La transizione energetica è la chiave per contrastare i cambiamenti climatici e ridurre la dipendenza dai combustibili fossili. Negli ultimi anni, l’energia fotovoltaica ha assunto un ruolo centrale in questo processo di trasformazione. La crescita delle installazioni fotovoltaiche testimonia la volontà di aziende e governi di plasmare un futuro energetico più verde e sostenibile. Ma siamo realmente pronti a questa transizione?
La crescente consapevolezza legata all’importanza strategica dell’industria fotovoltaica ha spinto diversi paesi europei a investire in programmi di ricerca e sviluppo. L’Europa sta cercando, infatti, di aumentare – e a volte recuperare – la produzione di tecnologie fotovoltaiche al fine di ridurre la dipendenza da altri paesi, garantendo così una maggiore sicurezza e autonomia nel settore dell’energia solare.
Fronius, azienda austriaca a conduzione familiare che da sempre crede nelle rinnovabili, è convinta più che mai che l’Europa non solo possa svolgere la propria parte, ma che addirittura possa fare la differenza. Ed è proprio durante il recente Fronius Production Power Summit, tenutosi lo scorso ottobre, che è stata sottolineata la volontà dell’azienda di continuare a investire nella produzione di inverter. Proprio per questo è stata potenziata la capacità produttiva interna, riducendo così la necessità di importare tecnologie chiave dall’estero.
Nel 2022 Fronius ha investito 187 milioni di euro per l’ampliamento e la trasformazione delle sedi produttive in Austria e Repubblica Ceca al fine di incrementarne la capacità produttiva. La superficie produttiva dello stabilimento a Sattledt, in Austria, è stata quasi raddoppiata, così come la capacità di stoccaggio è aumentata per far fronte alle aumentate richieste e rafforzando la disponibilità dei prodotti. Un innovativo sistema logistico offre il doppio delle linee di produzione fotovoltaica, con pacchetti di componenti precommissionati.
“Ci troviamo in una fase cruciale della transizione energetica e dobbiamo accelerare l’adozione delle energie rinnovabili anche per preservare la competitività e la sicurezza energetica dell’Europa – ha sottolineato Martin Hackl, Global Director Marketing and Sales, Business Unit Solar Energy, Fronius International GmbH. – È essenziale potenziare la produzione di energia fotovoltaica lungo tutta la catena del valore europea, coinvolgendo anche i produttori dei componenti chiave come gli inverter”.
Per rendere l’Europa nuovamente attraente da questo punto di vista, è imperativo sostenere le iniziative volte a garantirne la resilienza delle catene di approvvigionamento. Impegnata direttamente nel realizzare un futuro energetico sostenibile, Fronius punta a contribuire con la propria offerta di servizi e tecnologie.
In occasione del Fronius Production Power Summit, Elisabeth Engelbrechtsmueller-Strauss, CEO di Fronius, ha sottolineato l’intenzione di investire non solo in Europa, ma anche negli Stati Uniti e in Australia.
“L’internazionalizzazione ci ha permesso di crescere in passato e ci consoliderà come produttore europeo in futuro. Attualmente stiamo sviluppando prodotti con caratteristiche adatte ai mercati di destinazione. Il prossimo passo è la creazione di linee di produzione per gli inverter a Portage, negli Usa”.
Fronius punta ai nuovi mercati con un approccio Local for Local, sfruttando una rete locale di fornitori e dando vita a una catena di creazione del valore sostenibile per un approvvigionamento ottimale dei mercati delle Americhe e dell’Asia-Pacifico.
Nel 2022 la produzione media di Fronius è arrivata a 32.000 inverter al mese, per una potenza complessiva di 4 GW nel corso dell’anno. Alla fine di quest’anno se ne prevedono circa 52.000 al mese (7 GW), segnando una crescita del 60% circa. L’obiettivo è quello di arrivare a fornire circa 70.000 inverter al mese (10,5 GW di potenza all’anno).
Il prodotto di maggior successo è l’inverter ibrido GEN24 Plus, che nel 2024 rappresenterà oltre il 60% della produzione complessiva di Fronius.
L’azienda attualmente offre già una vasta gamma di soluzioni per il residenziale, il commerciale e l’industria. Ma al Fronius Production Power Summit non sono mancate alcune novità.
Ad esempio, l’inverter ibrido GEN24 plus verrà affiancato da una versione senza le funzioni di gestione dei sistemi di accumulo e di backup, ma che potrà facilmente essere convertito in “ibrido” tramite l’abilitazione di un aggiornamento software dedicato.
Con questo nuovo inverter Fronius vuole rispondere alle esigenze attuali di mercato, ma anche a quelle che si potranno presentare in futuro. È proprio questo ragionamento che ha portato allo sviluppo di un prodotto progettato con un concept innovativo, basato su tre pilastri: