Hypergrid: da Terna investimenti nella transizione ecologica

Accelerare la transizione ecologica e ridurre la dipendenza energetica: il progetto Hypergrid di Terna prevede 5 nuove dorsali elettriche
Rete Elettrica Terna: nuovo progetto Hypergrid

Investire oltre 21 miliardi di euro nei prossimi 10 anni per accelerare la transizione ecologica e ridurre la dipendenza energetica dall’estero. È questo uno dei punti chiave del Piano di Sviluppo 2023 di Terna, che aumenta le risorse destinate a questi ambiti del 17% rispetto quello precedente. Il tutto con l’obiettivo di abilitare il conseguimento degli obiettivi europei del pacchetto Fit for 55, favorire l’integrazione delle fonti rinnovabili, sviluppare le interconnessioni con l’estero, aumentare il livello di resilienza del sistema elettrico e promuovere la digitalizzazione della rete.

Le linee di azione del piano Terna per transizione
Le principali linee di azione del Piano di Sviluppo 2023 di Terna

I nuovi progetti della rete Hypergrid nel Piano di Sviluppo di Terna

All’interno del piano, che da quest’anno avrà una cadenza biennale, sono presenti in totale 30 progetti infrastrutturali considerati strategici per la rete nazionale. Oltre a quelli già inseriti nel precedente Piano decennale, ci sono poi le nuove infrastrutture della rete Hypergrid, costituite da collegamenti HVDC (High Voltage Direct Current) marini e aerei, che consentiranno di raddoppiare la capacità di scambio da sud verso nord.
“Il ricorso alla tecnologia in corrente continua e, in alcuni casi, a sostegni innovativi in corrente alternata – sottolinea una nota di Terna – consentirà una riduzione del campo elettromagnetico degli elettrodotti, con numerosi vantaggi ambientali rispetto alla corrente alternata”.

progetti della rete Hypergrid nel Piano di Sviluppo di Terna
I lavori relativi alla rete Hypergrid nel Piano di Sviluppo di Terna

Le cinque dorsali della rete Hypergrid

Nello specifico la rete Hypergrid prevede cinque dorsali che coinvolgeranno la maggior parte delle regioni italiane:

  1. HVDC Milano-Montalto: l’opera servirà per bilanciare i transiti tra il Lazio e la Toscana e trasferire in sicurezza il surplus di energia del Centro verso le regioni del Nord Italia, caratterizzate da una maggiore domanda di energia. L’elettrodotto collegherà il Lazio alla Lombardia tramite una dorsale di oltre 400 km, e comprenderà un tratto marino da Montalto (Viterbo) ad Avenza (Massa Carrara), l’ammodernamento e la riconversione a 500 kV in corrente continua di linee aeree esistenti dalla zona di Avenza verso il sud della Lombardia. L’investimento complessivo previsto è di circa 2,7 miliardi di euro.
  2. Central Link: l’intervento prevede la ricostruzione sul medesimo tracciato degli elettrodotti a 220 kV tra Umbria e Toscana, e collegherà le stazioni elettriche di Villavalle (Terni) e Santa Barbara (Arezzo). Lo sviluppo dell’opera permetterà di trasferire in sicurezza l’energia dal Centro Italia verso le aree di carico della Toscana.
  3. Dorsale Sarda: il progetto consentirà di massimizzare l’integrazione dell’energia rinnovabile e di rafforzare la rete elettrica dell’isola. L’intervento prevede due opere. La prima, il Sa.Pe.I.2, consiste in un nuovo collegamento sottomarino in corrente continua e 1000 MW di potenza tra le stazioni elettriche di Fiumesanto (Sassari) e di Montalto (Viterbo). La seconda, invece, il Sardinian Link, prevede la ricostruzione della rete sarda a 220 kV da Codrongianos (Sassari) a Sulcis (Sud Sardegna) e Selargius (Cagliari), con l’impiego di sostegni innovativi a basso impatto elettromagnetico.
  4. Dorsale Ionica-Tirrenica: collegherà invece la Sicilia ionica al Lazio e si articolerà in due tratte: l’HVDC Ionian Link, da Priolo (Siracusa) a Rossano (Cosenza) e l’HVDC Rossano – Montecorvino (Salerno) – Latina, attraverso un collegamento complessivo di oltre 800 km. L’HVDC Ionian Link consiste in un nuovo collegamento di 1000 MW di potenza per favorire la trasmissione dell’energia rinnovabile tra Sicilia e Calabria. La dorsale creerà un ulteriore collegamento dalla Sicilia alla Penisola, in sinergia con gli altri interventi già pianificati.
  5. Dorsale Adriatica, HVDC Foggia-Villanova-Fano-Forlì: collegherà infine la parte settentrionale della Puglia fino all’Emilia Romagna, passando per l’Abruzzo e le Marche, con un collegamento complessivo di oltre 500 km. L’opera permetterà di ridurre le congestioni di rete in regioni caratterizzate da un’elevata produzione rinnovabile, come ad esempio la Puglia. L’intervento prevede lo sviluppo in due fasi: la prima consiste in un collegamento HVDC aereo tra Foggia e Villanova (Pescara) e il raddoppio dell’Adriatic Link con un nuovo collegamento sottomarino; la seconda, invece, prevede la realizzazione di un collegamento HVDC aereo tra Fano (Pesaro Urbino) e Forlì. Un grande progetto che si inserisce sinergicamente con gli interventi già pianificati per il trasporto di energia rinnovabile dalle regioni del Sud a quelle del Nord Est.

Progetti realizzati nei prossimi 5 anni

Tanti sono, inoltre, i progetti che verranno completati nell’arco del periodo di validità del piano e quelli che entreranno in esercizio. Per quanto riguarda il primo gruppo, ovvero quelli che saranno completati nell’arco del piano, un esempio è l’elettrodotto a 380 kV ‘Colunga-Calenzano’, che sarà ultimato nei prossimi 5 anni.

L’infrastruttura si snoda per 84 km tra le province di Bologna e Firenze e prevede un investimento di circa 250 milioni di euro, di cui 70 milioni già sostenuti. Grazie a questa infrastruttura verrà assicurato un notevole aumento della capacità di scambio fra Nord e Centro-Nord, rafforzando la magliatura della rete elettrica dell’area.

Tra i progetti che entreranno in esercizio nell’arco del piano ci sono, invece il Tyrrhenian Link, il collegamento HVDC sottomarino a 500 kV che unirà la Sicilia alla Campania e alla Sardegna e l’elettrodotto sottomarino tra l’Isola d’Elba e la terraferma. Questa infrastruttura, che ha richiesto un investimento di circa 140 milioni di euro, lunga 37 km , permetterà di migliorare la qualità del servizio elettrico locale, garantendo importanti benefici in termini di sicurezza, affidabilità e sostenibilità ambientale.

Promuovere la transizione ecologica

Secondo l’amministratore delegato di Terna Stefano Donnarumma, in un contesto come quello attuale, che risulta altamente sfidante, è necessario puntare su una programmazione di lungo periodo, e su un coordinamento efficace fra le istituzioni. Solo così si potrà consentire all’Italia di cogliere tutte le opportunità legate alla transizione ecologica.

Vuoi rimanere aggiornato sui contenuti di ElettricoMagazine?
Iscriviti alla nostra newsletter!

Mailchimp subscribe

Monica Giambersio

Giornalista professionista e videomaker. Da anni si occupa di energia e transizione ecologica
menu linkedin facebook pinterest youtube rss twitter instagram facebook-blank rss-blank linkedin-blank pinterest youtube twitter instagram