Come l’economia circolare cambia il settore del comfort

Con l’Economia circolare non si acquisterà più il prodotto, ma il servizio dedicato. Per il settore della climatizzazione e del riscaldamento si acquisterà il livello di comfort e non più la pompa di calore o la caldaia
Il paradigma dell'economia circolare

L’aumento costo dell’energia, la crisi ucraina, il miglioramento dell’efficienza degli impianti stanno accelerando l’evoluzione verso sistemi economici più sostenibili. L’Economia Circolare rappresenta la strategia da seguire a partire dalle modalità di produzione fini al fine vita passando per un cambiamento culturale.

Il concetto di circolarità di un bene consiste nel fatto che quando un prodotto giungerà alla dismissione, questo sarà smontato e i suoi componenti daranno vita ad altri prodotti. Questo significa che un prodotto si trasforma da rifiuto a valore per chi può sfruttarlo. Questo nuovo processo cambia il ruolo di possesso/utilizzo del bene.

Da prodotto a servizio

Uno dei paradigmi dell’economia circolare è che un prodotto diventa un servizio.
“Questo concetto è già sfruttato nel settore della mobilità, nel terziario e nelle abitazioni: dalle macchine del caffè ai servizi e prodotti di telefonia e informatici – sottolinea Giuliano Dall’O’, Coordinatore dell’MCE Lab e Ordinario di Fisica Tecnica Ambientale presso il Dipartimento ABC del Politecnico di Milano –. E il passo per arrivare agli impianti per la climatizzazione o per la produzione di acqua calda è più breve di quanto si possa pensare, supportato dai vincoli sempre più rigidi che la legislazione in tema di efficienza energetica e di sicurezza impone e dai vantaggi che questo cambiamento permette di avere: usufruire di un servizio significa poter delegare ad una impresa esterna tutte le relative incombenze, dall’investimento iniziale, ai costi di manutenzione, all’adeguamento normativo.”

Pensando al settore della climatizzazione questo significa che non si acquisterà più una caldaia o un climatizzatore o una pompa di calore, ma il servizio in grado di fornire il comfort desiderato.

Vince l’utente, vince l’azienda

Il nuovo paradigma offerta dall’Economia Circolare fa sì che le aziende abbiano interesse a conservare la proprietà del prodotto e l’utente ad acquistare il servizio desiderato o di cui ha bisogno. È una situazione win-win poiché consente all’utente di non preoccuparsi dell’acquisto e della manutenzione del prodotto o o della sua dismissione. Mentre l’azienda conserva la proprietà del bene e a fine vita può riciclare e riutilizzare materie prime e ogni singolo. Per le aziende fornitrici del servizio, invece, l’interesse è avere sempre impianti molto efficienti, riducendo i consumi energetici e l’inquinamento ambientale.

Sembra tutto così facile, ma non è così.
“Partendo dall’aspetto che più interessa l’utente ossia il costo, deve essere sicuro che il servizio offerto sia effettivamente concepito in modo chiaro e che permetta di conoscere il livello del servizio che sta acquistando – aggiunge Giuliano Dall’O’ -. Così come sono importanti le condizioni di fornitura, dalla manutenzione continuativa all’assistenza in caso di guasti.”

Gli stati generali dell’economia circolare

Per analizzare le opportunità di mercato, affrontare al meglio le sfide e superare gli ostacoli a MCE 2022, il il 29 giugno si svolgerà l’incontro “Gli Stati Generali: circular economy, circular city”, una giornata di confronto tra le aziende e i responsabili delle politiche urbane.

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La redazione di ElettricoMagazine è composta da esperti di settore e technical writers che approfondiscono i temi legati all'integrazione impiantistica e connessa, l'energia, il comfort e la sostenibilità.
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