Nel campo del retail l’analisi dei dati e la conoscenza delle abitudini e delle preferenze dei consumatori sono fondamentali per il successo di ogni azione che si decide di intraprende. Proprio per questo, diventano particolarmente interessanti le opportunità che offrono l’Internet of Things e i Big Data.
L’IoT, infatti, rende intelligenti oggetti e servizi, che si tratti di prodotti, arredi o interi ambienti, interagendo con le persone e raccogliendo informazioni. Questi dati sono sempre di più e nasce la necessità di poter gestire in modo efficace una quantità molto grande di informazioni, fondamentali per lo sviluppo del business.
Anche il settore del retail acquisisce intelligenza e innova tutti i processi legati all’acquisto, diventando smart.
La possibilità di connettere a Internet oggetti e dispositivi di varia natura, infatti, aiuta a integrare il mondo digitale e virtuale con quello reale. In questo modo, l’esperienza di acquisto degli utenti si estende, diventa più ricca, interattiva e va oltre i confini fisici del negozio.
In questo processo di mutamento, innanzitutto, sono i prodotti stessi a cambiare, sempre più multifunzionali e in grado di interagire con le persone. Ma, di pari passo, cambiano anche i negozi stessi e il modo di gestirli. Si possono utilizzare sensori, sistemi di codifica e di lettura, piattaforme di gestione; tutti strumenti finalizzati, nella maggior parte dei casi, a migliorare la Customer Experience. In futuro, sempre di più, avere uno smart retail sarà fondamentale per assicurare redditività all’attività.
Cresce costantemente l’abitudine di implementare gli e-commerce, negozi virtuali in cui si ricerca la massima personalizzazione dell’esperienza di acquisto e si offre, ad esempio, la possibilità di acquistare online, per poi ritirarlo nel punto vendita fisico. Anche il processo di pagamento viene innovato e sempre più negozi sono pronti a disporsi di Mobile POS, ovvero di una tecnologia che permette di trasformare un semplice smartphone in un “lettore” di carte di pagamento, proprio come se fosse un normale POS.
Lo sviluppo di sensori e dispositivi tecnologici ha permesso innovazioni anche nel campo della sicurezza e della gestione di inventari scorte. Grazie ad appositi sensori e sistemi di lettura digitale, come i lettori RFID, infatti, è tutto sempre più automatizzato e gestito con informazioni ottenute in tempo reale, grazie appunto a scaffali che diventano intelligenti. In questo modo il processo di approvvigionamento è più efficiente e le scorte saranno meglio allineate con la richiesta del mercato.
Altri sensori, invece, permettono di localizzare i clienti nel negozio e tracciarne gli spostamenti, così da studiare le loro abitudini. Anche la pubblicità e il modo di comunicare cambiano e si offrono sempre più mezzi multimediali ai clienti per conoscere e approfondire l’offerta del negozio, sia da casa che all’interno del punto vendita stesso.
Un’altra tecnologia sempre più utilizzata è quella dei beacon, ovvero dei piccoli dispositivi che tramite le connessioni bluetooth, riescono ad informare i potenziali clienti riguardo a sconti, notizie o altre attività svolte in negozio, il tutto sulla base della loro prossimità al negozio. In questo modo gli utenti che si troveranno geograficamente vicini al punto vendita verranno contattati, diventando immediatamente potenziali nuovi clienti.
Tutti i dati e le informazioni raccolte grazie a tutti i dispositivi e i sensori che l’IoT mette a disposizione, diventano fondamentali per conoscere il mercato, le esigenze dei propri clienti e le loro abitudini.
Se lo scopo dell’IoT nel retail è quello di personalizzare e ottimizzare al massimo l’esperienza di acquisto, è chiaro che la corretta lettura di tutti questi dati è fondamentale.
È grazie ai Big Data Analytics che le aziende possono ottenere risposte utili sui consumatori, a seguito di una complessa analisi dei dati raccolti. Vengono in aiuto anche nuove tecnologie come il machine learning, ovvero l’apprendimento automatico di un computer, che nel campo del marketing, ad esempio, permette di correggere costantemente le azioni studiate per arrivare ai consumatori grazie ad una migliore conoscenza delle preferenze della clientela e le loro abitudini.
Si tratta, in sostanza, di acquisire tutti i dati necessari per fornire alle aziende le informazioni necessarie a comprendere meglio l’intero processo di acquisto. Personalizzazione e ottimizzazione della Customer Experience, quindi, vanno di pari passo con raccolta e analisi dei dati.