L’elettrificazione del mercato automobilistico compie ulteriori passi in avanti nel nostro paese. Nel mese di giugno 2020, da un lato si è riscontrato un calo generalizzato delle immatricolazioni di vetture con alimentazioni “tradizionali”, dall’altro un sensibile incremento delle vendite di auto elettriche e ibride, con una quota di mercato che è arrivata al 15%.
Secondo l’analisi condotta da AutoScout24 su base dati UNRAE, rispetto allo stesso mese del 2019 le vetture elettriche sono aumentate del +53,2% (2.228 unità) e le ibride del +84,4% (17.684 unità). Un segnale chiaro del fatto che qualcosa stia mutando e del fatto che, probabilmente, gli incentivi messi a disposizione per l’acquisto di un’auto ibrida ed elettrica, sia dal Governo con l’Ecobonus 2020 sia dalle Regioni e dai Comuni, inizino a fornire una spinta a questo segmento di mercato.
Per supportare i consumatori nel complesso mondo degli incentivi nazionali, locali e regionali, il Centro Studi di AutoScout24 ha realizzato una guida a livello territoriale, fornendo alcuni esempi pratici.
Dalla guida emerge che grazie all’Ecobonus del Governo, rottamando un veicolo di classe Euro 4 o inferiore si possono acquistare auto ibride ed elettriche con uno sconto che arriva fino a 6.000 euro per vetture con emissioni di CO2 da 0 a 20 g/km e a 2.500 euro da 21 a 70 g/km. Senza rottamazione i valori calano rispettivamente a 4.000 euro e a 1.500 euro. Il prezzo di listino dell’auto deve tuttavia essere inferiore a 50.000 euro + iva.
Accanto agli incentivi nazionali, si collocano inoltre i bonus previsti da alcuni Comuni e Regioni, in particolar modo nell’Italia del Nord. In questi casi, in base alla località di residenza, è possibile per i consumatori ottenere ulteriori sconti per l’acquisto di vetture ibride ed elettriche che vanno a sommarsi all’Ecobonus offerto dal Governo nazionale.
Scopriamo ora alcuni esempi concreti che riguardano le vetture elettriche. Se si sommano gli incentivi nazionali e locali, a Milano rottamando un veicolo a benzina in classe Euro 2 o inferiore e Diesel Euro 5 o inferiori, si può ottenere uno sconto fino a ben 15.600 euro, rispettivamente 9.600 euro del Comune e 6.000 dell’Ecobonus.
Nella Regione Lombardia, rottamando una vettura a benzina in classe Euro 2 o inferiori e Diesel Euro 5 o inferiori, lo sconto totale risulta di 14.000 euro. In Veneto, rottamando un veicolo a benzina in classe Euro 3 o inferiori, Diesel Euro 5 o inferiori, lo sconto è invece pari a 10.500 euro.
In Umbria, rottamando un veicolo a benzina o diesel in classe Euro 4 o inferiori, l’incentivo corrisponde a 4.000 euro per l’acquisto di una vettura elettrica nuova per chi abita a Terni e Narni. Una cifra che, anche in questo caso, si va a sommare, all’Ecobonus nazionale, per un totale di 10.000 euro.
Analizzando altri esempi, si scopre che anche il Piemonte e la Sardegna hanno fissato specifici incentivi, ma limitati alle sole piccole e medie imprese. In Piemonte rottamando un veicolo a benzina in classe Euro 1 o inferiore o diesel Euro 4 o inferiori, lo sconto spazia da 10.000 a 16.000 euro, a seconda della massa. In Sardegna si registra invece il bonus più alto, con 21.000 euro o il 75% del prezzo d’acquisto.
Ma quanto costerebbero ai privati alcune tra le più diffuse automobili elettriche in commercio e quale sarebbe il risparmio reale? Considerando tutti gli incentivi, nazionali e locali, ed eventualmente la rottamazione richiesta, con l’Ecobonus gli sconti spaziano dal 15% al 26%, in base al modello di vettura.
Sotto la spinta degli incentivi locali, il risparmio maggiore potrebbe risultare per i cittadini milanesi, grazie a una riduzione per l’acquisto di un’auto elettrica che va dal -31% per la Tesla Model 3 a ben il -67% della Volkswagen e-up!.
Ecco alcuni esempi di incentivi applicati ai principali modelli di vetture commercializzate:
L’offerta sul mercato offre anche la possibilità ai milanesi di poter acquistare una vettura restando al di sotto dei 10.000 euro. È il caso della Volkswagen e-up!, l’auto elettrica più economica sul mercato e della Smart Fortwo.
“Efficienza del motore, zero emissioni locali e bassi costi di manutenzione sono tra i vantaggi dell’auto elettrica – ha commentato Sergio Lanfranchi del Centro Studi di AutoScout24”. Tuttavia, ha puntualizzato l’esperto, “i principali ostacoli sono rappresentati senza dubbio dal prezzo, ancora troppo lontano dal quello medio di un’auto di pari segmento ma con motore termico, dall’autonomia delle batterie e dalla mancanza di un’adeguata rete di ricarica. Ci troviamo quindi in una fase di transizione, che accompagnerà per molti anni l’industria dell’auto e che vedrà probabilmente un significativo aumento di domanda di auto elettriche solo in presenza di importanti incentivi e altrettanti investimenti in tecnologia e in infrastrutture.”