La sfida progettuale, stavolta, è rivolta a se stessi: come organizzare la ristrutturazione del proprio ufficio – non uno qualunque, ma lo studio Zaha Hadid Architects di Londra – integrando efficienza e corretta illuminazione?
Dopo la pandemia, infatti, anche il lavoro degli architetti ha cambiato prospettiva. I direttori dello studio ZHA hanno visto nella flessibilità una preziosa occasione per riprogettare gli uffici e il loro vissuto quotidiano. Al centro, l’idea di favorire diversi stili di lavoro, migliorando l’interazione e aumentando il comfort dei collaboratori. “Dovevamo dar loro una ragione per cui valesse la pena venire fisicamente – spiega il direttore Chris Lepine -. Abbiamo capito che gli spazi per le riunioni e dedicati al lavoro collaborativo erano la chiave”. L’impianto di illuminazione su misura realizzato da Erco supporta questo percorso, rendendo gli spazi dello storico studio Zaha Hadid Architects adatti a impieghi nuovi e variegati.
Fino a poco tempo fa, il team dello studio ZHA era diviso tra il numero 101 di Goswell Road e gli uffici di una ex scuola vicino a Bowling Green Lane. Grazie a spazi più ampi e maggiore visibilità dalla strada, l’edificio di Goswell Road si confermava l’opzione più adatta per riunire la sede, pur presentando sfide importanti. Primo, i soffitti molto bassi, nonché la scalinata e il nucleo dell’ascensore vicini alla parete di fondo, toglievano luce naturale e profondità agli interni.
Ecco perché intervenire con soluzioni illuminotecniche basato sul concetto di Human Centric Lighting. Come? Mai più un’unica soluzione per tutte le situazioni. I wallwasher Opton migliorano la percezione complessiva di luminosità, mentre i downlight Jilly per binari elettrificati “alzano” virtualmente i soffitti. L’illuminazione arriva con discrezione solo dove serve, con apparecchi di quasi completamente nascosti.
“In passato c’era un approccio unico per tutte le esigenze degli uffici, ma ora è una cosa del tutto superata – spiega Ulrich Blum, co-direttore di ZHAI -. Gli spazi di lavoro devono essere flessibili, anche con un breve preavviso, per adattarsi alle diverse modalità di collaborazione dei team”. Questo comporta un design con meno scrivanie e maggior varietà negli spazi di incontro. Quanto agli spazi di transito, ubicati verso il centro dell’edificio, gli apparecchi Opton per binario elettrificato e Starpoint incassati nel soffitto nella versione 3000k emettono una luce più calda. A indicare il “cuore” dell’edificio, in contrasto con le tonalità più fredde dell’illuminazione degli spazi di lavoro.
Il controllo wireless Casambi Bluetooth aggiunge adattabilità alla dimmerazione delle luci, sia individualmente sia in gruppo. Una funzione particolarmente utile quando si decide di cambiare gli oggetti esposti. Ma diventa anche più semplice creare varietà negli ambienti per permettere ai collaboratori di trovare il posto migliore per lavorare.
Il piano terra e il piano interrato uniscono le gallerie per le esposizioni con le strutture dedicate alla ricerca e sviluppo in tema di architettura. Questi piani facilitano anche ulteriori attività con il pubblico, dalle cene riservate alle conferenze. Qui, i faretti Parscan 48V consentono ai fruitori di illuminare diverse zone a seconda dell’uso.
Dopo la “reunion” di tutti i collaboratori nell’edificio londinese i direttori dello studio ZHA hanno sperimentato diversi modi per conciliare lavoro da remoto e collaborazione in ufficio. Finora, con riscontro positivo: il risultato è un ambiente dinamico, perfetto per uno studio di architettura così orientato al futuro.
Credit immagini: © ERCO GmbH, www.erco.com, photography Gavriil Papadiotis
