L’Italia ha presentato alla Commissione europea il Piano nazionale integrato per l’Energia ed il Clima (PNIEC) con la strategia italiana dei prossimi dieci anni su decarbonizzazione, autoconsumo, generazione distribuita, efficienza energetica, sicurezza energetica, innovazione, ricerca e competitività.
Il documento su clima ed energia è uno degli strumenti chiave richiesti dal Pacchetto UE Energia pulita e che tutti gli stati membri dell’unione devono presentare stilando una serie di azioni che concorrono al raggiungimento degli obiettivi europei 2030.
Il Piano nazionale integrato per l’Energia e il Clima (2021-2030) dovrà essere adottato entro il 31 dicembre 2019 a seguito di esito positivo della UE e ogni due anni verranno indicati i progressi compiuti. Una volta approvato, il piano è vincolante.
I principali obiettivi riguardano l’aumento della percentuale di produzione di energia da Fonti Rinnovabili nei consumi in linea con gli obiettivi previsti dalla UE, una riduzione dei consumi di energia primaria e la riduzione delle emissioni di gas-serra con valori obiettivo più ambiziosi rispetto a quanto previsto da Bruxelles.
Gli obiettivi evidenziati dal Piano sono:
Riguardo alle rinnovabili, l’Italia intende promuoverne l’ulteriore sviluppo insieme alla tutela e al potenziamento delle produzioni esistenti, superando l’obiettivo del 30%.
Nel documento si legge: “per il settore elettrico, si intende, anche in vista dell’elettrificazione dei consumi, fare ampio uso di superfici edificate o comunque già utilizzate, valorizzando le diverse forme di autoconsumo, anche con generazione e accumuli distribuiti. Si intende promuovere la realizzazione di sistemi, a partire da alcune piccole isole non interconnesse alle reti nazionali, nei quali sia sperimentata una più accelerata decarbonizzazione ed elettrificazione dei consumi con fonti rinnovabili. Nel settore termico, avrà grande rilievo il coordinamento con gli strumenti per l’efficienza energetica, in particolare per gli edifici, e la coerenza degli strumenti con gli obiettivi di qualità dell’aria”.
Per quanto riguarda l’efficienza energetica l’Italia intende ricorrere a un mix di strumenti di natura fiscale, economica, regolatoria e programmatica calibrati per settori di intervento e tipologia dei destinatari.
Verrà portata avanti “l’integrazione dell’efficienza energetica in politiche e misure aventi finalità principali diverse dall’efficienza al fine di ottimizzare il rapporto tra costi e benefici delle azioni. Il potenziale di efficienza del settore edilizio potrà essere meglio sfruttato con misure che perseguano, ad esempio, la riqualificazione energetica insieme alla ristrutturazione edilizia, sismica, impiantistica ed estetica di edifici e quartieri, in coerenza con la strategia di riqualificazione del parco immobiliare al 2050”.
In una nota ufficiale diffusa congiuntamente al Piano nazionale integrato per l’Energia ed il Clima (PNIEC) sono identificati alcuni obiettivi primari al 2030 come l’uso di biocarburanti avanzati con una quota pari all’8%, nuove immatricolazioni di auto full electric per raggiungere la quota di 1,6 milioni di auto elettriche, che sommate alle auto ibride e altri veicoli elettrificati Italia porta a un obiettivo pari a 6 milioni di unità entro il 2030.
Il Piano stabilisce investimenti destinati alla realizzazione di reti infrastrutturali per la ricarica dei veicoli alimentati a energia elettrica e interventi di recupero del patrimonio edilizio mirati allo sviluppo delle medesime reti.
Per maggiori informazioni si rimanda al Piano nazionale integrato per l’Energia ed il Clima.