Quando la ristrutturazione, nei contesti di pregio, richiede efficienza ed estetica anche all’impianto di climatizzazione, i progettisti devono considerare ogni possibile integrazione tecnologica. Come nel caso della recente riqualificazione di una villa nella località versiliese di Viareggio.
Serviva infatti una soluzione HVAC in grado di assicurare comfort abitativo e di sfruttare tutti i benefici del nuovo cappotto termico esterno. Facendo tuttavia i conti con lo stile architettonico e con l’impiantistica già presente nell’immobile. Vediamo come gli specialisti dell’azienda Termocastelli, partner del Progetto WIN di Wavin Italia, hanno saputo rispondere a questa sfida.
La prima problematica, dunque, era riqualificare riscaldamento e raffrescamento mantenendo inalterato l’impianto di una porzione della villa servita da fan-coil. Ecco perché optare per una soluzione mista, con l’abbinamento tra pannelli radianti a soffitto e a parete. Nello specifico, il piano terra ospita il sistema a controsoffitto Wavin CD-4, che consente una produzione della superficie radiante attiva commisurata ai carichi termici di ogni singola stanza. Si tratta di pannelli larghi 350 mm, con un interasse di posa di 400 mm (+67 mm) e lunghezze multiple di 200 mm (da 1.000 mm a 5.000 mm). La particolarità sta anche nell’installazione delle superfici radianti: la connessione e il collaudo avvengono infatti prima della posa delle lastre di finitura. Favorendo la netta separazione delle due fasi e ottimizzando tempo e risorse.
Diverse le scelte tecnologiche del primo piano. Complici il soffitto più basso e l’impossibilità di realizzare un controsoffitto, Termocastelli ha utilizzato due diverse tipologie di pannelli radianti a parete. La prima è Wavin WD-10i, sistema a controparete con struttura di supporto costituita da profili a C verticali con interasse di 60 cm. Sulla quale vengono fissati i pannelli “sandwitch” in cartongesso con isolante in EPS, che devono essere sollevati dal pavimento almeno di 30 cm. Nelle camere da letto è stato invece preferito il sistema sotto intonaco Wavin WW-10. Questo per la sua massima versatilità di posa, dato che le tubazioni vengono applicate direttamente sulla parete senza alcuna installazione di pannelli.
Insieme al comfort, c’è la qualità dell’aria interna. I progettisti hanno infatti proposto al proprietario della villa di integrare all’impianto di climatizzazione anche la ventilazione meccanica controllata (VMC), gestibile attraverso un’unica interfaccia. Considerando gli spazi di installazione molto ridotti, la soluzione ideale era rappresentata dall’unità di VMC Wavin Ventiza HP.
Una macchina particolarmente silenziosa (potenza sonora 45dB), che non ha richiesto l’installazione di silenziatori aggiuntivi, facendo risparmiare circa 60 cm. L’unità è dotata di scambiatore di calore di tipo sensibile in controcorrente in polipropilene, serranda di by-pass automatico e vasca di raccolta della condensa. Il ricambio dell’aria (portata nominale 126 mc/h e massima 180 mc/h) è invece garantito da ventilatori a portata costante di tipo centrifugo a pale avanti, dotati di motori elettronici EC brushless. Completano il sistema VMC il filtro Coarse 60% (G4) + ISO ePM1 60% (F7) per l’aria di rinnovo e il filtro Coarse 60% per l’aria di estrazione.
L’intero impianto è infine gestito da Sentio, sistema di controllo sviluppato da Wavin Italia per ottimizzare installazione e uso di tutto l’impianto. Le discrete sonde ambiente offrono la possibilità di visualizzare i livelli di temperatura e di umidità. Regolando anche l’intensità della luminosità in base alle necessità dell’ambiente circostante. Inoltre, le impostazioni, i programmi e gli orari possono invece essere modificati da remoto tramite l’App Sentio.