Come la green transition cambierà le imprese italiane

La green transition porterà benefici economici e strategici al mondo aziendale: lo dicono i dati dell’ultimo studio di Euler Hermes e Format Research
Green transition e criteri ESG: l'impatto sulle aziende italiane

La green transition, nell’accezione il più ampia possibile di sostenibilità, è protagonista delle principali politiche ambientali, economiche e industriali europee. Una transizione verde dettata dal programma Next Generation Eu che invita le imprese a fare propri i parametri ESG (Environmental, Social and Corporate Governance), avviando importanti progetti di efficienza produttiva e decarbonizzazione.

L’occasione di generare nuovi modelli di crescita ha spinto Euler Hermes (Gruppo Allianz) a indagare, in collaborazione con Format Research, le caratteristiche e le aspettative delle aziende italiane che intendono vincere la sfida green orientando il proprio business al futuro.

Le 4 risorse della green transition aziendale

Lo studio ha preso in considerazione l’attitudine agli investimenti green di un campione di imprese extra-agricole e non finanziarie, con fatturato di almeno 2,5 milioni di euro. La maggior parte di esse ha confermato l’intenzione di seguire 4 principali modelli di sviluppo:

  • adottare un cambiamento che impatti positivamente sull’attività;
  • mettersi al riparo dagli effetti nefasti dei cambiamenti climatici;
  • investire nella sostenibilità per cambiare i modelli produttivi;
  • riformare i propri modelli di business.

Cambiare per migliorare

Per il 50% delle imprese intervistate, la green transition avrà un impatto favorevole sull’attività aziendale. Questo spiega la decisione di tantissime aziende di aderire ai principi ESG, sviluppando i modelli di business sostenibili. Nello specifico, le aziende di dimensioni maggiori (il 71,9% del totale) dichiarano di aver compreso l’importanza di modificare il rapporto con l’ambiente e con le persone. Vanno in questa direzione soprattutto le realtà manifatturiere del Nord Italia e le “big” della ricezione turistica. Ma il dato più interessante riguarda le aziende non convinte. Solo un piccolo 4% considera lo sviluppo sostenibile un freno alla crescita.

Il cambiamento climatico fa paura

Nubifragi, frane, terremoti, inondazioni: i fenomeni estremi sono diventati comuni in tanti territori italiani e danneggiano pesantemente anche il mondo imprenditoriale. Il 32,8% del campione teme infatti di essere colpito da eventi climatici intensi, ma anche dal degrado ambientale o da qualunque genere di calamità naturale. Proprio le imprese di dimensioni minori (sotto i 10 milioni di fatturato) sono le più esposte ai cambiamenti climatici. A maggior ragione, da qui devono partire anche le politiche governative di contrasto a questa pericolosa tendenza.

Investire nella green transition porta competitività

Dallo studio emerge anche che molte aziende sono pronte a salire – o sono già salite – sul treno della sostenibilità. Il 37,8% delle imprese intervistate ha infatti già avviato investimenti in tal senso, il 27,8% aveva iniziato prima del 2020, il 10% si è accodato nel biennio 2020-2021 e il 7,7% lo farà entro il 2023. I settori più performanti sono manifatturiero, turismo e servizi alle imprese. Perché lo fanno? Il 69,3% investe in green transition per adeguarsi alle normative italiane e internazionali, ma anche per migliorare l’efficienza operativa, ridurre i costi e aumentare il fatturato. Un’impresa su tre è convinta che investire nella sostenibilità sia un vero e proprio acceleratore del business. Oltre che un valido lasciapassare per i finanziamenti degli istituti di credito.

I vantaggi del produrre sostenibile

Credere nella green economy permette anche di riformare i propri modelli di business. L’82% delle imprese italiane è infatti convinto che questo sforzo comporti il passaggio a processi produttivi a bassi consumi e nuovi sistemi di economia circolare. Investire nella sostenibilità significa quindi modificare il modello organizzativo interno e il modo di approcciarsi al mercato. Il tema privato si intreccia con quello delle politiche incentivanti. Tanto l’Unione Europea quanto il Governo italiano spingono affinché le aziende accelerino i processi di sviluppo green, un percorso necessario per incoraggiare le imprese al cambiamento.

Il valore dei parametri ESG

Come leggere i risultati della ricerca sulla green transition delle aziende? Una cosa è evidente: il nuovo modello di crescita si basa sulle politiche e sugli investimenti per la sostenibilità. Secondo, le scelte green hanno un impatto positivo sul business; terzo, l’adozione dei parametri ESG è un’occasione per modificare la propria offerta. Tradotto, le imprese che adottano i parametri ESG si rivelano realmente in grado di competere sul mercato. Un volano di sviluppo che porta le aziende sostenibili a chiedere ai propri fornitori di fare lo stesso stesso, generando effetti circolari a cascata sull’intera filiera.

Sfruttare lo stop della pandemia per scrivere nuove regole condivise e centrate proprio sulla sostenibilità intesa come tutela dell’ambiente e dei lavoratori, attenzione verso i giovani e riconoscimento professionale delle donne.

Vuoi rimanere aggiornato sui contenuti di ElettricoMagazine?
Iscriviti alla nostra newsletter!

Mailchimp subscribe

Maria Cecilia Chiappani

Copywriter e redattore per riviste tecniche e portali dedicati a efficienza energetica, elettronica, domotica, illuminazione, integrazione AV, climatizzazione. Specializzata nella comunicazione e nella promozione di eventi legati all'innovazione tecnologica.
menu linkedin facebook pinterest youtube rss twitter instagram facebook-blank rss-blank linkedin-blank pinterest youtube twitter instagram