Un prestigioso museo nel museo, una nuova e sontuosa veste all’interno delle Gallerie dell’Accademia di Venezia per rilanciare 63 opere della grande pittura veneta del Seicento e del Settecento.
Da fine agosto, i Saloni Selva-Lazzari accompagnano i visitatori in un percorso espositivo del tutto inedito. Il frutto di un progetto funzionale, architettonico e artistico che annovera tra i sostenitori privati anche iGuzzini, in qualità di sponsor tecnico per l’illuminazione.
In mostra opere mai esposte o restaurate per l’occasione, fortemente rappresentative della pittura veneta dei due secoli “d’oro” per l’arte locale.
Tra i capolavori restaurati:
“L’apertura di circa 700 mq di nuovi ambienti espositivi dedicati al Seicento e al Settecento rappresenta un momento di eccezionale importanza per le Gallerie dell’Accademia di Venezia – spiega il direttore del museo Giulio Manieri Elia -. Si chiude l’anello del percorso al piano terra e si restituiscono opere di grande pregio. Uno spaccato pressoché esaustivo dei principali pittori attivi e dei fenomeni artistici più rilevanti manifestatisi a Venezia e nel Veneto in questo periodo; un importante tassello che completa la conoscenza dell’arte e integra le ricche sezioni del museo”.
La straordinaria proposta espositiva è illuminata da un impianto a LED interamente riqualificato. Il progetto illuminotecnico di Carlo Pallieri, con soluzioni e supporto tecnico di iGuzzini, punta a valorizzare le opere esposte e garantire al contempo massima flessibilità all’allestimento.
Tra i sostenitori privati del progetto, insieme a iGuzzini ci sono il main partner Venetian Heritage, Intesa Sanpaolo e altre società attraverso Borsa italiana
A fronte delle molteplici sfide in campo, i designer hanno scelto apparecchi a elevata resa cromatica e con tonalità bianco calda. La molteplicità di ottiche e accessori e l’installazione su binari a plafone esaltano inoltre la cromaticità dei capolavori veneti. Una scelta che permetterà anche di modificare e implementare l’attuale setting in base alle future necessità.
Veniamo ai corpi illuminanti integrati nel progetto delle Gallerie dell’Accademia. Entrambe le sale sono molto ampie, con superfici essenziali ornate solo da grandi colonne. Ecco perché scegliere i proiettori View Opti Beam Lens rotondi con corpo medio dal diametro di 126 mm. La dimmerazione manuale, le ottiche spot, medium e flood intercambiabili e una serie di accessori permettono di creare, di volta in volta, la migliore emissione luminosa per ogni singola opera. Quanto alle singole tele, gli apparecchi Palco Low Voltage con diametro di 51 mm fanno risplendere La Parabola del banchetto di nozze di Bernardo Strozzi, Santa Caterina si rifiuta di adorare gli idoli di Sebastiano Mazzoni e La Parabola delle Vergini sagge e delle Vergini stolte del Padovanino.
Alle Gallerie dell’Accademia di Venezia, la luce si conferma così uno strumento di innovazione sociale, artistica e culturale a beneficio del grande patrimonio italiano.