Il 2023 è stato un anno record per lo sviluppo della mobilità elettrica in Italia: alla fine dell’anno si sono registrati su tutto il territorio nazionali 50.678 punti di ricarica a uso pubblico (+13.906 rispetto all’anno precedente). Lo rivela un recente studio realizzato da Motus-E, l’associazione formata da operatori industriali, filiera dell’automotive e università, nata per accelerare il cambiamento verso una mobilità più sostenibile.
I numeri relativi al 2023 mostrano come il nostro Paese sia tra i più virtuosi del Vecchio Continente. La rete di ricarica italiana ha conosciuto un’espansione del 38%, con un incremento anche dei punti fast e ultrafast in corrente continua, pari al 22% di quelli installati l’anno scorso.
Il Nord Italia resta l’area in cui si concentra il maggior numero dei punti di ricarica (58%), seguito da Sud e Isole (23%) e Centro (19%). La Lombardia rimane la prima Regione per numero di punti (9.395). A livello urbano, è Roma la città che può vantare più punti di ricarica (3.588): al secondo posto troviamo Milano (2.883) e al terzo Napoli (2.652).
Anche i punti di ricarica in autostrada sono cresciuti in maniera rilevante, passando dai 496 del 2022 ai 932 dell’anno scorso. Di questi il 61% ha una potenza maggiore di 150 kW.
La ricerca realizzata da Motus-E compara i dati italiani con quelli dei principali Paesi europei. Grazie ai 23 punti di ricarica a uso pubblico ogni 100 veicoli elettrici, l’infrastruttura del nostro Paese risulta più capillare di quella francese (14 punti ogni 100 auto elettriche) e tedesca (10 punti ogni 100 auto elettriche circolanti).
Resta prima anche se si prendono in considerazione solamente i punti di ricarica fast in corrente continua: in Italia infatti sono installati 3,4 punti di ricarica veloce ogni 100 auto elettriche, mentre in Francia sono 2,1 e in Germania solo 2.