Secondo H2IT – Associazione Italiana Idrogeno, che rappresenta le imprese e i centri di ricerca attivi nel settore, per lo sviluppo della filiera dell’idrogeno nel nostro Paese saranno fondamentali infrastrutture e hub innovativi.
Sono dunque importantissimi i 500 milioni previsti dal PNRR per i progetti di produzione di idrogeno in aree dismesse e i 90 milioni che serviranno per il finanziamento, attraverso un aumento della dotazione economica, ai progetti ammessi ma poi non finanziati a causa della mancanza di risorse. Un investimento totale di quasi 600 milioni di euro che potrà finalmente far partire il mercato in Italia.
Attualmente in Italia sono 54 i progetti che hanno ricevuto finanziamenti e che dovranno essere completati entro la fine del 2026. Il 50% dei fondi è stato stanziato per il Sud Italia (26 su 54 progetti, per un totale di 225 milioni di euro). In particolare, gli investimenti più rilevanti hanno riguardato tre Regioni del Meridione: Campania, Puglia e Sicilia. Il Nord Italia, invece, ha ricevuto finanziamenti per 18 progetti (160 milioni di euro), mentre il Centro per 7 (62 milioni di euro). Questo piano è stato creato per supportare la produzione e il consumo di idrogeno green a livello locale in alcune aree strategiche, già collegate alla rete elettrica. Verranno dunque realizzati alcuni hub dell’idrogeno su tutto il territorio nazionale, in cui produrre, trattare, stoccare e distribuire idrogeno da destinare a diversi usi.
H2IT sottolinea l’importanza che queste Hydrogen Valley potranno avere nel supportare il nascente mercato dell’idrogeno in Italia. Il finanziamento di centri di produzione, stoccaggio e distribuzione di idrogeno rinnovabile potrà infatti stimolare la domanda interna e la nascita di una vera e propria filiera. L’obiettivo ultimo resta quello di decarbonizzare i settori carbon intensive e costruire l’indipendenza energetica del nostro Paese.