L’Internet of Things in Italia e all’estero: mercato e applicazioni

Nonostante l’impatto della pandemia da Covid-19, nel 2020 il mercato italiano dell’Internet of Things ha complessivamente retto, riscontrando tuttavia una lieve flessione rispetto agli anni precedenti
Internet of Things

Il 2020, anno che passerà alla storia come uno tra i più complessi per l’economia mondiale, ha avuto il suo impatto anche nell’ambito dell’Internet of Things (IoT). In questi dodici mesi, il mercato dello IoT in Italia ha subito un rallentamento e si è assestato sui 6 miliardi di euro, per un totale di 93 milioni di connessioni attive. Di questi dati si è discusso nel recente convegno online L’Internet of Things alla prova dei fatti: il valore c’è, e si vede!. L’evento è stato l’occasione per presentare la nuova ricerca sullo IoT realizzata dall’Osservatorio Internet of Things della School of Management del Politecnico di Milano.

Addentriamoci nel merito dei dati più interessanti sul mercato IoT e sulle sue applicazioni che sono emersi dall’analisi degli esperti.

Mercato IoT nel 2020

Nel 2020 la pandemia non ha permesso di confermare il trend di crescita che si era osservato negli scorsi anni (+24% nel 2019, +35% nel 2018), anche se il mercato ha complessivamente tenuto, facendo registrare solo una lieve flessione (-3%) rispetto ai dodici mesi precedenti.

Il numero è il risultato di dinamiche tra loro molto diverse oltre che di distinti ambiti di applicazioni.

Si tratta comunque di un buon risultato, se si considera il contesto in cui le imprese hanno dovuto operare. Un risultato che tra l’altro è allineato a quello di altri paesi occidentali, dove il mercato IoT si è assestato tra il -5% e il +8%.

Mercato IoT 2020

IoT: i numeri del mercato nel 2020 – Osservatorio Internet of Things della School of Management del Politecnico di Milano

La crescita esponenziale dei servizi

Un dato significativo che è stato possibile riscontrare nel corso del 2020 è quello relativo alla crescita della componente servizi. Ma si va oltre. È possibile affermare che il mercato IoT nell’ultimo anno ha tenuto soprattutto grazie allo sviluppo dei servizi.

Sono sempre di più le aziende in grado di raccogliere grandi quantità di dati dagli oggetti connessi, attraverso ai quali integrare la propria offerta con nuovi servizi di valore. Da un simile approccio sta derivando un impatto diretto sui numeri del mercato. Nel 2020 i servizi hanno raggiunto quota 2,4 miliardi di euro, in crescita del +4% rispetto all’anno precedente. Il dato si è quindi dimostrato in controtendenza rispetto alla lieve decrescita del mercato nel suo complesso.

Cause della flessione del mercato IoT

Ma quali sono le cause della flessione generale riscontrata nel mercato dell’Internet of Things? Accanto agli inevitabili effetti della pandemia da Covid-19, il mercato IoT ha subito anche l’influenza degli obblighi normativi che riguardano Smart Metering gas ed elettrico.

Diffusione degli oggetti connessi

Oltre ai numeri del mercato, l’attenzione va riposta nella prospettiva della diffusione degli oggetti connessi. A fine 2020, nel nostro paese abbiamo raggiunto i 93 milioni di connessioni IoT attive. Tra queste, si sono contate 34 milioni di connessioni tramite tecnologie cellulari, mentre la restante parte attraverso altre tecnologie.

Una novità che si è riscontrata è stata la crescita di tutte le soluzioni basate su reti LPWA (Low Power Wide Area). Questo sviluppo è dipeso principalmente dagli impatti dell’entrata in vigore, a settembre 2020, del Decreto Legge Semplificazioni che ha dato il via libera all’uso delle frequenze per gli operatori LPWA in modo permanente, rimuovendo la scadenza di sei mesi prevista dalla normativa precedente.

connessioni IoT attive al 2020

Connessioni IoT attive – Osservatorio Internet of Things della School of Management del Politecnico di Milano

Internet of Things 2020: evoluzione degli ambiti applicativi

Settore Utilities

Nonostante la decrescita complessiva riscontrata, le applicazioni in ambito utility hanno continuato a essere il principale segmento del mercato IoT nel 2020, con una quota pari al 25%, per un totale di quasi 1,5 miliardi di euro. Si tratta di un risultato strettamente interdipendente dal settore del gas e dell’elettrico. Nell’ultimo anno sono stati installati altri 2,7 milioni di contatori gas connessi presso utenze domestiche, portando la diffusione al 69% del parco complessivo, e ben 4,8 milioni di Smart Meter elettrici di seconda generazione, raggiungendo il 50% del totale dei contatori elettrici.

Nel contempo anche il fronte idrico ha proseguito la sua crescita, grazie all’apertura di bandi dedicati alla telelettura e all’allungamento del periodo disponibile per la sostituzione dell’attuale parco dei contatori.

Alle motivazioni da cui è derivata la spinta propulsiva conosciuta dalle applicazioni in ambito utility vanno inoltre aggiunti i benefici concreti ottenibili attraverso di esse.

Smart Car

Accanto allo Smart Metering, l’altro grande ambito applicativo che si è mantenuto stabile nel 2020 è quello relativo all’auto connessa. La Smart Car si è confermata al secondo posto in termini di fatturato in Italia con poco meno di 1,2 miliardi di euro (20%) e con un lieve tasso di decrescita (-2%), in linea con l’andamento del mercato IoT nel suo complesso.

In termini di diffusione, si sono rilevati 17,3 milioni i veicoli connessi a fine 2020, quasi il 45% del parco circolante nel nostro paese. A prevalere in termini di tipologia di soluzioni sono stati i box GPS/GPRS per la localizzazione e per la registrazione dei parametri di guida con finalità assicurative (55%, -11% rispetto al 2019), ma la crescita è stata soprattutto trainata dalle auto nativamente connesse tramite SIM (18%, +48%) o con sistemi bluetooth a bordo veicolo (27%, +15%).

Quello dell’auto connessa è un trend osservato di anno in anno e che si sta progressivamente consolidando, dando spazio a numerose opportunità.

Altri ambiti applicativi

Il mercato della Smart Home* ha raggiunto nel 2020 la quota di 505 milioni di euro, reggendo anch’esso al peso della pandemia e riscontrando solo un lieve flessione pari del -5% rispetto ai dodici mesi precedenti.

Anche il mercato dello Smart Building ha tenuto bene (685 milioni di euro, +2%), grazie alle soluzioni legate alla sicurezza, alla videosorveglianza e alla gestione energetica degli edifici.

La Smart Logistics ha invece toccato quota 610 milioni di euro (+4%), con ormai oltre 1,9 milioni di mezzi di trasporto merci connessi tramite SIM.

Malgrado abbiano fatto registrare valori di mercato ancora modesti, gli ambiti in cui nello scorso anno si sono riscontrati tassi di crescita più rilevanti sono stati la Smart Agriculture (140 milioni di euro, +17%), la Smart Factory (385 milioni di euro, +10%) e la Smart City (560 milioni di euro, +8%).

Per quanto riguarda l’agricoltura, le soluzioni che hanno trainato maggiormente l’incremento sono stati le attrezzature e i macchinari nativamente connessi, seguiti a stretto giro dalle soluzioni per il monitoraggio del campo. Parallelamente, hanno iniziato a farsi strada i robot per le attività in campo, con le prime sperimentazioni avviate in Italia nel corso del 2020.

È proseguita anche la crescita a ritmi sostenuti del mercato delle soluzioni Smart per la fabbrica, in primis delle tecnologie per l’ottimizzazione della produzione e per l’Energy Management, in piena ottica di Industria 4.0.

Infine, anche il mercato della Smart City ha evidenziato concreti segnali di risveglio. È cresciuto il numero di progetti avviati dai Comuni italiani (+17% rispetto a quanto rilevato nei dodici mesi precedenti) e si sono potuti osservare i primi esempi di successo di partnership tra Pubblico e Privato, con nuove iniziative messe in campo da Pubbliche Amministrazioni e aziende.

* Per un approfondimento sul mercato della Smart Home nel 2020, potete leggere l’articolo L’evoluzione del mercato Smart Home ai tempi del Covid 

Vuoi rimanere aggiornato sui contenuti di ElettricoMagazine?
Iscriviti alla nostra newsletter!

Mailchimp subscribe

Evelyn Baleani

Giornalista e Web Editor freelance. Si occupa di contenuti per i media dal 2000. Dopo aver lavorato per alcuni anni in redazioni di società di produzione televisiva e Web Agency, ha deciso di spiccare il volo con un’attività tutta sua. Le sue più grandi passioni sono l'ambiente, il Web, la scrittura e la Spagna
menu linkedin facebook pinterest youtube rss twitter instagram facebook-blank rss-blank linkedin-blank pinterest youtube twitter instagram