Promuovere la transizione energetica, anche nella distribuzione del gas, è l’obiettivo del nuovo accordo tra Enea e Centria (utility di Gruppo Estra). Al centro, la sperimentazione di nuovi standard di miscelazione tra gas naturale e idrogeno per la rete del gas naturale. Il protocollo di prevede, in particolare, che Enea utilizzi l’infrastruttura Campo Prove di Centria ad Arezzo e lo specifico know-how per lo svolgimento delle attività sperimentali con le miscele.
“Enea è da sempre impegnata nel settore energetico, nell’ottica di fornire il proprio contributo al raggiungimento dei target di decarbonizzazione e di riduzione delle emissioni inquinanti – spiega Giorgio Graditi, direttore generale di Enea -. Insieme a Centria vogliamo sviluppare e sperimentare nuove soluzioni per favorire la penetrazione del vettore idrogeno nei diversi settori applicativi, anche attraverso la sua miscelazione con il gas naturale”.
Per le sue peculiarità tecniche, il Campo Prove di Centria viene già regolarmente utilizzato da enti di certificazione accreditati come Icim. Inoltre, è validato da Accredia per lo svolgimento degli esami per le certificazioni delle competenze professionali. A spingerne la selezione da parte di Enea, le sue caratteristiche in termini di replicabilità delle diverse tipologie di reti e apparati. Nonché l’applicabilità di stringenti protocolli di sicurezza, importanti per garantire altrettanto elevati standard di affidabilità.
In concreto, la porzione di rete oggetto dell’attività sperimentale sarà progressivamente interessata dal mix tra gas naturale e idrogeno. Nella prima fase con percentuali crescenti di idrogeno del 2%, 5% e 10%, per poi aumentare nella seconda parte della ricerca. Grazie ai test, sarà infatti possibile caratterizzare la miscela e verificare capacità e affidabilità della rete di distribuzione.
“L’Università di Firenze è coinvolta in progetti di ricerca avanzata sull’idrogeno, con particolare focus sulla simulazione dell’iniezione di idrogeno nelle reti di distribuzione del gas naturale – sottolinea Carlo Carcasci, professore e responsabile del gruppo di ricerca -. Questa expertise, sviluppata in sinergia con Estra e Centria, rappresenta la base del nostro contributo al progetto. Supporteremo così l’innovazione nel settore energetico”. Una spinta importante al processo di transizione ecologica, nel segno della sostenibilità e della tutela dell’ambiente.