L’incremento dei prezzi dell’energia elettrica, la carenza e l’aumento dei prezzi delle materie prime (rame e materie plastiche) così come i costi relativi agli imballaggi e ai trasporti preoccupa le imprese produttrici di cavi.
Per le aziende produttrici di cavi per energia e accessori, cavi per comunicazione e conduttori per avvolgimenti elettrici associate ad ANIE AICE è una sorta di tempesta perfetta, scenario che non è mai stato vissuto. Un comparto che nel 2020 ha generato un volume d’affari complessivo pari a 3,1 miliardi di euro, di cui 1,5 miliardi di euro di esportazioni.
Il rincaro dell’energia è un problema mondiale, ma questo aumento senza precedenti rischia di frenare le attività industriali. Inoltre emergono tensioni a causa della crescita dei prezzi di listino di beni e servizi.
Dopo diversi mesi di stagnazione dovuta alla pandemia, la richiesta di energia è tornata crescere, ma l’offerta è limitata anche a causa di questioni geo-politiche aspetti legati al clima.
Il costo del gas, fonte principale dell’elettricità, si è quintuplicato da inizio anno, è ha sfiorato i 220 euro per Megawattora. Anche il carbone ha raggiunto un record storico, arrivando a 280 euro per tonnellata nel Nord Europa, mentre il barile di petrolio Brent che ha toccato il prezzo massimo degli ultimi tre anni. Anche il valore della Ue CO2 resta vicino ai massimi storici, sopra 85 euro per tonnellata.
Nell’ultimo anno le quotazioni delle principali commodity non energetiche sono esplose: il costo del rame è passato da 3 euro al Kg, a 6/7 euro Kg, per arrivare a 9 euro kg. Lo stesso vale per altri metalli a cui si aggiunge spesso la difficile reperibilità. Tutto ciò potrebbe avere degli impatti devastanti sulle imprese con ricadute anche sui prezzi di vendita del cavo come prodotto finito.
Nel corso del 2021 il costo energetico per i produttori (euro per kWh) si è più che triplicato, con particolare intensità dopo agosto, con un impatto sui costi di produzione che varia dal 5% al 20% a seconda del tipo di prodotto.
“La carenza delle materie prime, l’aumento del prezzo delle stesse e l’esplosione dei prezzi dell’energia sta causando problemi negli approvvigionamenti e ora sta assumendo proporzioni drammatiche – ha dichiarato Carlo Scarlata Presidente di ANIE AICE – Chiediamo comprensione da parte di tutti gli attori della filiera (clienti e fornitori) perché collaborino a mantenere in salute un comparto già messo a dura prova in questi anni”.