Alte temperature (ed efficienza) con Thermally Driven Heat Pump di Ariston

Sfruttando un particolare ciclo termodinamico, Thermally Driven Heat Pump di Ariston offre temperature adatte anche per l’uso con termosifoni, il tutto con dimensioni compatte.
Pompa di calore Thermally Driven Heat Pump Ariston

In Europa agli edifici sono responsabili del 40% dell’energia consumata e del 36% delle emissioni di gas a effetto serra: di questi, buona parte dipendono dagli impianti di riscaldamento e raffrescamento.

Non mancano però le soluzioni, come le pompe di calore: in grado di utilizzare l’elettricità (al posto dei combustibili fossili) per scaldare ambienti e acqua calda sanitaria.

Ariston, attraverso il proprio centro di ricerca Ariston Thermo Innovative Technologies, ha fatto un ulteriore passo in avanti sviluppando Thermally Driven Heat Pump, una pompa di calore ad assorbimento che utilizza il calore per innescare una compressione termica.

Come funziona Thermally Driven Heat Pump di Ariston

Thermally Driven Heat Pump si basa su un ciclo termodinamico in grado di garantire sia le elevate temperature necessarie per i radiatori, sia una efficienza energetica sull’energia primaria sempre superiore al 100%.

Thermally Driven Heat Pump Ariston

Un altro particolare importante, utile in ottica di aggiornamento di impianti esistenti, è legato alle dimensioni complessive di questa particolare pompa di calore. È infatti molto compatta, adattandosi così anche agli spazi più angusti tipici dell’ambito residenziale.

Poiché è in grado di far funzionare i radiatori con le temperature ideali (ben più alte di quelle necessarie con i sistemi di riscaldamento a pavimento), la Thermally Driven Heat Pump  di Ariston si rivela adatta alle ristrutturazioni degli edifici esistenti.

Gli interventi si riducono così a poche, semplici attività che non richiedono gravosi lavori negli appartamenti. In tal modo, si ottiene una riduzione dei costi di esercizio e dei consumi di oltre il 30% rispetto alle caldaie a condensazione ad alta efficienza.

La tecnologia messa a punto da Ariston prefigura sin da ora interessanti prospettive per il settore. Se le pompe di calore sono una tecnologia fondamentale per la decarbonizzazione degli edifici, nel 2050 quelli di nuova costruzione rappresenteranno solo una percentuale tra il 10% e il 25% del totale. Per questo sarà più che mai importante disporre di tecnologie in pompa di calore che tengano conto delle esigenze imposte da tutte le tipologie di edifici, così come delle diverse condizioni climatiche, infrastrutture energetiche, fonti di energia disponibili a livello locale, preferenze individuali e risorse economiche.

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Andrea Pagani

Giornalista tecnico, da 25 anni mi occupo della realizzazione di prodotti editoriali (carta, video, web) per vari settori applicativi: dal manifatturiero all'impiantistica, fino all'e-mobility.
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