Nuove reti per le rinnovabili, regioni tedesche chiamate a condividere i costi

L’Agenzia federale delle reti propone una distribuzione su base nazionale dei costi sostenuti nelle singole regioni dagli operatori di rete e dalla popolazione locale per la messa in opera dei nuovi parchi eolici e solari
Il governo tedesco punta a dividere i costi delle nuove reti per impianti rinnovabili

In molti casi la transizione energetica è fatta di costi attuali e vantaggi futuri. Ragionando su scala nazionale emerge però un’evidente asimmetria: i primi sono soprattutto a carico dei territori dove viene implementata, spesso con l’installazione di parchi eolici e solari, mentre i secondi andranno anche a beneficio dell’intera comunità, soprattutto per gli effetti positivi della decarbonizzazione.

E così in Germania si è ritenuto opportuno affrontare questa asimmetria con una logica che potrebbe presto fare proseliti in altri Paesi dell’Unione Europea. La considerazione di partenza è che, appunto, le spese necessarie per creare reti al servizio dei nuovi parchi eolici e solari sono spesso a carico della popolazione locale. Per questo l’Agenzia federale tedesca delle reti propone di distribuire i costi tra le regioni di tutto il territorio nazionale, “alleviando così l’onere sui pionieri della transizione energetica”.

Distribuzione dei costi delle reti molto differenziata

Va detto che alla base della proposta non ci sono considerazioni demagogiche bensì un’attenta analisi dei costi e benefici. Infatti, l’Agenzia federale tedesca evidenzia come la quota dei costi di rete sui costi dell’elettricità in Germania è attualmente in media del 21,5%, ma con una distribuzione molto diversa a livello regionale.

Nel dettaglio, i costi di rete sono particolarmente elevati laddove da un lato la densità di popolazione è bassa – con tratti significativi di rete necessari per raggiungere relativamente pochi clienti finali – e dall’altro lato gli operatori di rete devono investire, con inevitabile trasferimento dei costi alla popolazione locale.

Dove si investe sulle rinnovabili

Ma dopo decenni di sostanziale assestamento delle reti energetiche in Germania, adesso gli operatori devono investire soprattutto nelle regioni tedesche dove l’espansione delle energie rinnovabili procede e dove i nuovi parchi eolici e solari devono essere necessariamente collegati alla rete.

rinnovabili fotovoltaico

“Le persone pagano tariffe di rete elevate sulle bollette elettriche – sottolinea l’Agenzia –, soprattutto dove la transizione energetica sta facendo progressi. Questo è attualmente ciò che accade soprattutto nello Schleswig-Holstein, nel Meclemburgo-Pomerania anteriore e nel Brandeburgo. Oltre ad avere una bassa densità di popolazione (circa l’8% complessivo del totale nazionale sul 20% del territorio, ndr), queste tre regioni sono particolarmente avanzate nello sviluppo delle energie rinnovabili”.

Le regioni con le tariffe maggiori

Il risultato è che nel Meclemburgo-Pomerania Anteriore i costi proporzionali per la rete elettrica relativi agli allacciamenti domestici raggiungeranno presto 11 centesimi di euro per kilowattora, e nel Brandeburgo sono altrettanto costosi. Ancor peggio nello Schleswig-Holstein dove presto il kWh arriverà a 13 centesimi di euro.

Di contro, in altri stati federali si riscontrano notevoli differenze. Un esempio è quello della regione di Brema dove il canone di rete per nucleo familiare è in media molto più economico: 7 centesimi al kWh. E anche la popolosa Baviera se la cava più a buon mercato con un prezzo di 9 centesimi.

Dunque, come detto, l’Agenzia federale delle reti propone, in relazione ai costi sopportati dagli operatori di rete e dalla popolazione locale per espandere la produzione di elettricità rinnovabile, di distribuirne una parte a livello nazionale.

Benefici per 10,5 milioni di utenti

Naturalmente l’Agenzia federale tedesca specifica costi e benefici. A trarre vantaggio dalla “spalmatura” nazionale di una parte dei costi sarebbero circa 10,5 milioni di utenti della rete, per i quali le tariffe diminuirebbero del 25% e sarebbero quindi in linea con la media nazionale. In particolare, nel 2023 ne avrebbero particolare beneficio gli utenti del Brandeburgo, con uno sgravio lordo nelle bollette pari a 217 milioni di euro, e dello Schleswig-Holstein, con uno sgravio di 184 milioni di euro.

Per quanto invece riguarda tutti gli altri consumatori di elettricità in Germania, pagherebbero in media solo 0,24 centesimi per kilowattora in più a causa dello spostamento a livello nazionale dei costi legati alle nuove reti per le rinnovabili. Questo significa che per una famiglia tedesca con un consumo di 3.500 kWh ci sarebbe un costo aggiuntivo di soli 8,40 euro all’anno.

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Leonardo Barbini

Copywriter ed editorialista di Elettricomagazine.it, appassionato di tecnologia. Da anni segue le tematiche della mobilità elettrica, della transizione energetica e della sostenibilità
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