Sparq – società del Gruppo Cebon – ha progettato e prodotto un nuovo sistema ESS flessibile e customizzato, capace di fornire 1 MWh di potenza. Per il progetto BESS (Battery Energy Storage System) sono state prodotte due unità, ognuna costituita da 4 rack: complessivamente si tratta di 24 pacchi batteria dotati di sistema BMS. Ogni rack fornisce 253 kWh di potenza, per un totale appunto di 1,012 MWh. Ciascun sistema BESS è stato inserito in un container da 3 mt (10 ft – ½ TEU) per garantire la massima sicurezza.
Il BESS può essere utilizzato per applicazioni sia residenziali sia nel campo dell’automotive e nel mondo industriale grazie alle sue dimensioni relativamente contenute. Nei 24 pacchi batteria sono impiegate celle al litio ferro fosfato (LiFePO4): tale materiale è stato scelto da Sparq per la sua alta densità energetica, l’elevata efficienza e la sua lunga durata.
Oggi l’utilizzo di sistemi ESS è sempre più diffuso e queste soluzioni rappresentano una sorta di rete energetica parallela a quella esistente. Per esempio, con la potenza di 1 Mwh fornita dal BESS è possibile coprire il fabbisogno di una famiglia con consumi medi per circa 30 giorni, oppure, se si considerano le auto elettriche, eseguire ricariche che assicurino un’autonomia di 5000 chilometri, o ancora far funzionare per un intero anno senza interruzioni due lampadine da 60 W.
Grazie al più ridotto costo dei sistemi, l’impiego degli ESS è sempre più diffuso e molte imprese in Europa hanno deciso di investire su queste soluzioni. Alla base di questa scelta c’è la ricerca di una maggiore autonomia energetica. In particolare, il contenimento del fabbisogno energetico contribuisce a diminuire l’utilizzo di fonti fossili e inquinanti, con la prospettiva di futuri benefici dal punto di vista economico e ambientale.
