistema di raccolta dei RAEE, si aggiungono
“Questi fondi – spiega in una nota CdC RAEE – sono costituiti annualmente dai produttori di AEE tramite i loro sistemi collettivi presso il Centro di Coordinamento RAEE e vengono erogati ogni anno mediante la pubblicazione di specifici bandi”.