Le pompe di calore aria-acqua (A2W) sono sempre più richieste in Europa. Per questo Panasonic ha annunciato che investirà entro marzo 2026 circa 20 miliardi di yen (pari a 145 milioni di euro) per rafforzare la produzione della propria fabbrica in Repubblica Ceca.
Panasonic ha avviato la produzione delle unità A2W per ambienti interni presso la fabbrica di Plzen (Repubblica Ceca) nel 2018; così facendo, contribuisce alla riduzione delle emissioni di CO2 sia grazie alla tecnologia avanzata, sia grazie al vantaggio logistico derivante dalla produzione nel cuore dell’Europa.
In Europa è in atto un rapido cambiamento per quanto riguarda le fonti energetiche, riducendo il gas a favore di fonti rinnovabili alternative attraverso l’elettrificazione di case, industrie e servizi.
Anche per questo motivo Panasonic ha colto la necessità di incrementare la propria offerta e capacità produttiva in materia di pompe di calore: il riscaldamento degli edifici e la produzione di acqua calda sanitaria sono infatti responsabili di buona parte delle emissioni di CO2 derivanti dagli edifici.
Gli investimenti previsti consentiranno di avviare, nel corso del prossimo anno fiscale, la produzione delle unità esterne; queste, insieme alle unità interne che già vengono costruite in Repubblica Ceca, consentiranno di raggiungere l’obiettivo produttivo di 500.000 unità all’anno entro l’anno fiscale che terminerà nel mese di marzo del 2026.
Lo scorso anno, inoltre, Panasonic ha iniziato un progetto basato su IoT per la manutenzione degli impianti, continuando a espandere le proprie operazioni grazie a una struttura commerciale ampliata in ogni paese.
Rispetto ai tradizionali impianti di riscaldamento alimentati con combustibili fossili, le pompe di calore aria-acqua emettono meno CO2. Questo perché, utilizzando una minima quantità di elettricità, sono in grado di raccogliere e sfruttare il calore presente dell’aria.
Uno dei vantaggi delle pompe di calore Panasonic A2W risiede nella particolare tecnologia che consente di conservare inalterata la capacità di riscaldamento anche con basse temperature esterne.
Non stupisce quindi che la domanda di questi sistemi di riscaldamento sia in forte crescita a livello mondiale e in particolare sul mercato europeo.