Pubblica Amministrazione, investito quasi mezzo miliardo per riqualificare gli edifici

L’analisi ENEA sui 310 progetti finanziati nel periodo 2014-2022 per migliorare le prestazioni energetiche degli edifici appartenenti alla PA centrale sfruttando i fondi resi disponibili dal programma PREPAC
Pubblica Amministrazione, investito quasi mezzo miliardo per riqualificare gli edifici

Quando si parla di riqualificazione energetica degli immobili il nostro pensiero va per lo più al parco immobiliare residenziale nonché a quello commerciale e industriale. Insomma, l’ambito privato, che però non rappresenta l’intero contesto d’applicazione della transizione green legata al “mattone”. Va infatti considerato anche l’ampio settore delle costruzioni pubbliche.

Proprio a questo comparto è dedicato un recente report dal titolo “Il programma per la Riqualificazione Energetica degli edifici della Pubblica Amministrazione Centrale”. Al suo interno è contenuta l’analisi dei 310 progetti finanziati nel periodo 2014-2022 per riqualificare oltre 2,5 milioni di metri quadrati (circa il 16% del totale), tra cui anche Palazzo Chigi sede del governo.

Quota annua degli interventi in riqualificazione

Concentrando l’attenzione sulla transizione energetica, nel report si evidenzia come per migliorare le prestazioni degli immobili della Pubblica Amministrazione Centrale (PAC) in nove anni sono stati investiti 430 milioni di euro grazie al Programma di Riqualificazione degli Edifici della Pubblica Amministrazione Centrale (PREPAC), che finanzia progetti con l’obiettivo di efficientare ogni anno almeno il 3% dei complessivi 16 milioni di metri quadrati di superficie su cui è necessario intervenire.

Per quanto riguarda la metodologia della ricerca, viene spiegata da due degli autori, Laura Ronchetti e Paolo Signoretti, ricercatori del Laboratorio ENEA Efficienza energetica negli edifici e sviluppo urbano: “Abbiamo condotto insieme al GSE un’attività istruttoria su 641 progetti presentati al 2022, di cui ne sono stati finanziati poco più del 48%, permettendo quindi di riqualificare in media circa il 2% l’anno di superficie pubblica climatizzata”.

Ripartizione degli investimenti per riqualificare

Nel dettaglio, lo studio evidenzia che i finanziamenti più elevati riguardano progetti di riqualificazione edilizia presentati dal Ministero della Difesa – che ha anche il primato dei fondi complessivi assegnati (56% per un totale di 240 milioni di euro) -, con a seguire i ministeri dell’Interno (19%), dell’Economia (9%) e della Giustizia (6%).

I progetti per riqualificare gli edifici della Pubblica Amministrazione

Inoltre, il rapporto contiene un focus su 169 progetti valutati soltanto da ENEA, pari al 55% delle 310 proposte finanziate complessivamente: ai primi tre posti, in relazione alla destinazione d’uso, risultano caserme (470 mila metri quadrati di superficie riqualificata), uffici (380 mila) e penitenziari (261 mila metri quadrati, ovvero l’8% della superficie nazionale totale delle case di pena).

Due tipologie d’intervento

Premesso che con i fondi PREPAC oltre alla “semplice” riqualificazione energetica si possono effettuare anche le più impegnative e omnicomprensive “ristrutturazioni importanti” degli edifici, il rapporto ENEA indica la diffusione percentuale delle due tipologie di intervento. Quello più frequente riguarda appunto la riqualificazione energetica (63% dei casi e 75% della superficie totale).

Tipologie di intervento per la Riqualificazione energetica

Quanto alle ristrutturazioni importanti degli edifici della Pubblica Amministrazione Centrale, sebbene risultino meno frequenti (37% dei casi), si caratterizzano però per le loro maggiori ricadute in termini di emissioni di anidride carbonica evitate (il 53% del totale) nonché per l’energia che viene risparmiata (il 50%).

Suddivisione territoriale

Guardando invece alla ripartizione territoriale, circa la metà dei progetti di riqualificazione riguarda gli edifici della PAC che sono dislocati in quattro regioni, Campania, Emilia-Romagna, Lazio e Puglia. A prevalere, inoltre, sono gli interventi su immobili collocati nelle zone climatiche D (37%), E (33%) e C (24%).

Ed ancora, i lavori più frequenti sugli immobili della PAC riguardano l’isolamento dell’involucro opaco, la sostituzione dei serramenti e l’efficientamento dell’impianto di illuminazione. L’analisi delle proposte finanziate a partire dal 2017 evidenzia anche che i risparmi totali attesi di energia primaria sono pari a 1,8 TWh mentre le emissioni totali di CO2 evitate ammontano a circa 295mila tonnellate.

Andamento altalenante degli interventi

“Nel corso dei circa dieci anni del programma – sottolineano Laura Ronchetti e Paolo Signoretti -, il numero di proposte pervenute ha subito una variazione altalenante e i risultati raggiunti non sono ancora pienamente in linea con gli obiettivi del PREPAC che prevedono di riqualificare almeno il 3% all’anno della superficie climatizzata della Pubblica Amministrazione Centrale”.

Tra i principali fattori che hanno influenzato il mancato raggiungimento del target vengono indicati “il forte calo degli interventi in coincidenza del biennio pandemico, il basso livello di ammissibilità delle proposte presentate nel periodo antecedente alla pubblicazione delle Linee guida tecniche, ma anche il ricorso da parte delle Amministrazioni ad altri incentivi per la riqualificazione”.

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Leonardo Barbini

Copywriter ed editorialista di Elettricomagazine.it, appassionato di tecnologia. Da anni segue le tematiche della mobilità elettrica, della transizione energetica e della sostenibilità
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