Un altro mondo è possibile, a cominciare dalle città. Esse, infatti, sono la chiave per un futuro a basse emissioni di carbonio. D’altronde, consumano circa il 75% dell’energia primaria mondiale e contribuiscono per circa il 60% alle emissioni globali di gas serra. Il loro impatto, quindi, è significativo per le sorti del pianeta Terra. Malgrado fino a pochi anni fa, le città non considerassero prioritaria, o comunque non così rilevante, l’attenzione all’ambiente, oggi la loro sensibilità è cambiata in meglio e stanno accelerando il passaggio a un approvvigionamento energetico più pulito, efficiente e decarbonizzato.
Diverse realtà urbane in tutto il mondo stanno già dimostrando che la transizione è possibile.
È quanto conferma un’analisi di Carbon Disclosure Project (CDP) sulle città che per il loro approvvigionamento di energia elettrica puntano sulle fonti rinnovabili. Innanzitutto, aumenta l’attenzione sul tema: già il fatto che nel 2015 fossero 314 le amministrazioni che avevano rivelato i propri dati relativi al loro mix energetico e nel 2017 siano passate a 570 lo dimostra.
Da quanto emerge dai dati CDP, più di 100 città al mondo stanno acquisendo la quota prevalente della loro elettricità (almeno il 70%) da fonti rinnovabili. Una buona notizia, ma lo è ancor più pensare che solo nel 2015 fossero 42.
Nel complesso, circa 184 possono contare sull’energia solare nel loro mix di elettricità, mentre 189 riferiscono di aver appena cominciato a comprendere l’energia eolica. La mappa tracciata mostra che quest’attenzione è ubiqua nel mondo.
C’è un dato che evidenzia ancor più la transizione green energetica delle città: ed è quella che vede già oggi 40 città nel mondo alimentate al 100% da elettricità da fonti pulite. Due di queste sono italiane: Bolzano e Oristano. La prima si basa esclusivamente sull’idroelettrico, la seconda soddisfa le proprie esigenze con un mix composto al 90% dall’idroelettrico e al 3% dal solare.
In alcuni Paesi, il solare e l’eolico sono ora in competizione sui prezzi con le centrali alimentate da fonti fossili. Lo abbiamo segnalato di recente: IRENA prevede che entro il 2020 tutte le tecnologie per la produzione di energie rinnovabili attualmente commercializzate concorreranno, e persino batteranno sul prezzo, petrolio & C.
Già oggi si possono fare esempi di città virtuose in tal senso: la stessa CDP segnala la statunitense Burlington che pur contando sul 100% di energia elettrica da fonti rinnovabili non ha aumentato le bollette energetiche delle famiglie.
Non solo: utilizzando un mix diversificato di energie rinnovabili, tra cui eolico, solare, idroelettrico e biomasse, la città è stata anche in grado di supportare aziende e cittadini a diventare loro stessi produttori, attraverso il fotovoltaico.