Auto elettriche in Lombardia: la voce (scettica) delle Pmi

Secondo CNA, le immatricolazioni di auto elettriche in Lombardia sfiorano il 5,4% e siamo oggi allo 0,4% del parco circolante: l'appello per una visione integrata della transizione ecologica
Auto elettriche in Lombardia: i dati e le considerazioni di CNA

“Siamo favorevoli alla transizione ecologica, ma è irrazionale puntare quasi esclusivamente sulla tecnologia elettrica”: un messaggio forte, quello del presidente regionale di CNA Giovanni Bozzini, che tiene conto di tutti i fattori che concorrono alla diffusione delle auto elettriche in Lombardia. Il report “La filiera dell’Automotive in Lombardia”, realizzato insieme al Centro Studi Sintesi, vuole farsi portavoce di un tessuto imprenditoriale capillarmente diffuso sul territorio. Un sistema di Pmi alle prese con costi energetici e instabilità dei mercati, che inizia a temere gli impatti della corsa all’elettrico, sia in termini di competitività sia in termini di occupati.

“Dalla fabbricazione di apparecchiature elettroniche a quella dei sedili, dalla riparazione delle parti meccaniche alla manutenzione delle parti elettriche, dalla sostituzione degli pneumatici alla riparazione delle carrozzerie, fino ai centri di revisione – aggiunge Bozzini -. Un settore che ogni giorno vede circolare quasi 7 milioni di autoveicoli nei confini regionali e vale oltre 3,6 miliardi di euro. L’automotive lombardo dà lavoro a più di 50 mila persone”. Approfondiamo in seguito le considerazioni della filiera circa l’elettrificazione dei trasporti.

Auto elettriche in Lombardia: immatricolazioni 2021

Accompagnare la mobilità sostenibile in Lombardia

Tra le autovetture di prima iscrizione, al 31 dicembre 2021 prevalgono quelle alimentate a benzina (46%), nonostante il calo dell’ultimo biennio. Tuttavia, quasi il 13% di questi mezzi è a doppia alimentazione (benzina / gpl e benzina / metano). L’alimentazione a gasolio conta sempre meno: il 13% delle immatricolazioni dello scorso anno. Crescita sostanziosa, invece per le auto ibride (34,9%), mentre le auto elettriche in Lombardia sono 5,4% delle nuove iscrizioni complessive.

Pur in costante aumento, i dati destano perplessità circa l’affidare tutto il percorso della mobilità sostenibile al full electric entro il 2035. Una preoccupazione legata ai costi dell’elettricità e alla capacità del sistema di reggere volumi così elevati. Le aziende di CNA Lombardia temono poi l’insuccesso di questa transizione in tema di sostanziale sviluppo del comparto automotive. “Appare imprescindibile aprire una discussione politica – continua il presidente Bozzini -. Non tanto sugli obiettivi comunitari di sostenibilità, bensì sulle modalità e sulle vie con cui raggiungerli. Ci vogliono, sì, incentivi, investimenti pubblici e politiche di formazione e accompagnamento alle nuove tecnologie, sia per imprenditori sia per lavoratori. Ma servono anzitutto una forte flessibilità ideologica e un certo pragmatismo”.

La soluzione? Secondo i vertici di CNA Lombardia bisogna puntare su una pluralità di fattori. Benzina, diesel di ultima generazione, elettrico, metano, idrogeno, motorizzazioni pure o ibride. Tutto può partecipare alla crociata per l’ambiente, che deve anche guardare al saldo complessivo delle emissioni nel ciclo di vita della singola tecnologia. Salvaguardando – secondo gli addetti ai lavori – la vitalità dell’industria e delle Pmi italiane.

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Maria Cecilia Chiappani

Copywriter e redattore per riviste tecniche e portali dedicati a efficienza energetica, elettronica, domotica, illuminazione, integrazione AV, climatizzazione. Specializzata nella comunicazione e nella promozione di eventi legati all'innovazione tecnologica.
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