Sempre più energia per il raffrescamento: quali sono le soluzioni più sostenibili

Raffrescare gli edifici risparmiando energia è un’esigenza sempre più importante. Alla scoperta delle soluzioni per il raffrescamento estivo che consentono di ridurre i costi sia economici, sia ambientali
Sempre più energia per il raffrescamento: quali sono le soluzioni più sostenibili

Nel corso degli anni sono aumentati il numero di impianti per il raffrescamento è aumentato molto, innalzando di conseguenza anche i consumi energetici estivi imputabili agli edifici. Nasce così spontaneo interrogarsi su quali siano le migliori soluzioni per favorire la sostenibilità e ridurre il dispendio energetico. Si tratta di un tema particolarmente attuale, dato il considerevole aumento dei costi dell’energia. L’aspetto economico, quindi, si aggiunge a quello ambientale, già da anni protagonista del dibattito relativo ai consumi energetici e alla sostenibilità.

Secondo l’Istat, in Italia circa una famiglia su due ha installato un condizionatore, dimostrando come il tema del raffrescamento estivo si riveli essere particolarmente significativo. Una media che, chiaramente, raccoglie forti differenze tra le differenti regioni, ma che esprime l’elevato utilizzo che ormai si fa di questi impianti, anche considerando che circa il 28,5% delle famiglie lo accende tutti i giorni. In un periodo in cui si parla di austerity energetica, allora, trovare soluzioni sostenibili per il raffrescamento estivo diventa sicuramente importante.

Quanto contano le prestazioni energetiche dell’edificio

Può sembrare banale, ma il modo migliore per essere più sostenibili e risparmiare energia è sicuramente quello di consumare meno. Un’affermazione scontata che, però, racchiude più tematiche, quali quella della riqualificazione energetica degli edifici, dell’utilizzo di impianti efficienti e innovativi e, anche, delle energie rinnovabili.

Andando per ordine, quindi, è necessario prima di tutto poter contare su edifici performanti, ben isolati e progettati in modo da ridurre al minimo il fabbisogno energetico utile al funzionamento degli impianti che garantiscono il comfort durante tutto l’anno. Questo significa anche progettare ombreggiamenti, studiare l’orientamento dell’edificio e degli ambienti e la disposizione delle aperture, anche in base al contesto e al clima esterno. Fatto ciò, si soddisfa la domanda energetica per il raffrescamento con impianti innovativi ed efficienti, eventualmente alimentati a energia rinnovabile, riducendo al massimo il consumo di fonti fossili e le emissioni di CO2.

Gli impianti più efficienti per la climatizzazione estiva

I climatizzatori sono impianti utili a raffrescare (ma anche a riscaldare) gli ambienti interni degli edifici. Si sta parlando della tecnologia pompa di calore, disponibile in versione monoblocco o split, con o senza tecnologia inverter, quindi in grado di modulare la potenza erogata in base all’effettiva temperatura rilevata.

Le pompe di calore sono sistemi efficienti che sfruttano il calore naturalmente contenuto in fonti quali aria, acqua e suolo. A seconda della tipologia di impianto, si parla di refrigerazione passiva quando la pompa di calore permette al fluido termovettore di circolare tra l’interno e il terreno esterno, permettendone il naturale raffrescamento. Nel caso della refrigerazione attiva, invece, il processo frigorifero viene invertito e la pompa di calore è in grado di raffrescare gli ambienti anche con potenze maggiori. Mentre il primo funzionamento attraverso le pompe di calore geotermiche, il raffrescamento attivo è attuabile con tutte le pompe di calore, siano esse ad aria, acqua o geotermiche. Chiaramente, cambiano i consumi energetici.

motore esterno clima e pdc

L’erogazione del freddo, poi, può avvenire mediante split ad aria o anche attraverso i sistemi radianti, tramite i quali è possibile far circolare il fluido raffreddato.

Altre soluzioni possibili per il raffrescamento

Tra le alternative sostenibili per il raffrescamento va citato anche il “solar cooling”, che sfrutta l’energia del sole per raffrescare gli ambienti interni. Si tratta di una soluzione più costosa e, generalmente, più adatta ad edifici di maggior dimensione, non residenziali. I pannelli solari sono abbinati ad una macchina frigorifera, in grado di produrre acqua refrigerata o aria condizionata, poi distribuite nell’edificio attraverso un sistema di canalizzazioni.
Infine, è possibile ricorrere ai condizionatori senza unità esterna e portatili o ai ventilconvettori, ma sono meno convenienti da un punto di vista energetico.

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Gaia Mussi

Laureata in Progettazione Tecnologica e Ambientale, da sempre appassionata ai temi della sostenibilità e della tecnologia. Collabora come copywriter con portali, magazine e aziende per la creazione di contenuti inerenti il campo dell’edilizia, della sostenibilità e del risparmio energetico
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