Cominciamo con quello che in inglese si chiama remind, ovvero ricordare che il piano REPowerEU, varato dall’Unione Europea nel 2022, ha l’obiettivo di accelerare la transizione verde, attraverso il risparmio di energia, gli investimenti nelle energie rinnovabili e la diversificazione dell’approvvigionamento energetico. In quest’ambito è pero fondamentale il ruolo svolto da un importante soggetto finanziario del nostro continente…
Il riferimento è alla BEI, l’acronimo della Banca Europea degli Investimenti, che per promuovere, appunto, gli obiettivi stabiliti con il REPowerEU si è impegnata a rendere disponibili grandi risorse economiche. Stiamo parlando di 45 miliardi di euro di finanziamenti aggiuntivi per gli Stati membri dell’Unione Europea da erogare entro il 2027.
È questa la cornice finanziaria nella quale si inserisce il recente annuncio congiunto di Terna, il gestore delle reti elettriche italiane in alta tensione, e BEI relativo alla sottoscrizione di un contratto di finanziamento per un importo di 400 milioni di euro finalizzato a rafforzare l’efficienza e l’affidabilità della rete di trasmissione nazionale.
“Gli interventi, che saranno realizzati entro il 2026 in tutta Italia – si legge nel comunicato di Terna – mirano a rinnovare e sostituire le infrastrutture esistenti con le più moderne soluzioni in termini di sostenibilità ambientale, contribuendo a incrementare significativamente il livello di resilienza della rete contro futuri eventi climatici estremi”.
Nella visione di Terna, la progressiva elettrificazione dei consumi e l’aumento della domanda globale, nonché la crescente penetrazione delle fonti rinnovabili nel mix energetico e, soprattutto, i sempre più frequenti eventi climatici avversi sono tutti fattori che rendono necessaria la prosecuzione degli investimenti nella rete.
Per Giuseppina Di Foggia, l’amministratore delegato e direttore generale di Terna, “è cruciale continuare a investire negli oltre 75.000 chilometri di rete elettrica che l’azienda gestisce in tutto il Paese e nella realizzazione di nuove dorsali elettriche e collegamenti sottomarini”.
Investire significa per Terna ammodernare gli asset esistenti con componenti tecnologicamente avanzati, al fine di incrementare la resilienza della rete, il livello di sicurezza e l’adeguatezza del servizio di trasmissione elettrica. Nello stesso tempo occorre far crescere la capacità della rete nazionale con nuovi collegamenti.
“Accogliamo quindi con soddisfazione – ha dichiarato Di Foggia – il rinnovato sostegno della Banca Europea per gli Investimenti, già al nostro fianco a supporto della transizione energetica del Paese anche per un’altra infrastruttura strategica: il Tyrrhenian Link, ovvero il più importante progetto al mondo di trasmissione di energia elettrica sotto il mare”.
In particolare, il prestito da 400 milioni di euro che è stato concesso dalla Banca Europea per gli Investimenti, al pari di quanto avvenuto con i precedenti finanziamenti della BEI, ha una durata pari a circa 22 anni dalla data del suo rilascio e prevede l’erogazione delle risorse economiche in una sola tranche a tasso fisso.
Al riguardo, Terna sottolinea che essendo il prestito caratterizzato da una durata più lunga e da costi più competitivi rispetto ai finanziamenti di mercato, questo finanziamento rientra a pieno titolo nella politica di ottimizzazione ed efficientamento della struttura finanziaria della società.
“Investire nell’ammodernamento delle reti elettriche – ha affermato Gelsomina Vigliotti, vicepresidente della Banca Europea per gli Investimenti – è essenziale per rispondere alla crescente domanda di energia, favorire l’integrazione delle nuove fonti rinnovabili e adeguarsi alla trasformazione digitale”.
La stessa Vigliotti ha aggiunto che “l’accordo con Terna conferma l’impegno della BEI nel sostenere progetti che potenziano le infrastrutture energetiche, contribuendo alla transizione ecologica e garantendo la sicurezza energetica in Italia e in Europa”.